Allattamento per i lavoratori padri, come funziona

Home > Lavoro > Normative Lavoro > Allattamento per i lavoratori padri, come funziona

Con una sentenza del TAR sono stati approvati una volta per tutte i riposi giornalieri, ovvero l’allattamento, al padre lavoratore coniugato con una madre casalinga e non lavoratrice dipendente. Ecco come funziona la richiesta di questo sussidio.

Nel caso in cui la neomamma lavori ma non abbia diritto all’allattamento, i riposi giornalieri possono essere fruiti anche dal padre. Se la neomamma non ha diritto all’allattamento perché è lavoratrice non dipendente o autonoma, è sempre il padre ad usufruire dei riposi giornalieri. E se la neomamma è casalinga?

Dal punto di vista delle agevolazioni concesse in caso di maternità/paternità, le madri casalinghe sono equiparate alle lavoratrice autonome, quindi alle lavoratrici non dipendenti per cui con la loro condizione offrono su un piatto d’argento la fruizione dei riposi giornalieri per allattamento al padre.

INPS – Domanda di riposi giornalieri “per allattamento” per i padri lavoratori dipendenti

A fare questa precisazione ci ha pensato il TAR Puglia Sezione Lecce con una sentenza dell’anno scorso, la 2427/2014 che conferma l’orientamento del Consiglio di Stato. Ad un padre era stato negato l’allattamento perché era stata presupposta la non equiparabilità della condizioni di casalinga a quella di lavoratrice non dipendente.

L’allattamento, invece, è riconosciuto al padre in quattro casi specifici, definiti nell’articolo 40 del Testo Unito sulla Maternità e la Paternità:

  1. figli affidati al solo padre;
  2. in alternativa alla madre lavoratrice dipendente che non se ne avvalga;
  3.  madre non lavoratrice dipendente;
  4. morte o grave infermità della madre.

Il riposo, come per la madre, è di 2 ore nel caso in cui l’orario giornaliero di lavoro sia superiore a 6 ore, oppure è di 1 ora se l’orario di lavoro è inferiore a 6 ore. Le ore di allattamento sono considerata ore lavorative agli effetti della durata e della retribuzione del lavoro e comportano il diritto ad uscire dall’azienda.

 

Lascia un commento