Banda larga, maxi operazioni di cablaggio nei prossimi 3 anni

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Gli impegni degli operatori porteranno la copertura della banda ultralarga al 2018 nel 21,4% della abitazioni.

In altri termini, nel giro di poco più di due anni più di una casa su cinque sarà cablata. E’ questo l’esito della consultazione pubblica illustrato dal sottosegretario allo Sviluppo con delega alle comunicazioni, Antonello Giacomelli, intervenuto a margine del convegno “Digitale per la crescita” a capri.

Si tratta di impegni “contrattualizzati”, ha spiegato, per la cosiddetta fiber to the home, cioè l’estensione del cavo di fibra fino alle case. La crescita è stata esponenziale rispetto al 2014, quando la copertura prevista era del 2,4% delle unità abitative. “Questi impegni riguardano le aree nere, quelle senza contributi pubblici”, ha aggiunto spiegando che quest’anno “hanno partecipato alla consultazione in trenta operatori anziché sette”. Parlando delle risorse messe poi a disposizione dal governo ha aggiunto: “Il governo ha fatto quanto doveva con 2,2 miliardi cui si aggiungono i 2 miliardi delle Regioni. Ora è fondamentale che gli operatori facciano la loro parte e la stanno facendo”.

Dall’isola campana sono intervenuti i principali operatori del settore. Fastweb si è detta soddisfatta del piano del governo “di concentrare i fondi di 2,2 miliardi sulle aree bianche (a fallimento di mercato, ndr) per evitare un’Italia a due velocità. I fondi devono essere impegati per creare un’infrastruttura: se il governo mette i soldi, lo stato deve rimanere proprietario di questa infrastruttura passiva”. A dirlo è stato il numero uno di Fastweb, alberto calcagno. “Gli operatori hanno il dovere di mettersi d’accordo, e tutti insieme il dovere di collaborare a trovare soluzioni migliori per illuminare questa rete e competere per dare il miglior servizio ai cittadini. E’ necessario massimizzare l’accesso alla rete per aumentare l’adozione da parte dei cittadini, che è il vero ritardo italiano: in Italia solo l’8% delle famiglie ha adottato la banda ultralarga, contro il 27% della media europea e il 60% in usa”, ha aggiunto Calcagno.

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