Alitalia, mancano solo poche ore all’accordo

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 Vertice con azienda e soci per cercare una soluzione a poche ore dalla scadenza dell’ultimatum posto da Etihad. Scende in campo nel caso Alitalia anche il governo e, sembra, che la soluzione sarebbe prossima, anche se i dubbi, tra gli emissari degli Emirati, non sono ancora stati del tutto chiariti. 

C’è stato un passo avanti per quel che concerne la posizione di Poste che, parteciperà all’operazione con 70 milioni di euro. L’esecutivo – dicono fonti dell’azienda pubblica – ha approvato la linea della società guidata da Francesco Caio: quindi dovrebbe nascere una «mid-co», una società cuscinetto della nuova Alitalia. Il gruppo, che spera in tempi brevi per tornare «ad occuparsi del piano strategico e dell’operazione di privatizzazione», si augura – dicono le stesse fonti – che si giunga al più presto alla firma dell’accordo con Etihad, affinchè si possano realizzare le strategie di business e le sinergie già individuate nei giorni scorsi nei colloqui tra Caio e James Hogan.

Alitalia, le Poste potrebbero essere i soci privilegiati

Di passi in avanti parla anche il sottosegretario Delrio: «La risposta ad Etihad arriverà nei termini concordati». Al tavolo sono intervenuti anche il ministro dei Trasporti Lupi ed emissari del Tesoro e dei soci. «Si è trattato di un incontro proficuo», ha detto Palazzo Chigi.

Rimane  però da comprendere quanti dei vecchi soci prenderanno parte all’aumento di capitale da 250 milioni varato venerdì dall’assemblea. E intanto si diffonde la voce che l’aumento possa salire fino a 300 milioni.

Rimane sempre alta la tensione con i sindacati. «Siamo in attesa di vedere che si concretizzi finalmente questa intesa tra Alitalia ed Etihad. faremo tutte le valutazioni dopo», dice Angeletti.

 

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