Imprenditoria giovanile promossa con Speed MI Up

 In un periodo di crisi molte aziende e molti cittadini che vogliono rimboccarsi le maniche, hanno buone idee, numerosi spunti e pochi soldi, sono alla ricerca di finanziamenti economici per coronare il sogno imprenditoriale. Li aiuta nell’impresa, l’incubatore d’impresa realizzato dalla Bocconi che collabora nel progetto con la Camera di Commercio e con il Comune di Milano.

 Il crowfunding cerca una disciplina

Si chiama Speed MI Up ed è un progetto che vuole finanziare ed promuovere la nascita delle start up, pubblicando due bandi ogni anno. Al momento sono aperte le iscrizioni e si possono inviare le candidature entro il 29 marzo 2013, usando il sito ufficiale del progetto.

 Net Generation della Regione Lombardia

L’obiettivo è quello di creare 10 startup e formare almeno 20 professionisti ogni anno. Si capisce bene che oltre alla promozione della nascita di nuove imprese e l’avvio nel settore imprenditoriale di alcuni giovani professionisti, è nelle corde anche l’allineamento tra mondo delle imprese e mondo dei professionisti.

Per accedere al bando, comunque, bisogna rispettare alcuni requisiti: in primo luogo essere maggiorenni, poi non aver superato i 35 anni ed avere la partita IVA. In più è necessario essere laureati. L’idea imprenditoriale, come in numerosi altri bandi simili, deve essere innovativa, solida, localizzata e in prospettiva internazionale.

Quindi deve svilupparsi nel territorio di Milano ma deve avere un respiro sovranazionale.

Il crowfunding cerca una disciplina

 Ci sono circa 550 servizi attivi, sparsi per il mondo che si occupano di crowfunding e si rivolgono soprattutto alle aziende che non hanno una tradizione imprenditoriale da vantare, alle aziende no profit, a tutti coloro che si sentono in dovere di lottare per la propria idea fino alla fine.

► Finanziamenti per famiglie e imprese in diminuzione

In tutti questi casi, infatti, le buone idee, non sono spesso sostenute da un altrettanto buona dote economica. Ecco allora che prende il via una forsennata ricerca di finanziamenti su internet. Con il crowfunding, ogni privato cittadino può decidere di sostenere con piccole o grandi somme, i progetti convincenti presentati online.

Il giro d’affari del crowfunding è cresciuto molto negli ultimi anni e confrontando i dati del 2011 e del 2012, si scopre che c’è stato un incremento del ricorso a questo strumento pari al 98 per cento. Il giro d’affari di questo metodo di raccolta fondi, oggi, si aggira sui 2,8 miliardi di euro e ci potrebbe essere un ulteriore incremento nell’anno in corso, fino ad arrivare a 4 miliardi di euro annui.

► Con il 2013 parte il Fondo per le aziende ricercatrici

Ormai, dunque, il crowfunding è un aspetto non più trascurabile per la nostra economia d’impresa e se n’è accorta anche al Consob che ha deciso di studiare il settore per poi proporne una disciplina univoca.

Incentivi alla pesca: quali soggetti ottengono quanto

 La Regione Abruzzo ha messo a disposizione un fondo per incentivare lo sviluppo dell’attività della pesca sulle sue coste individuando due zone d’intervento: la Costa Blu e la Costa dei Trabocchi che corrispondono alle zone costiere della provincia di Teramo e delle province di Pescara e Chieti.

Abbiamo già considerato il GAC COSTA BLU spiegando quali sono le finalità del bando e gli interventi ammissibili. Adesso passiamo a considerare quanti soldi ci sono a disposizione per ciascuna azione e con che criteri saranno selezionate le domande.

Gli incentivi a disposizione.  Le risorse pubbliche assegnate complessivamente al GAC COSTA BLU sono 660 mila euro da ripartire in questo modo:

  • 10 interventi per la realizzazione delle microstrutture: max 7.200 euro con un carico di spesa per il beneficiario del 60%;
  • 5 interventi per il sostegno alla commercializzazione integrata: max 7500 euro con il 50% di spesa a carico del beneficiario;
  • 1 intervento per il sostegno alle forme innovative di commercializzazione: max 12000 euro con il 50% di spesa da sostenere da parte del beneficiario;
  • 5 interventi per l’adeguamento delle imbarcazioni all’attività di pesca turismo: max 36782,64 e la spesa del beneficiario cambia in base alla stazza delle imbarcazioni;
  • 3 interventi per il recupero e l’adeguamento delle abitazioni dei pescatori all’attività di B&D;
  • 7 interventi per il la realizzazione dei punti di sosta a fini di ristoro: max 25000 con una spesa a carico del beneficiario del 50%
  • 4 interventi per la realizzazione di poli di attività ricreative in mare: max 15000 euro con una spesa a carico del beneficiario del 50%.

Le domande pervenute per tempo, saranno valutate in base alla congruità e al rispetto dei requisiti, della documentazione e della modulistica. Costituiranno un titolo preferenziale le richieste inviate da piccole e medie imprese, che sfruttano il prodotto locale.

Gli incentivi alla pesca della Regione Abruzzo

 I soggetti pubblici e i privati che lavorano ed hanno intenzione di ampliare il loro business nel settore della pesca in Abruzzo, possono accedere agli incentivi che mette a loro disposizione la Regione.

Sono stati pubblicati alla metà di novembre, precisamente il 13 del mese, due bandi pubblici per le aree dei Gruppi di Azione Costiera, i cosiddetti GAC: COSTA BLU e COSTA DEI TRABOCCHI. La richiesta di benefici e incentivi vanno inviate entro il 13 marzo 2013, attraverso la compilazione della modulistica messa a disposizione sul sito della Regione. 

Prendiamo in esame le finalità e gli interventi ammissibili del GAC COSTA BLU.

L’obiettivo del bando è quello di promuovere azioni di valorizzazione del potenziale produttivo dell’area, migliorare le condizioni di vita degli operatori della pesca e la fruibilità dell’area da parte dei cittadini stessi, valorizzare l’immagine dell’area e offrire assistenza tecnica nella progettazione e nell’implementazione della strategia.

Per quali interventi si ottengono gli incentivi. Per la realizzazione di strutture dedicate alla vendita diretta o alla trasformazione del pescato, per il sostegno alla commercializzazione integrata di prodotti ittici, turistici ed agricoli, per il sostegno di forme innovative di commercializzazione, per l’adeguamento delle imbarcazioni all’attività di pesca turismo, per il recupero delle abitazioni nella disponibilità dei pescatori da dedicare al Bed and dinner, per la realizzazione di punti di sosta attrezzati a fini di ristoro e per la realizzazione di politi di attività ricreative in mare.

Per conoscere l’entità dell’incentivo si consiglia di leggere il bando sul sito della Regione Abruzzo.

Net Generation della Regione Lombardia

 Avete bisogno di un incentivo per lanciarvi nel mondo imprenditoriale? La Regione Lombardia vi aiuta a realizzare i vostri sogni. Questo territorio, infatti, ha pensato di intervenire promuovendo e favorendo la creazione di imprese di giovani che vogliono rendersi protagonisti del mercato lavorando su tecnologie web-based.

A chi è rivolto il bando. I beneficiari di questo bando sono i giovani tra 18 e 35 anni che vogliono sviluppare un’idea innovativa sviluppata via web.

Che spese copre il bando. Il bando prevede l’erogazione di servizi finalizzati alla realizzazione e allo sviluppo dell’impresa. Si tratta sicuramente di una consulenza per la definizione dell’idea imprenditoriale, per l’individuazione del target, per la pianificazione delle attività di visual identity, Seo, Sem e social media marketing, per la realizzazione di piani economici, finanziari, operativi, strategici, nonché per l’organizzazione dell’attività di fundraising.

Il valore massimo del voucher che la neoimpresa può ottenere è di 12 mila euro comprensiva di IVA. Il fondo può essere erogato dopo la presentazione e l’approvazione – da parte della Regione Lombardia – del business plan e delle spese effettivamente sostenute. Si possono cumulare anche più contributi per uno stesso Business Plan, fino ad un massimo di 24.000 euro. 

Le domande possono essere presentate fino al 31 dicembre 2012, ma i voucher, che in tutto sono 100,  potrebbero essere esauriti anche prima.

Toscana, incentivi ai giovani in affitto

 La Regione Toscana ha deciso di sostenere e promuovere l’autonomia dei giovani che hanno un’età compresa tra 25 e 34 anni, per questo ha messo a disposizione dei fondi per coloro che vogliono allontanarsi dalla famiglia d’origine per costruirsi una propria famiglia. Per tre anni, questi ragazzi,possono ottenere un contributo finalizzato al pagamento dell’affitto. 

I giovani che senza un lavoro stabile ed una carriera professionale definita intendono andare a vivere da soli, non sempre hanno la possibilità di comprarsi casa e finiscono per pagare un affitto che, talvolta, può essere al di sopra delle proprie capacità economiche.

Partendo da questa intuizione e dalla volontà di non scoraggiare i giovani, la Regione Toscana, ha attivato il bando “Misure a sostegno dell’autonomia abitativa dei giovani. Contributo al pagamento del canone di locazione“. I soldi a disposizione sono 45 milioni di euro erogati dal 2011 fino a tutto il 2013.

Chi è interessato ad accedere al fondo ha tempo fino al 21 dicembre per presentare la domanda. Tra i requisiti essenziali l’essere ragazzi tra i 25 e i 34 anni che vivono in Toscana e sono residenti in regione da almeno due anni presso il nucleo famigliare d’origine. Nonostante il criterio anagrafico sarà data priorità ai ragazzi tra i 30 e i 34 anni.

Il contributo triennale varia dai 150 ai 350 euro. Il bando completo può essere visionato sul sito Giovanisi della Regione Toscana. 

Premi ed incentivi per le donne imprenditrici

 Le donne che vogliono essere titolari di un’impresa di servizi e non solo, devono essere premiate in qualche modo o meglio incentivate nella loro attività, anche sotto il profilo economico. Ecco allora che i bandi messi a disposizione dalle Camere del Commercio sono la vera ciliegina sulla torta.

Il bando di cui vogliamo parlare oggi è il Premio Idea Innovativa al femminile, giunto già alla seconda edizione e messo a disposizione dalla Camera di Commercio di Roma in collaborazione con il Comitato per l’Imprenditorialità femminile.

Il premio si rivolge alle micro e alle piccole imprese femminili che sono attive a Roma o nella sua provincia. Nel caso in cui un’imprenditrice ha un’idea imprenditoriale per l’agricoltura, l’artigianato, il commercio, l’industria o servizi, può controllare se possiede anche i requisiti per accedere al bando.

I requisiti possono essere riassunti in questo modo: essere un’impresa individuale con titolare donna; essere una società di persone o una società cooperativa in cui il numero di donne è pari al 60 per cento della componenti della compagine sociale; essere una società di capitali in cui i due terzi delle quote appartengono a donne.

Tutte le imprese devono aver denunciato l’inizio attività e devono essere in regola con i pagamenti. Le idee vanno presentata dal 15 novembre 2012 al 31 dicembre 2012.

Cumulabilità delle agevolazioni

 Sono frequenti in questo periodo le richieste d’intervento per usufruire delle agevolazione fiscali per il risparmio energetico. A livello legislativo sono state definite delle quote percentuali rimborsate ai contribuenti che migliorano a livello energetico l’immobile che abitano.

Abbiamo già considerato la natura di questo incentivo o agevolazione che dir si voglia e abbiamo valutato insieme le tipologie di contribuenti che possono accedere al beneficio. Adesso cerchiamo di capire se la detrazione d’imposta al 55% è cumulabile con altre agevolazioni fiscali.

La risposta è negativa: la detrazione d’imposta al 55% non è cumulabile con le altre agevolazioni fiscali previste da altre leggi nazionali per le stesse tipologie d’interventi. Per esempio la detrazione al 55% non può essere cumulata con quella al 36% per il recupero del patrimonio edilizio.

Questo vuol dire che per un intervento che possa rientrare in entrambe le agevolazioni, è possibile chiedere uno solo dei benefici fiscali, rispettando termini e modi definiti dalla legge. Una modifica alla normativa ha introdotto un ulteriore approfondimento che determina che dal primo gennaio 2009, la detrazione non sia cumulabile con eventuali incentivi riconosciuti dalla Comunità Europea, dalle Regioni o dagli Enti locali.

Nella guida dell’Agenzia delle Entrate si specifica che non è stata definita una regola particolare in merito all’aliquota IVA applicabile.

Chi può usufruire delle agevolazioni

 Gli incentivi per la riqualificazione energetica riconoscono una detrazione d’imposta pari al 55 per cento delle spese sostenute per riqualificare gli edifici esistenti, per rinnovarne l’involucro, per installare i pannelli solari e per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

Per legge è stato stabilito un limite massimo alle detrazioni che varia da 30 mila e 100 mila euro in base all’intervento richiesto dal contribuente. In una guida dell’Agenzia delle Entrate si spiega anche chi può usufruire di queste detrazioni: tutti i contribuenti e le imprese che possiedono l’immobile oggetto dell’intervento.

Quindi possono partecipare al bando per gli incentivi sia le persone fisiche, sia i contribuenti che conseguono un reddito d’impresa, sia le associazioni tra professionisti, sia gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

L’Erario ci tiene a precisare che non possono usufruire dell’agevolazione le imprese che svolgono come attività quella di costruzione, ristrutturazione edilizia e vendita, nel caso in cui gli interventi di riqualificazione energetica interessino i cosiddetti immobili merce.

Sono ammessi a fruire della detrazione sia i titolari di di un diritto reale sull’immobile, sia i condomini per gli interventi che riguardano le parti comuni, sia gli inquilini, sia coloro che detengono un immobile in comodato, nonché i famigliari conviventi con il possessore dell’immobile su cui è fatto l’intervento di riqualificazione, che sostengono le spese per lo stesso.

Incentivi per la riqualificazione energetica

 Chi sostiene delle spese per la propria abitazione, finalizzate alla riqualificazione energetica dell’edificio, può ottenere un incentivo sotto forma di riduzione dall’Imposta sul reddito delle persone fisiche, se si tratta di un contribuente, o dall’Imposta sul reddito delle società per le imprese.

L’agevolazione o incentivo che dir si voglia, consiste in una detrazione d’imposta del 55% delle spese sostenute dal cittadino, da ripartire in rate annuali e fino ad un limite massimo che è diverso sulla base delle scelte e delle decisioni del governo.

La riduzione dall’Irpef o dall’Ires è concessa soltanto per le spese sostenute per: la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento; il miglioramento termico dell’edificio; l’istallazione dei pannelli solari e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

Per ognuno di questi interventi sono stati definiti dei limiti d’importo su cui calcolare la detrazione. Per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti la detrazione massima è di 100.000 euro che è il 55% di 181.818,18 euro; è di 60.000 euro il limite sia per l’involucro degli edifici (pareti, finestre, compresi gli infissi su edifici esistenti), sia per l’installazione dei pannelli solari; è di 30.000 euro infine la detrazione massima per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

La condizione indispensabile per fruire della detrazione è che si operi su edifici esistenti e, in relazione agli interventi, che siano anche dotati d’impianto di riscaldamento; nel caso di frazionamento di unità immobiliari, che si realizzi impianto centralizzato; nel caso delle demolizioni solo se si ricostruisce e non per i lavori di ampliamento.