Dai sindacati un nuovo appello per ridurre il cuneo fiscale

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 L’Italia ha un bisogno disperato di stabilità politica, una stabilità che le consenta di portare a termine quelle riforme e quelle misure economiche di cui il Paese ha tanta necessità. E una tale necessità è recentemente stata sottolineata anche dal Presidente del Consiglio Enrico Letta, che ha individuato nella definizione della futura Legge di Stabilità il punto di svolta, entro il quale l’Italia politica dovrà necessariamente ritrovare la sua coesione.

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Una coesione che dovrebbe accompagnare il Paese per tutto il 2014, consentendo di puntare alle priorità della ripresa economica, della crescita e della ripresa degli investimenti nel mondo del lavoro. Dello stesso parere del Premier, inoltre, è anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha assicurato tutto il suo appoggio. Ma di questo stesso parere sono oggi anche le maggiori sigle sindacali italiane, che hanno rinnovato l’appello per la riduzione delle tasse sul lavoro, giudicate responsabili del blocco e dello stallo dell’economia italiana.

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Per la leader della Cgil Susanna Camusso, ad esempio, dalla legge di Stabilità dovrebbero venire misure che puntino alla riduzione della tassazione di stipendi e pensioni, mentre non dovrebbero più trovare spazio provvedimenti come il blocco dell’IVA o la cancellazione che generano solo costi per lo Stato. Altrimenti, ha promesso il segretario, i lavoratori e i sindacati saranno costretti ad aprire una nuova stagione di mobilitazione generale.

Secondo i sindacati, quindi, il Governo deve ora più che mai affrontare il problema sociale rappresentato dall’ingiusta distribuzione del reddito, e confrontarsi con le necessità reali dei cittadini.

 

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