Accordo Sindacati-Italo per evitare licenziamenti

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E’ stato raggiunto l’accordo tra Ntv (Nuovo trasporto viaggiatori-Italo treno) e sindacati dopo un lungo incontro durato 9 ore.

Verrà applicata la solidarietà al 21% medio lordo ritirando allo stesso tempo la procedura di licenziamento collettivo avviata nei confronti di 246 dipendenti. Lo ha comunicato l’azienda in una nota. In seguito al confronto avvenuto in mattinata, si legge nella nota, Ntv ha siglato due documenti. Il primo documento evidenzia il costo del lavoro e la redditività attesa dell’azienda per i prossimi cinque anni. Il secondo documento è relativo al contratto di solidarietà che interesserà 929 lavoratori per i prossimi due anni al 21% medio lordo.

Infine, l’azienda ha programmato con le organizzazioni sindacali una serie di incontri tesi a verificare alcuni temi gestionali senza aggravio di costi. Dopo la firma, le parti si sono impegnate a ritirare da una parte la messa in mobilità e dall’altra ogni forma di protesta.

“Siamo tutti soddisfatti”, ha detto l’ad di Ntv Flavio Cattaneo risponde ai giornalisti lasciando la sede dell’azienda dopo aver raggiunto l’accordo. “Siamo soddisfatti per la chiusura positiva di una vertenza che si trascinava da mesi. Con l’accordo firmato oggi Ntv può tornare a crescere”, ha detto Salvatore Pellecchia, coordinatore nazionale della Fit-Cisl per la Mobilità ferroviaria. Le parti si sono impegnate a monitorare sistematicamente l’andamento del nuovo business plan. “Gli aspetti di carattere gestionale saranno affrontati a partire dalle criticità esistenti e saranno individuate le opportune soluzioni in tempi certi – conclude il coordinatore nazionale -. Lo sciopero del 10 aprile scorso, il primo della storia di Ntv, è stato determinante per far recedere l’azienda dalle sue posizioni intransigenti: i lavoratori hanno difeso con successo i loro posti di lavoro. L’azienda dal canto suo ha capito quello che i sindacati hanno sempre sostenuto e cioè che il suo piano industriale espansivo sarebbe stato irrealizzabile, se avesse mandato a casa un quarto della propria forza lavoro. Ora vigileremo sulla corretta applicazione dell’accordo”.

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