Barclays ancora sotto accusa

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Pesanti accuse dal procuratore generale di New York, Eric Schneidermann, all’indirizzo della banca inglese Barclays.

Schneidermann ha  denunciato la banca Barclays per aver mentito ai clienti negli scambi sulle dark pool, le borse elettroniche ultraveloci, l’accusa di scarsa cooperazione e di resistenza nelle testimonianze obbligatorie. La Procura di New York ritiene pertanto di estendere le sue denunce tacciando nello specifico Barclays di frode.

Più nello specifico la Procura punta l’indice contro la banca la quale non avrebbe consentito aI vertici della divisione, il capo del settore, William White, e il responsabile dello sviluppo sui prodotti, David Johnsen, di rispondere alle domande, nonostante siano stati sottoposti a subpoena, la testimonianza obbligatoria.

Nel mirino della procura di New York è finito il sistema di trading alternativo della banca LX Liquidity Cross. Stando agli inquirenti la banca avrebbe promesso di guadagnare i migliori prezzi per i propri clienti, mentre in realtà avrebbe fatto di tutto per massimizzare i propri profitti, scambiando gli ordini della clientela su LX invece che su altre piattaforme che garantivano rientri migliori.

E’ da un anno che la procura ha messo su in maniera formale l’avvio dell’inchiesta su Barclays, ma l’accelerazione e la decisione di passare alla denuncia è avvenuta sulla falsa riga del clamore che ha suscitato il libro di Michael Lewis, “Flash Boys: a Wall Street Revolt”, in cui si punta il dito contro le operazioni sulle dark pool, listini ad alta frequenza ideati per le grosse operazioni di trading al buio. Con il vantaggio di aver l’anonimato garantito. In realtà l’opacità di questi scambi ha introdotto un’alta volatilità sui mercati.

 

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