Lavoro, in Europa si trova, in Italia no

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 L’occupazione in Europa ha avuto un aumento per il secondo trimestre consecutivo. Un avanzamento lieve, ma costante che fa sperare in una ripresa del ciclo economico. Inoltre anche la Bce nel bollettino mensile rimarcava ancora una volta la debolezza della crescita del Pil, ma i miglioramenti sul ramo dell’occupazione.

I dati Eurostat dicono che nell’Eurozona il numero degli occupati nel primo trimestre del 2014 è cresciuto dello 0,1% e in Europa dello 0,2% riguardo al quarto trimestre 2013 quando era cresciuto rispettivamente dello 0,1% e dello 0,2%. Riguardo al primo trimestre 2013 la crescita è stata dello 0,2% nell’Eurozona e dello 0,7% nella Ue dopo -0,4% e 0% rispettivamente nel trimestre precedente.

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Nel dettaglio, nel primo trimestre 2014 gli occupati erano pari a 224,2 milioni nella Ue di cui 146,1 milioni nell’Eurozona. In Italia gli occupati sono scesi dello 0,1% dopo un calo di 0,2% nel trimestre precedente; Germania +0,3% dopo +0,2%; in Francia fermezza a 0% da tre trimestri. Oltre all’Italia, il tasso di occupazione dell’1,2% a Cipro, dello 0,3% in Portogallo dello 0,2% in Finlandia.

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Ad aprile, frattanto, il surplus commerciale dell’Eurozona verso il resto del mondo è aumentato a 15,7 miliardi rispetto ai 14 miliardi del 2014. A marzo il surplus era a 16,7 miliardi. Le esportazioni sono scese dello 0,2% rispetto a marzo 2014, le importazioni dello 0,5%. In Europa si è avuto un surplus di 1,3 miliardi contro 8,5 miliardi dello scorso anno; a marzo era di 4,1 miliardi. In rapporto a marzo le esportazioni sono scese dell’1% e le importazioni dello 0,9%.

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