I requisiti richiesti ai nuovi salvaguardati dal Decreto IMU

Home > Lavoro > Pensioni > I requisiti richiesti ai nuovi salvaguardati dal Decreto IMU

 Il Senato ha trasformato in legge in Decreto IMU, che solo la settimana scorsa era stato varato dall’Aula della Camera dopo aver subito alcune modifiche attraverso l’aggiunta di una serie di emendamenti. Il Senato, tuttavia, non ha apportato nessuna modifica al testo del decreto, che è così diventato legge con tutti i provvedimenti in esso inseriti. 

Il Senato trasforma il Decreto legge sull’IMU in legge

Uno dei principali provvedimenti inseriti all’interno del testo del Decreto IMU è quello che consente la salvaguardia di una nuova numerosa tranche di esodati, in totale circa 9000, composti da un primo gruppo da 6500 persone e un secondo gruppo, aggiunto attraverso emendamento, composto da 2500 persone.

> Il Decreto IMU salva altri 9mila esodati

In un post pubblicato in precedenza abbiamo parlato dei requisiti di ammissione al trattamento pensionistico di coloro che sono stati aggiunti alla salvaguardia attraverso l’emendamento perché nel 2011 in permesso e non in attività, in quanto occupati nell’assistenza di familiari portatori di handicap.

In questo post vedremo invece quali sono i requisiti di ammissione richiesti per coloro che appartengono al gruppo dei 6500 lavoratori ammessi in prima istanza.

Si tratta infatti di lavoratori che:

  • si trovano nella situazione di ex dipendenti che hanno perso il lavoro per licenziamenti individuali o in seguito ad accordi per l’esodo, tra il 2009 e il 2011
  • non hanno conseguito un reddito annuo lordo complessivo superiore a 7.500 e uro dopo la cessazione dell’attività
  • maturano i requisiti richiesti entro quest’anno.

L’INPS dovrà infine gestire tutta l’operazione nella massima trasparenza, pubblicando sul proprio sito i dati relativi ai trattamenti di salvaguardia e al numero delle domande accolte o respinte.

 

 

Lascia un commento