Fondazione Carige, tagli al personale e cessione della sede

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La Fondazione Carige cederà la storica sede e diminurà di quattro unità il personale, così da reperire le risorse necessarie per l’aumento di capitale di Banca Carige fino a 650 milioni di euro annunciato a seguito del risultato degli stress test della Bce.

La sede storica potrebbe essere successivamente affittata dallo stesso ente con un’operazione che potrebbe valere circa 10 milioni di euro. Il presidente Momigliano ritiene che il mese di dicembre sarà decisivo dal momento che l’obiettivo è salvare la Fondazione tramite la ricerca di un socio a livello industriale. La Fondazione Carige ha già provveduto ad un capital increase da 800 milioni.

Oggi, tuttavia, l’ente non ha le risorse per affrontare una nuova ricapitalizzazione e su indicazione dell’advisor Banca Imi punta a trovare al più presto un partner industriale al quale cedere una parte del pacchetto azionario e con il quale far fronte alla nuova ricapitalizzazione della banca. Nel frattempo proseguono le verifiche circa l’ipotesi che Carige possa rinvigorirsi anche mediante l’aggregazione con un altro istituto di credito.

Intanto, ha formalizzato il processo di valorizzazione della controllata Cesare Ponti, affidando il mandato di gestione della gara agli advisor Equita e Mediobanca. Secondo quanto anticipato da MF-Milano Finanza, tra gli interessati alla storica private bank milanese ci sarebbe Banca Leonardo.

Il gruppo guidato da Gerardo Braggiotti, che vede nel suo azionariato la francese Eurazeo (19,3%), la Exor della famiglia Agnelli (17,37%), la Italmobiliare dei Pesenti (2,89%), la tedesca Allianz(2,89%) e il gruppo Seragnoli di Bologna (2,7%), vorrebbe infatti partecipare alla gara alla quale potrebbe prendere parte, tra gli istituti italiani, anche Intesa Sanpaolo, oltre a soggetti stranieri, francesi o svizzeri.

L’ad di Bpm, Giuseppe Castagna, ha invece negato l’interesse nel rilevare Banca Cesare Ponti, in quanto la Popolare controlla già due strutture specializzate nella cura dei grandi patrimoni, vale a dire Akros e Bipiemme, Private Banking, con cui presidia tutte le fasce del segmento private.

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