Investimenti intelligenti: come ottimizzare i costi di manutenzione nelle industrie

L’efficienza e la gestione dei costi sono di primaria importanza all’interno di qualsiasi settore produttivo. Le macchine utensili svolgono un ruolo fondamentale nella produzione industriale, ma spesso sono soggette a usura e incidenti che possono comportare costi di manutenzione significativi per l’imprenditore. In questo articolo, esploreremo come l’investimento in protezioni per macchine utensili di qualità possa rappresentare una scelta intelligente per ottimizzare i costi di manutenzione e migliorare l’efficienza operativa.

L’importanza delle protezioni per macchine utensili

Le macchine utensili sono il cuore pulsante dell’industria manifatturiera. Sono responsabili della lavorazione di materiali grezzi in prodotti finiti, e il loro funzionamento efficiente è essenziale per il successo di qualsiasi operazione industriale. Tuttavia, senza le adeguate protezioni, queste macchine sono esposte a una serie di rischi che possono influenzare negativamente la produzione e i costi di manutenzione. Non solo sono sottoposte a usura e a danneggiamento a causa di polveri, elementi di disturbo nell’ambiente e utilizzo prolungato, ma se non correttamente protette sono causa di gravi incidenti sul luogo di lavoro. L’assenza di protezioni può portare a situazioni pericolose per gli operatori e danni alle macchine stesse.

Riduzione dei rischi e impatto sui costi

Gli incidenti sul luogo di lavoro non sono solo una minaccia per la sicurezza degli operatori, ma possono anche comportare costi significativi per l’azienda. Le ferite degli operatori richiedono cure mediche e possono dare luogo a cause legali. Allo stesso modo, i danni alle macchine utensili possono richiedere costose riparazioni o la sostituzione di macchinari costosi e preziosi per il flusso produttivo. L’arresto della produzione a causa di una macchina usurata o non funzionante può causare ritardi nella consegna e la perdita di clienti. Facciamo un esempio. Un’azienda manifatturiera ha subito un incidente in cui un operatore ha perso un dito a causa della mancanza di protezioni su una macchina utensile. All’azienda viene giustamente richiesto pagare le spese mediche dell’operatore, affrontare una causa legale e sostituire le parti danneggiate della macchina o il macchinario nel suo complesso. In totale, i costi possono raggiungere cifre da capogiro, e questo senza contare la possibile perdita di clienti dovuta ai ritardi e il danno all’immagine dell’azienda.

Le soluzioni per proteggere lavoratori e macchinari

Per ridurre i rischi e ottimizzare i costi di manutenzione, è fondamentale investire in protezioni adeguate per le macchine presenti in fabbrica. Esistono diversi tipi di protezioni disponibili, ciascuno progettato per affrontare specifiche esigenze di sicurezza e manutenzione dei macchinari industriali.

  • Protezioni fisiche: includono coperture, guaine e soffietti progettati per proteggere gli operatori dalle parti in movimento delle macchine e prevenire l’accesso non autorizzato.
  • Sistemi di monitoraggio: sensori e sistemi di monitoraggio avanzati possono rilevare anomalie nelle macchine e segnalare potenziali problemi prima che si verifichino incidenti.
  • Dispositivi di arresto di emergenza: consentono agli operatori di fermare immediatamente una macchina in caso di emergenza, riducendo al minimo il rischio di danno per i lavoratori.
  • Allarmi acustici e visivi: avvisano gli operatori di situazioni pericolose o di manutenzione necessaria per la macchina con cui stanno lavorando.

Ottimizzazione dei costi di manutenzione

L’installazione di protezioni adeguate può prevenire incidenti e prolungare la vita delle macchine utensili. Questo si traduce in significativi risparmi a lungo termine per l’azienda. Le protezioni fisiche, ad esempio, impediscono il contatto diretto con le parti in movimento delle macchine, riducendo il rischio di usura prematura e di danno al macchinario. Un altro aspetto considerare è la riduzione delle interruzioni nella produzione. Le macchine con protezioni adeguate tendono a richiedere minori interventi di manutenzione e quindi un minore downtime. Ciò garantisce consegne puntuali e soddisfazione del cliente.

Best practices e consigli per proteggere i macchinari

Se si desidera investire in protezioni per macchine utensili per ottimizzare i costi di manutenzione, è importante seguire alcune best practices. Prima di tutto, vanno individuati i rischi specifici dei macchinari presenti in fabbrica e quindi dell’ambiente di lavoro in cui si opera. Ogni macchina e ogni processo industriale hanno dei rischi specifici. Identificarli è il primo passo per selezionare le protezioni più adatte. In questo senso, si consiglia sempre di scegliere protezioni di qualità: risparmiare sulla sicurezza può comportare enormi rischi e costi ancora maggiori nel lungo periodo. Va ricordato poi che gli operatori devono essere formati sull’uso e sulla manutenzione delle protezioni, per garantire che siano utilizzate correttamente. Le protezioni devono essere regolarmente controllate e cambiate quando necessario per garantire la sicurezza sul luogo di lavoro.

La crisi economica: che cos’è e come uscirne indenni

La crisi economica è un periodo di forte contrazione dell’economia di un paese o di un’intera regione, che si traduce in una diminuzione della produzione, dell’occupazione e del reddito. Le crisi economiche possono essere causate da una serie di fattori, tra cui la recessione, la depressione, la stagnazione economica, la deflazione, l’inflazione, la crisi finanziaria, la crisi del debito e la crisi del settore immobiliare. Le crisi economiche possono avere effetti a lungo termine sulla società, tra cui la disoccupazione, la povertà, l’insicurezza alimentare e l’instabilità politica. Tuttavia, le crisi economiche possono anche portare a opportunità di cambiamento e innovazione, come la creazione di nuove imprese e la ristrutturazione delle industrie esistenti.

Quali sono le cause della crisi economica?

La crisi economica può essere causata da diversi fattori. Alcune delle cause comuni includono la recessione economica, la disoccupazione, l’inflazione, la mancanza di investimenti e la mancanza di fiducia dei consumatori. La recessione economica si verifica quando l’economia rallenta e il PIL diminuisce. 

Ciò può essere causato da una serie di fattori, tra cui la diminuzione della spesa dei consumatori, la diminuzione degli investimenti e la diminuzione delle esportazioni. La disoccupazione è un altro fattore che può contribuire alla crisi economica. Quando le persone perdono il lavoro, hanno meno soldi da spendere, il che può portare a una diminuzione della spesa dei consumatori. L’inflazione è un altro fattore che può contribuire alla crisi economica. 

Quando i prezzi aumentano, le persone hanno meno soldi da spendere, il che può portare a una diminuzione della spesa dei consumatori. La mancanza di investimenti è un altro fattore che può contribuire alla crisi economica. Quando le aziende non investono, non creano nuovi posti di lavoro e non aumentano la produzione, il che può portare a una diminuzione della spesa dei consumatori. Infine, la mancanza di fiducia dei consumatori può contribuire alla crisi economica. Quando le persone non hanno fiducia nell’economia, tendono a spendere meno, il che può portare a una diminuzione della spesa dei consumatori.

Gli effetti della crisi economica sulle persone

La crisi economica può avere effetti significativi sulle persone. Uno degli effetti più comuni è la perdita di lavoro. Quando le aziende non stanno facendo bene, possono essere costrette a licenziare i dipendenti ed essi, per sconforto, possono gettarsi su siti come Casino777 per recuperare denaro. Ciò può portare a una diminuzione del reddito e della sicurezza finanziaria. Inoltre, la crisi economica può portare a un aumento dei prezzi dei beni di consumo. Quando i prezzi aumentano, le persone hanno meno soldi da spendere, il che può portare a una diminuzione della qualità della vita. La crisi economica può anche portare a un aumento del debito. Quando le persone perdono il lavoro o hanno meno soldi da spendere, possono essere costrette a indebitarsi per far fronte alle spese quotidiane. Ciò può portare a un aumento del debito e della pressione finanziaria. Infine, la crisi economica può portare a un aumento dello stress e dell’ansia. Quando le persone si preoccupano per il futuro e la sicurezza finanziaria, possono sperimentare alti livelli di stress e ansia. Questi effetti possono avere un impatto significativo sulla salute mentale e fisica delle persone.

Quali sono le soluzioni per gli effetti della crisi economica sulle persone?

Ci sono diverse soluzioni che possono aiutare a mitigare gli effetti della crisi economica sulle persone. Una soluzione comune è quella di fornire assistenza finanziaria alle persone che hanno perso il lavoro o che stanno lottando per far fronte alle spese quotidiane. Ciò può includere sussidi di disoccupazione, programmi di assistenza alimentare e assistenza sanitaria a basso costo. Inoltre, le politiche di stimolo fiscale possono aiutare a stimolare l’economia e creare nuovi posti di lavoro. Ciò può includere la riduzione delle tasse per le imprese e gli individui, nonché l’investimento in progetti di infrastrutture pubbliche. Infine, le politiche di austerità possono aiutare a ridurre il debito pubblico e a stabilizzare l’economia. Ciò può includere la riduzione della spesa pubblica e l’aumento delle entrate fiscali. Tuttavia, le politiche di austerità possono anche avere effetti negativi sulla qualità della vita delle persone, quindi è importante trovare un equilibrio tra le politiche di stimolo e le politiche di austerità.

Partita IVA, un’alternativa al lavoro precario

Il mercato del lavoro in Italia non sta attraversando i suoi momenti migliori. Dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) hanno infatti fornito dati che rispecchiano la gravità della questione. Da un lato, va rilevato che sì, sono aumentate le offerte di lavoro ma, allo stesso tempo, sono aumentate le offerte di lavoro precario. Di fronte a questa situazione, sono molte le persone, nello specifico più di 94.000 che hanno scelto di aprire un partita IVA, secondo le indicazioni fornite dall’ Osservatorio sulle partite Iva pubblicato dal ministero dell’Economia e delle Finanze, in riferimento al terzo trimestre del 2022.

Queste persone, ovviamente, hanno all’inizio dei dubbi rilevanti, come il fatto di come aprire la partita iva, quale sia il regime più opportuno, quale codice ATECO scegliere o come calcolare le tasse nel regime forfettario. A questo proposito, possiamo dire che esistono società specializzate, come ad esempio Xolo che fornisce una piattaforma con funzionalità di apertura IVA, gestione contabile e argomenti simili ai liberi professionisti e in particolare ai liberi professionisti digitali di fascia alta, come possono essere degli scrittori, esperti di marketing, fotografi, ecc.

Il mercato del lavoro in Italia

Ma vediamo un po’ più in dettaglio a cosa ci riferivamo quando parlavamo di crisi e grave situazione a livello lavorativo in Italia. Sempre facendo riferimento all’Istat, e secondo le statistiche pubblicate da questo stesso istituto, si giunge alla conclusione che circa 3,2 milioni di persone lavorano in Italia con contratti a tempo determinato. E una delle cose che più colpisce a questo proposito è che, in alcuni di questi casi, si può parlare di contratti della durata di pochi giorni.

Se la situazione non è rosea di per sé, lo è ancor meno quando l’Istat fa notare che questa tipologia di contratti di lavoro rappresenta il 17% del totale nel Paese, un dato che in Italia non si vedeva dal 1977.

La situazione attuale con l’inflazione

Se teniamo conto della precarietà e della tipologia di contratti in aumento in Italia e aggiungiamo la crisi internazionale, possiamo farci un’idea delle difficoltà che sta attraversando il Paese.

Secondo l’Istat, l’inflazione annua nel 2022 è stata dell’11,6%, con un forte impatto sulle componenti alimentari ed energetiche. L’energia, infatti, e come conseguenza della guerra tra Russia e Ucraina, ha registrato nel 2022 una crescita media del 50,9%, che equivale al 50,1% in più rispetto all’anno precedente.

Provvedimenti del governo italiano

Di fronte a una situazione così complicata in cui i contratti di lavoro peggiorano e il costo della vita aumenta, ci si aspettava una risposta da parte del governo e così è stata.

Il governo eletto dagli italiani, il governo di destra di Giorgia Meloni, aveva promesso di contribuire con oltre 22.000 milioni di euro per aiutare con l’alto prezzo dell’energia sia nelle case che per le aziende.

In ogni caso, il primo ministro ha deciso di iniziare l’anno 2023 eliminando lo sconto di 30 centesimi per ogni litro di benzina, come aveva approvato nel 2022 il suo predecessore Mario Draghi, e questo è stato già un duro colpo per la popolazione italiana. Questo, sommato a un aumento dei prezzi del gas stimato al 64,8%, ci mostra un quadro poco incoraggiante.

Vantaggi dell’apertura di una Partita Iva

È probabile che avendo una visione più ampia di quanto sta accadendo in Italia, sommato al fatto che la pandemia vissuta con il Covid-19 ha portato molte persone a pensare al proprio lavoro e al proprio futuro, non ci deve stupire il fatto che le aperture delle Partite IVA  siano aumentate negli ultimi anni.

Inoltre, una partita Iva può presentare vantaggi interessanti. Per cominciare, ognuno può gestire il proprio lavoro in completa autonomia, sviluppando un’idea imprenditoriale o un progetto che potrebbe avere in mente. Si è anche liberi di scegliere l’orario di lavoro per svolgere la propria attività, il che porta a una maggiore conciliazione con la vita personale e, ultimo ma non meno importante, ognuno deciderà quanto farsi pagare per le proprie prestazioni (e questo punto è essenziale per affrontare la precarietà lavorativa di cui abbiamo parlato). Insomma, la partita iva è da tenere in considerazione forse più che mai.

L’altra faccia della medaglia

Bisogna anche tenere presente che se molte persone non fanno il passo per aprire le partite Iva, può essere per disinformazione (ed è qui che rivolgersi a professionisti che possono consigliare giocherà un ruolo fondamentale, come nel caso di Xolo di cui abbiamo parlato) e anche perché non tutti sono vantaggi, ovviamente.

Tra gli svantaggi più notevoli c’è il fatto che si sarà meno protetti dallo stato. Un esempio può essere l’indennità di disoccupazione o la maternità che viene pagata ai dipendenti in caso di perdita del lavoro o quando si ha un bambino, rispettivamente.

Non ci sarà nemmeno stabilità economica (anche se ci sarà la prospettiva di guadagni più alti) e stando così le cose, potrebbero esserci mesi in cui si avranno zero o praticamente zero guadagni.

Infine, chi opta per la partita Iva deve essere consapevole che dovrà organizzarsi da solo, in autonomia. Chi non sa come fare si troverà sicuramente in difficoltà. Come tutto, sarà una questione di valutazione.

Prestito non finalizzato: è la scelta migliore?

La formula del prestito non finalizzato, rispetto al prestito finalizzato, è la scelta che in determinati casi riserva e garantisce più vantaggi. Vediamo, nel dettaglio, in cosa consiste questa formula e quali sono i vantaggi assicurati.

Cosa sono i prestiti finalizzati e non finalizzati

Tra la miriade di prodotti finanziari disponibili sul mercato, bisogna fare una prima grande distinzione tra prestiti finalizzati e prestiti non finalizzati.

Il prestito finalizzato, come suggerisce il nome stesso, è una tipologia di prestito che deve rispettare alcuni vincoli di spesa, che deve appunto “essere finalizzato” ad un acquisto specifico. Ad esempio, quando si acquista un immobile, un’automobile oppure un elettrodomestico di grande valore economico, è possibile usufruire di questa tipologia di finanziamento. 

Nel contratto di prestito finalizzato deve essere indicato l’importo del finanziamento ed il costo del bene, allegando anche un atto valido che testimonia l’acquisto del bene o del servizio

Un prestito finalizzato può essere richiesto da qualsiasi cittadino maggiorenne che abbia compiuto almeno 18 anni  ma che non sia considerato “cattivo pagatore”. Generalmente vengono considerati “cattivi pagatori” coloro i quali sono segnalati alle banche dati creditizie, come ad esempio la CRIF, per ritardi di pagamenti oppure insolvenze.

Inoltre, coloro che richiedono il prestito finalizzato, in alcuni casi, devono offrire garanzie affidabili (un garante) o ipotecare beni di proprietà, come nel caso specifico di un mutuo per acquisto casa.

Tutti i vantaggi del prestito non finalizzato

Il prestito non finalizzato, invece, è una tipologia di finanziamento in cui il credito erogato può essere utilizzato liberamente senza vincoli stabiliti dal contratto. Il credito, inoltre, viene versato direttamente sul conto corrente senza passare per terzi, permettendo, a chi ne fa richiesta, di disporre liberamente dell’importo ottenuto per soddisfare le più svariate necessità

Quindi il primo vantaggio, rispetto ad un prestito finalizzato, è che la somma richiesta col finanziamento non deve essere vincolata ad una spesa specifica. Sotto questo punto di vista, chi richiede un prestito non finalizzato può utilizzare le risorse ottenute a proprio piacimento, per molteplici scopi.

Nel caso di un prestito finalizzato, infatti, il richiedente non deve rendere conto alla banca né effettuare acquisti specifici, ma, anzi, il prestito non finalizzato può essere richiesto in qualsiasi istituto finanziario.

Inoltre, tale tipologia di finanziamento viene concessa anche a chi in passato ha avuto ritardi nei pagamenti di alcune rate e, come abbiamo già accennato in precedenza, è segnalato alle banche date creditizie come “cattivo pagatore”. 

E i vantaggi non finiscono qui perché con i Prestiti in Convenzione INPS e NoiPA, attraverso la formula specifica della Cessione del quinto, è possibile ottenere un finanziamento non finalizzato:

  • sostenibile, perché l’importo delle rate mensili è fisso per tutta la durata del piano e non può mai superare il 20% dello stipendio netto o della pensione, tutelando la qualità di vita del richiedente;
  • comodo, perché i pagamenti mensili vengono detratti automaticamente dallo stipendio o dalla pensione, eliminando il rischio di ritardi o insolvenze;
  • flessibile, perché il prestito può essere rinnovato o rinegoziato per cambiare tempistiche e importo delle rate;
  • sicuro grazie alla copertura assicurativa sempre inclusa contro ogni rischio.

Esistono istituti di credito che hanno una lunga esperienza nel settore dei prestiti in Convenzione e, in alcuni casi specifici, hanno fatto della Cessione del Quinto la punta di diamante di un’offerta di credito sempre sostenibile e sicura, diventando leader del settore per trasparenza e professionalità. Come riconoscere allora queste eccellenze e assicurarsi il miglior prestito per le proprie esigenze?

È semplice, bastaprestare sempre massima attenzione all’affidabilità e alla trasparenza dell’istituto di credito a cui richiedere il prestito, valutando le certificazioni ricevute da enti terzi istituzionali e leggendo le recensioni della clientela, dettagli che fanno davvero la differenza. 

Prestiter, leader da oltre 20 anni nel settore dei finanziamenti con Cessione del Quinto, assicura sempre un’assistenza dedicata nel pre e post vendita, una consulenza professionale a 360 gradi contro il rischio di sovraindebitamento e il sostegno umano e professionale in caso di necessità.

Energia rinnovabile: Enel Green Power rivoluziona il modello

 

La sostenibilità diventa solidarietà e partecipazione

Concetti-chiave: libertà energetica e valore condiviso. Perché ambiente, clima, crescita delle persone, risorse e futuro riguardano tutti.

Un vero cambio di paradigma, come stiamo per scoprire. L’agire dell’azienda che diventa beneficio per le comunità locali e per la collettività. In un mondo di “grandi” che sembrano indifferenti alla disperazione dei “piccoli”, una vera notizia – fatta di fatti, che ora vogliamo raccontare.

La prima iniziativa: il Prestito sociale 

Conosciuto anche come Lending o Social Crowdfunding, è un finanziamento tra privati finalizzato a determinati progetti imprenditoriali. In questo caso, alla costruzione di impianti rinnovabili – puliti, avanzati e sicuri.

Come funziona:

  • quota libera, per consentire la partecipazione di tutti;
  • remunerazione fissa e recupero di quanto prestato;
  • in una prima fase, per i cittadini del Comune interessato, un periodo di esclusiva e ritorni economici più vantaggiosi;
  • in un secondo momento, estensione ad altri singoli contributori.

Il nome scelto da Enel Green Power (EGP) è «Scelta Rinnovabile». Perché riguarda la decisione di esserci. Di far parte di un impegno collettivo, di una squadra – se vogliamo. Che affronti davvero questa sfida insieme, ognuno secondo le proprie possibilità.

La seconda iniziativa: l’Energia solidale

Un progetto che intende destinare parte dell’energia rinnovabile prodotta dall’impianto da costruire alle famiglie in difficoltà residenti in quel Comune. Con la copertura, totale o parziale, delle bollette elettriche. Per un determinato periodo, certo. E in collaborazione con i Comuni interessati, anche per sostenere chi ne ha davvero bisogno ed evitare i soliti abusi.

Chiudiamo gli occhi e pensiamo alle “vecchie e nuove” povertà che colpiscono soprattutto ragazzi, donne e famiglie intere. O alle zone dove cattiva imprenditoria e criminalità stanno ancora devastando tutto e tutti, minando salute e mietendo vite. Oppure ai Borghi storici d’Italia abbandonati. Ai tanti paesi spopolati, costretti alla “Casa a 1 euro” con tanto di indicazioni e pubblicità web: 5 in Sardegna, 6 nel Nord Italia, 12 nel Centro, 20 al Sud e ben 30 in Sicilia – Piazza Armerina inclusa. A occhi (ri)aperti, possiamo sperare che a questo progetto vogliano aderire tanti Comuni?

Obiettivo: Libertà

Dal bisogno e dalla dipendenza. Dai conflitti e dagli orgogli. Dai costi e dalla speculazione. Perché possiamo fare invece di subire. Perché – come l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di ENEL, Francesco Starace, ricorda spesso – l’Italia può raggiungere l’indipendenza energetica rinnovabile e sostenibile. E perché l’unica cosa della quale avere davvero paura… è la paura.

I circa 37 miliardi programmati come investimento saranno quasi tutti destinati alle rinnovabili e all’efficienza della rete. Nel 2025, la produzione da fonti rinnovabili raggiungerà il 75% della generazione totale del Gruppo.

Gli impianti?

Più di 1.200 operativi in tutto il mondo, che forniscono energia sostenibile a milioni di famiglie. Più di 100 nuovi cantieri in 12 Paesi, attenti alla salute, all’ambiente e alla sicurezza. Più di 30 progetti di Parchi eolici e solari, in questo momento sotto accurata valutazione come impatto sociale e ambientale. 

Tra quelli operativi e in costruzione, sono più di 600 gli impianti rinnovabili EGP in Italia, per una capacità di circa 14.200 Megawatt. E, se contiamo che un solo MW può coprire il fabbisogno di 80 case, il conto è presto fatto.

L’obiettivo zero emissioni potrebbe essere più vicino di quanto pensavamo. 

Profit Farm: investire con il lending crowdfunding non è mai stato così sicuro

Il lending crowdfunding è il trend del momento anche in Italia: sono numerosi i grandi investitori che hanno immesso capitale per finanziare progetti in grado di garantire loro un ritorno in termini di profitto. Da quando è stata lanciata la start up innovativa Profit Farm, però, il lending crowdfunding si è aperto anche a quell’universo di piccoli risparmiatori che possono adesso trarre dei guadagni certi investendo piccole somme di denaro. Una vera e propria rivoluzione in ambito creditizio, alternativa più sicura, accessibile e vantaggiosa rispetto alle soluzioni tradizionali.

Profit Farm: il lending crowdfunding punta sui crediti deteriorati

La grande novità introdotta da Profit Farm è stata quella di puntare tutto sugli NPL ovvero i crediti deteriorati, ma limitatamente a quelli in capo a debitori che non rischiano di risultare insolvibili. È da questo che proviene la sicurezza di profitto per il risparmiatore: le operazioni selezionate dalla piattaforma riguardano solo la Pubblica Amministrazione o altri soggetti privati per i quali l’iter giudiziario risulta già concluso a favore del creditore. In sostanza, dunque, il rischio d’insolvenza è realmente minimo.

 

I vantaggi offerti da Profit Farm ai piccoli risparmiatori

Profit Farm sta riscuotendo un grandissimo successo e si è ormai posta come un’alternativa decisamente più vantaggiosa rispetto al classico investimento bancario, in quanto offre dei tassi di rendimento molto più elevati riducendo al minimo il livello di rischio per il piccolo risparmiatore. Vediamo però nel dettaglio quali sono i vantaggi del lending crowdfunding con Profit Farm.

 

Minimo rischio d’insolvenza

Come abbiamo accennato, Profit Farm propone operazioni selezionate che interessano esclusivamente debitori a bassissimo rischio d’insolvenza come la Pubblica Amministrazione. Ciò significa che, per i lenders, investire su questa piattaforma rappresenta un’opportunità di guadagno molto sicura e questo è un dettaglio che fa una grande differenza. Chi ha del capitale a disposizione, sa di poterne trarre un profitto certo.

 

Tasso di rendimento elevato

Altro innegabile vantaggio di questa piattaforma è il tasso di rendimento, decisamente elevato. Profit Farm ha infatti deciso di offrire a beneficio degli investitori pressoché l’intero ammontare dell’interesse sanzionatorio riconosciuto dal giudice al debitore. Ciò si traduce in un tasso di rendimento annuo per i risparmiatori fino all’8%, nettamente superiore a quello offerto dagli istituti di credito tradizionali.

 

Investimenti a partire da 500 euro

Grazie a Profit Farm, adesso anche i piccoli risparmiatori possono investire nel lending crowdfunding e ottenere profitti di alto livello, il tutto senza essere costretti a versare importi considerevoli. Si può infatti effettuare un investimento “prestando” anche solo 500 euro.

 

Come diventare un lenders

Siete interessati a questa grande opportunità di guadagno e volete saperne di più? Sul sito ufficiale di Profit Farm trovate tutte le informazioni dettagliate e potete iscrivervi gratuitamente per diventare subito lenders. Sfogliate le operazioni disponibili, scegliete quella che più vi interessa, verificate in quanto tempo potrete rientrare nel prestito e quali saranno gli interessi maturati e lanciatevi in questa nuova avventura! Il lending crowdfunding è finalmente alla portata di tutti ed è potenzialmente un’ottima risorsa per le proprie finanze.

Sette buoni motivi per stipulare un’assicurazione di viaggio

Quando arriva il momento di programmare le ferie estive, mai tanto attese e meritate come quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria che ci ha costretto a rivedere le nostre abitudini, dobbiamo fare mente locale su tutta una serie di aspetti chiave. Ogni cosa deve andare per il verso giusto, visto che questi giorni di quiete ci appartengono e ci serviranno per ricaricare finalmente le pile. Sempre più spesso si sente dunque parlare dell’importanza e dell’utilità di stipulare un’assicurazione di viaggio, in modo da far fronte nel migliore dei modi agli inconvenienti che – purtroppo – restano sempre in agguato.

La comparazione online consente di trovare offerte vantaggiose

Ecco spiegato il motivo per cui, prima di partire, sarà utile ricorrere alla polizza che consentirà di muoversi con più disinvoltura e godere al massimo l’esperienza della vacanza. Dal momento che questo settore è in forte espansione e che è possibile trovare moltissime offerte diverse, la cosa migliore da fare sarà consultare per esempio le polizze viaggio su Assicurazione.it. In questo modo, mettere a confronto le diverse opzioni sarà semplice e ogni step potrà essere concluso con pochi clic. C’è chi è portato a credere che una simile precauzione possa essere inutile e magari incrocia le dita perché tutto vada per il verso giusto. La realtà è che si sono molti buoni motivi per optare per un’assicurazione di viaggio, vediamone insieme almeno sette.

Le spese sanitarie e la tutela in caso di cancellazione

Stipulare una polizza viaggi consente di andare in vacanza con un surplus di tranquillità e di vivere senza preoccupazioni e picchi di stress qualsiasi momento. Per prima cosa quando ci si trova all’estero le spese sanitarie, eventualmente da sostenere, possono essere davvero molto alte. E non solo in America, come spesso viene ricordato dalle cronache, visto che anche in molti Paesi esotici sono dotati prevalentemente di strutture private e costose. L’assicurazione di viaggio mette al riparo proprio da queste spese. Inoltre, nel caso in cui per motivi diversi si dovesse rendere necessaria la cancellazione della prenotazione, si potrà essere tutelati nei confronti di eventuali penali.

Bagagli persi o danneggiati e ritardi dei mezzi di trasporto

Nel caso in cui il bagaglio che avete deciso di portare con voi dovesse risultare danneggiato, magari essere rubato oppure andare perduto si potrà ottenere grazie alla polizza viaggi la restituzione del denaro corrispondente al suo valore. In più, si potranno ottenere velocemente per non andare in difficoltà tutti quei beni di prima necessità di cui si possa aver bisogno nell’immediato. Anche nel caso in cui si dovessero subire ritardi da parte dei mezzi di trasporto si potrà ricevere la giusta assistenza tecnica, ottenendo rimborsi ad hoc.

Incidenti alla guida, acquisto di farmaci e contatti con il personale medico

Quando si viaggia bisogna sempre prestare un surplus di attenzione ad ogni gesto, specie se per esempio ci si mette alla guida di un mezzo. Ecco perché nel caso in cui si dovesse finire per provocare un incidente in via del tutto accidentale durante la permanenza all’estero l’assicurazione si potrà occupare di risarcire i relativi danni.

Nel caso in cui poi si debbano assumere dei farmaci e non si sia in grado di reperirli poiché nel Paese straniero essi hanno nomi differenti, potrà intervenire ancora una volta l’assistenza tecnica legata all’assicurazione supportando la persona nell’acquisto. Così come in presenza di personale medico che non parli inglese si potrà usufruire di un interprete o di un corrispondente locale in grado di facilitare la comunicazione.

Prezzi noleggio lungo termine: quanto sono convenienti?

Il noleggio a lungo termine, o Full Rent, è una valida alternativa all’acquisto o al leasing di un veicolo privato o aziendale. La formula consente di cambiare la vettura con una certa frequenza (di norma ogni 36 oppure 48 mesi) e di sfruttarne le prestazioni semplicemente versando un canone mensile fisso che include anche le spese accessorie.

Il contratto si compone di costi certi (il puro noleggio, l’assicurazione RCA, il bollo auto, la manutenzione ordinaria, la tassa di proprietà) e di quelli imprevisti come danni meccanici fuori garanzia e incidenti stradali. La formula del noleggio a lungo termine è molto vantaggiosa sia per privati che per aziende. Per queste ultime consente di detrarre l’IVA e i costi di noleggio in base all’utilizzo. Ciò significa che, tutte le spese dei veicoli destinati ad uso strumentale possono essere deducibili del 100%.

Prezzi noleggio lungo termine per privati

Ogni Concessionaria propone la propria tariffa. Se sei un privato, i prezzi del noleggio auto a lungo termine partono solitamente da 150,00 euro mensili, soggetti però a variabilità nel tempo. Pertanto, se desideri noleggiare un veicolo per 36-48 mesi, controlla periodicamente i vari siti specializzati per avere sempre sotto controllo i costi e mantenerti aggiornato. Una volta noleggiata l’auto, però, la tariffa mensile sarà fissa.

Prima di sottoscrivere qualsiasi tipologia di contratto tieni conto di tre fattori principali:

– i chilometri che percorri annualmente;

– le aspettative sulla vettura;

– la possibilità di detrazione delle spese.

Riguardo a quest’ultimo aspetto, sarà possibile detrarre il 10% delle spese nella dichiarazione dei redditi per tutte le vetture a benzina o diesel, mentre per quelle elettriche il 50%.

Prezzi noleggio lungo termine per aziende

Ideale per la gestione delle flotte aziendali, l’opzione del noleggio auto a lungo termine garantisce numerosi vantaggi fiscali alle piccole, medie e grandi imprese, rispetto all’acquisto e al leasing. I veicoli commerciali sono sicuri e in grado di fornire grandi performance. I costi delle auto commerciali ibride ed elettriche sono detraibili fino al 100%, anche per contratti di 36 mesi.

I prezzi per il noleggio auto lungo termine variano in base al tipo di auto scelta. Anche in questo caso, i costi sono suscettibili alle offerte delle diverse Concessionarie, per cui è bene valutare attentamente le tante proposte, scegliendo quelle più adatte alla esigenze dell’impresa. Questa opzione ad oggi rappresenta la soluzione più richiesta dalle aziende e da ormai qualche decennio anche dai privati. I vantaggi sono tanti, a cominciare proprio dai prezzi del noleggio auto lungo termine, che potete confrontare sui portali web specializzati.

DA HONG KONG UNA LICENZA PER PIATTAFORME DI CRYPTO TRADING. IL FATTORE SICUREZZA NEL TRADING ONLINE

Arriva direttamente da Hong Kong la notizia di una licenza obbligatoria destinata alle piattaforme operanti nel campo delle criptovalute che – almeno secondo la recente news di Reuters – sarà imposta ai vari operatori sul mercato, per assicurare il rispetto delle norme vigenti sull’antiriciclaggio previste dall’autorità statale, ovvero la SFC, Securities and Futures Commission.

La notizia, a quanto pare, è stata accolta con diverse riserve dagli operatori e dagli addetti ai lavori, tra chi, come la Bitcoin Association di Hong Kong, teme di non poter più interagire, nella vendita dei Bitcoin, con investitori non accreditati, e chi invece paventa una restrizione esagerata rispetto agli scambi dei Bitcoin stessi, a vantaggio magari delle altre tipologie di scambio (come l’oro) e tenendo anche conto del fatto che le banche non sempre sono propense a questo tipo di servizio.

Un servizio offerto però dai sempre più numerosi broker online, che hanno fatto registrare una forte impennata negli ultimi tempi, in varie parti del mondo.

Quanto all’Italia, secondo il Sole24Ore – sui dati dell’Annuario del trading online italiano 2018-2019 (Mediosfera) –  soltanto tra il 2018 e il 2019 ci sarebbe stata una crescita di oltre 80 punti percentuali dei broker online approvati da Consob.

Un dato confermato dalle liste aggiornate sui siti trading presenti all’interno dei vari comparatori, i quali confrontano le sempre più numerose piattaforme e i vari broker online legali che permettono di investire sui mercati finanziari principali tramite strumenti come CFD su forex, azioni, materie prime, criptovalute e indici.

Anche in quest’ultimo caso fondamentale è il fattore sicurezza, tanto che la gran parte delle recensioni sui vari operatori si concentrano prevalentemente su questo aspetto, che coinvolge, in primis, proprio l’iscrizione degli stessi ai registri degli enti preposti quali CONSOB, CySEC, FCA.

Un altro fattore fondamentale, in questo senso, è la scelta di piattaforme affidabili (come Metatrader), ma anche la qualità del servizio mobile offerto – in particolare se si parla di app – .

Importanti nella scelta sono anche altri strumenti di affidabilità, quali la presenza di un servizio efficiente di assistenza clienti e, magari, di versioni demo o tutorial per introdurre gli utenti alle prime armi in questo esteso campo.

Mattone estero come antidoto alla deriva del Mes

Pensati per salvaguardare lEuropa, meccanismo di stabilità Ue e Target 2 sono oggi “fattori di rischio proprio per la sopravvivenza delleuro”. Per tutelare i risparmi ELVinvest propone di puntare sullimmobiliare in Paesi più solidi e meno “volatili”

Al Parlamento Ue, il prossimo appuntamento per discutere della riforma dellEuropean Stability Mechanism (Esm, in italiano Meccanismo europeo di stabilità o Mes) dovrebbe essere in marzo ma il condizionale è dobbligo visto che la patata bollente della sua rimodulazione non è stata scaricata solo dallItalia, che in dicembre aveva detto no al via libera della nuova versione, paventando tra i possibili effetti una ristrutturazione del debito e quindi un incremento dei costi per rimborsarlo. Anche Paesi “ricchi” come la Germania da tempo esprimono dubbi su un sistema (dal 2012 successore di Fondo europeo di stabilità finanziaria e Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria), il cui scopo principale sarebbe quello di mettere al riparo i Paesi membri dellEurozona dalle situazioni di crisi. Il Mes “deve essere rafforzato e ristrutturato per gestire la vulnerabilità e i rischi finanziari”, aveva sottolineato a fine 2019 Christine Lagarde, fresca di nomina al vertice della Banca centrale europea (Bce).

In Italia, deficit finanziario, stress di liquidità e crisi sistemica

Dopo lultima crisi i flussi di capitali allinterno della Ue hanno segnato un deciso trend nello spostarsi dai Paesi dellEuropa del Sud verso Germania, Francia, Belgio, Olanda o Lussemburgo, dando vita a una netta divergenza, non controbilanciata da un meccanismo di compensazione, che ha causato dal 2008 a oggi deficit finanziario, stress di liquidità e crisi di sistema in Paesi come Spagna o Portogallo e, ovviamente, Italia. Posizione divenuta “insostenibile”, secondo Gianmaria Panini, fondatore e amministratore delegato di ELVinvest, società elvetica attiva nel settore immobiliare estero, che ha affrontato largomento in un report intitolato “Il vero tema del Mes: le virtù e i vizi del sistema Target 2” (il cui testo completo è scaricabile dal sito di ELVinvest stessa).

Attenzione alla “spirale perversa di aspettative dinsolvenza”

Anche se i pareri non sono concordi, levidenza del fatto che lEuropa e lItalia abbiano un problema di gestione del debito è sotto gli occhi di tutti. “La diffusa preoccupazione per i debiti pubblici elevati è giustificata in quanto essi sono una fonte di rischio sistemico. Anche se fondamentalmente solvibili, i Paesi fortemente indebitati sono più vulnerabili agli shock di liquidità e a valutazioni negative da parte dei mercati circa limpegno delle autorità nazionali nel garantire la stabilità”, così si esprimeva il governatore della Banca dItalia Ignazio Visco, in occasione del seminario Omfif-Banca dItalia Future of the Euro area”, tenutosi lo scorso novembre. “I benefici contenuti e incerti di un meccanismo per la ristrutturazione del debito vanno valutati a fronte del rischio enorme che si correrebbe introducendolo: il semplice annuncio di una tale misura potrebbe innescare una spirale perversa di aspettative dinsolvenza, suscettibili di autoavverarsi”, notava ancora Visco.

Target 2, un sistema che può frenare Paesi virtuosi e non

Parlando di Mes bisogna giocoforza analizzare anche il Target 2, evoluzione del Trans-European Automated Real-Time Gross Settlement Express Transfer (Target) che ha debuttato proprio a cavallo dello scoppio della crisi dei mutui subprime (il primo Target era invece stato introdotto in occasione della nascita delleuro, a inizio 1999). “Il Target 2 è riuscito sicuramente a evitare situazioni di crisi endemiche allinterno dellEurozona”, ammette Panini, che tuttavia sottolinea come parallelamente abbia “impedito di trovare una vera soluzione agli squilibri strutturali della Ue”. “A causa di contorto effetto placebo ha invece partecipato al rafforzamento di quegli squilibri che alla lunga potrebbero addirittura mettere in discussione lidea stessa di valuta unica”, aggiunge. “Il Target 2 è un sistema a doppia perdita, visto che impedisce ai Paesi virtuosi di concretizzare la loro ricchezza e a quelli meno virtuosi di vendere le proprie merci a prezzi più competitivi, ricorrendo alla svalutazione delle loro monete come avveniva prima dellintroduzione delleuro”, ricorda Panini, che sottolinea come paradossalmente il Target 2 oggi rappresenti un “fattore di rischio proprio per la sopravvivenza delleuro”.

Guardare allestero per difendersi anche dallo spettro Italexit

Scenari possibili ma improbabili? Forse, ma è sempre meglio prepararsi al peggio, soprattutto quando in gioco ci sono i risparmi di una vita. “Per cautelarsi da un Europa, e da un euro, a due velocità o da una pericolosa ipotesi di Italexit, vale sempre la regola di diversificare: in primis con le valute (quelle classiche come dollaro, sterlina o franco ma anche monete alternative come lo zloty della Polonia) e ovviamente anche dal punto di vista geografico e di tipologia dinvestimento”, spiega Panini. “Noi siamo comunque convinti che limmobiliare sia oggi più che mai una concreta opportunità dinvestimento in gran parte impermeabile allallentamento monetario in corso da tempo”, aggiunge. Salvaguardare il patrimonio senza rinunciare al rendimento, difendendosi dai rischi insiti nel Target 2. “A parte qualche rara eccezione, solo in Italia limmobiliare non ha ancora registrato una ripresa dopo la crisi finanziaria. Scontiamo fattori strutturali depressivi, come quello demografico o la debole reddittualità. Senza dimenticarci che gli italiani con la moneta unica hanno di fatto perso interesse nel proteggere i loro patrimoni dallinflazione. Oggi, però, gran parte dei risparmiatori assiste impotente allerosione del capitale”, riassume Panini. “Proprio per questi motivi siamo certi che investire nel mattone allestero sia la prima linea di difesa dalle tensioni finanziarie interne. Una scelta che offre ritorni interessanti in mercati più solidi e meno volatili anche rispetto alle Borse, troppo spesso condizionate da speculazioni di cui linvestitore privato non che può risultare vittima”, conclude Panini.