Deutsche Bank e Postbank si separano?

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Deutsche Bank potrebbe essere costretta a fare i conti con uno sciopero ad oltranza dei dipendenti della sezione Postbank, mentre aumentano le voci circa la volontà della banca tedesca di cedere la controllata dei servizi postali.

A seguito delle indiscrezioni dei giorni scorsi, la stampa indica che il consiglio di amministrazione di Deutsche Bank ha diminuito a due le opzioni per incrementare i ricavi, ed entrambe contemplano la dismissione di Postbank, che conta circa 1.100 uffici. Il sindacato Verdi ha votato a favore di uno sciopero a oltranza, con il 94,8% dei sì. L’obiettivo di Db è quello di tagliare i costi per portare di nuovo in alto il margine di profitto.

La banca è stata comprata dal gigante tedesco della finanza nel corso del 2008, investendo in diverse riprese 6 miliardi di euro. Il management starebbe valutando due scenari: secondo il primo, sarebbe da cedere nel prossimo anno e mezzo la banca Postbank, tagliando contemporaneamente gli asset di investment bank di circa un quito (160 miliardi) e focalizzando il business interno della clientela retail verso quella maggiormente ricca.

Il secondo disegno, ancor più radicale, prevederebbe la divisione di Db in due unità differenti, separate legalmente, per separare la banca d’investimento, con la gestione dei patrimoni, da quella retail. In questo modo, hanno messo in luce alcuni analisti, proverebbe a recitare il ruolo di una Goldman Sachs all’europea, liberandosi dalla parte della clientela tradizionale e puntando alla pura banca d’investimento.

Inoltre,  il board starebbe ancora esaminando una terza opzione di maggiori tagli alle divisioni di investment banking e di servizi bancari al dettaglio, ma sarebbe l’ipotesi meno favorita dalla maggioranza dei consiglieri.

 

 

 

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