Decreto Lavoro, tutte le novità in arrivo per i contratti a termine

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 Oggi in Parlamento si discute di Decreto Lavoro, una parte fondamentale del Jobs Act di Matteo Renzi che, a meno di rivolgimenti dell’ultimissimo minuto, dovrebbe ricevere la fiducia, anche se tra mille polemiche e discussioni tra le varie parti.

Rispetto al testo originario, un documento composto da sei articoli suddivisi in due macro sezioni, sono state apportate alcune modifiche, che analizzeremo di seguito insieme a tutte le novità previste dal Decreto per il mondo del lavoro.

Decreto Lavoro, tutte le novità per i contratti a termine

Acausalità

Con l’arrivo del Decreto Lavoro sarà più facile per i datori di lavoro stipulare un contratto a termine, dato che decade l’obbligo, per un massimo di 36 mesi, di specificare le ragioni per la scelta di questa tipologia di contratto.

Rinnovi e proroghe

I contratti a termine potranno essere rinnovati per un massimo di 5 volte nell’arco di 36 mesi (il testo precedente prevedeva un tetto massimo di 8 proroghe).

Limitazioni all’uso del contratto a termine

Le aziende potranno usufruire di dipendenti assunti con contratti a tempo determinato per un massimo del 20% del numero totale di lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dell’anno di assunzione.

Eccezione fatta per le aziende con meno di 5 dipendenti che non potranno assumere più di un lavoratore a tempo determinato alla volta.

Diritto di precedenza per le madri lavoratrici

Le donne in congedo di maternità avranno la precedenza sull’assunzione, anche se a tempo determinato, nella stessa azienda e per le stesse mansioni. Inoltre, il periodo del congedo concorrerà a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza.

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