Ferrari scorporata da Fiat Chrysler

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Fca ha annunciato lo spin-off di Ferrari. La divisione porterà ad un’Ipo per la partecipazione dell’azienda nata dalla fusione di Fiat e Chrysler pari al 10% del capitale del ‘Cavallino’ della Formula 1. Tale quota dovrebbe essere collocata sulla Borsa Usa, ma anche in un altro mercato in Europa, il quale potrebbe non essere Piazza Affari. Al momento Fiat possiede il 90% di Ferrari, mentre Piero Ferrari detiene il restante 10%.

Esclusa la quota che sarà indirizzata al mercato, la rimanente parte del capitale di Ferrari verrà distribuita tra gli azionisti di Fca, di cui gli Agnelli sono soci al 30,05%. In conclusione, la celeberrima Casa automobilistica di Maranello si troverà direttamente nelle mani di Exor, la holding degli Agnelli, per una quota intorno al 24% e non più sotto il controllo di Fca. Proprio il presidente di Exor John Elkann ha affermato:

La distribuzione ai suoi azionisti della partecipazione in Ferrari offre a Exor un’opportunità storica: accompagnare una nuova fase dello sviluppo della Casa di Maranello, garantendole completa autonomia e indipendenza perché possa progettare al meglio il proprio futuro industriale e sportivo.

Lo spin-off del ‘Cavallino’ è la mossa scelta da Marchionne per rinvigorire il capitale. La decisione fa parte di un programma atto alla realizzazione di una struttura di capitale appropriata a supportare lo sviluppo di lungo termine del Gruppo. La trimestrale mostra d’altra parte che l’indebitamento netto industriale è oltre 11 miliardi di euro, mentre il piano di espansione contempla 48 miliardi di investimenti. Relativamente al valore di Maranello, Sergio Marchionne ha dichiarato di averne una stima interna e di attendere la valutazione del mercato. Valutazione che, secondo Marchionne, sorprenderà tutti gli interessati.

 

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