Deloitte, le società di Serie A italiane sono in crisi

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Viene considerato il campionato più bello del mondo. E probabilmente a livello tecnico è ancora (?) così. Ma dal punto di vista economico, esclusa la Juventus che è tornata a far quadrare i conti (e a vincere), le società di Serie A sono in forte difficoltà per quanto riguarda il calcio.

Andiamo con ordine:

C’è sempre meno Italia nel Gotha del calcio mondiale. Quello che vale sul campo si ripete – forse con ancora maggiore chiarezza – per quanto concerne i bilanci. A partire da un semplice dato, quello riguardante i ricavi. Lo ha recentemente certificato Deloitte, la società di revisione e consulenza che ha stilato la tradizionale Football Money League: una classifica dei club che hanno maggiore forza economica. Ecco i dettagli:

In cima alla classifica troviamo il Real Madrid, a confermare il fatto che andare in fondo alla Champions League è il modo migliore per assicurarsi introiti: con 549,5 milioni di fatturato fa invidia a molte medie (e grandi) imprese italiane, di tutt’altri settori. Male, si diceva, le italiane: l’unica tra le prime dieci è la Juventus. Il club bianconero, che pure perde una posizione, incrementa lievemente il fatturato. Ma a 279,4 milioni è ben lontana dai top club, e ormai lo stadio è entrato a pieno regime e la Champions League è una partecipazione fissa: difficile pensare come possa ulteriormente espandere il suo giro d’affari. Malissimo Milan e Inter: i rossoneri sono dodicesimi, sotto 250 milioni, e per quest’anno perdono pure il dividendo della massima competizione europea. I nerazzurri, che già nella stagione 2013/2014 non avevano la Champions, sono scesi al 17esimo posto con 164 milioni, scalzati pure dal Napoli.

 

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