Consumi, calo delle vendite al dettaglio

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Non c’è stata alcuna ripresa dei consumi, malgrado l’estate. Ancora una volta è stato fatto registrare un decremento durante il mese di agosto. A rilevarlo è l’Istat.

Le vendite sono calate del 3,1% in confronto allo stesso periodo dello scorso anno. A salvarsi sono i discount. Nel contempo calano di gran lunga gli affari per i piccoli negozianti e per gli ipermercati. Si tratta di un clima che specchia anche nella diminuzione della fiducia dei consumatori. Anche questo dato è stato rilevato dall’istituto di statistica, che aggiunge:

Male sia i prodotti alimentari (-3,7%) che quelli generici (-2,5%). Su base mensile, ad agosto l’istituto di statistica registra una “lieve flessione” delle vendite (-0,1%) rispetto a luglio, mentre nella media del trimestre giugno-agosto 2014, l’indice mostra un altro calo (-0,6%) rispetto ai tre mesi precedenti. Nei primi otto mesi del 2014 l’indice grezzo del valore totale delle vendite al dettaglio è calato dell’1,3%, rispetto allo stesso periodo del 2013. La variazione negativa si registra sia per i prodotti alimentari (-1,3%), che per quelli non alimentari (-1,2%). Per questi ultimi le diminuzioni più marcate riguardano cartoleria (-6,4%) e informatica (-5%).  Guardando alla forma distributiva, non vanno bene le imprese della grande distribuzione che registrano una calo delle vendite del 2,7%, ma va anche peggio per i piccoli negozi (-3,4%), dove le vendite alimentari scendono del 5,1% su base annua. Gli unici ad aumentare le vendite sono i discount +0,4%, mentre diminuiscono quelle dei supermercati (-4%) e degli ipermercati (-4,3%), rispetto ad agosto 2013.

A ottobre, come detto in parte in precedenza, è calata anche la fiducia dei consumatori: l’indice calcolato dall’Istat è diminuito a 101,4 rispetto al dato del 101,9 registrato durante il mese precedente. Le componenti personale ed economica diminuiscono, la prima in misura più leggera passando a 100,7 da 101,5, la seconda in modo più consistente passando a 101,3 da 105,4. L’indice riferito al clima corrente si riduce a 100,6 da 102,6.

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