Istat rileva una nuova frenata per l’occupazione nelle grandi imprese

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L’occupazione nelle imprese di grandi dimensioni, quelle che hanno almeno 500 dipendenti, a giugno sono rimaste ferme rispetto a maggio, mentre su base annua si registrano ancora cali. Lo rileva l’Istat. In confronto al 2013, infatti, il calo al lordo dei dipendenti in cassa integrazione è pari allo 0,8%, il calo più contenuto da agosto-settembre del 2012. Al netto della Cig questo è il calo meno marcato dall’ottobre del 2011. Esaminando i vari comparti, la diminuzione tendenziale più evidenziata si ha nelle costruzioni (-4,7% al netto Cig), al contrario vanno bene i settori della fornitura di energia elettrica e gas (+1,7%), delle attività professionali scientifiche e tecniche (+1,9%) e del commercio all’ingrosso e al dettaglio (+0,6%).

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Il numero di ore lavorate dai dipendenti, al netto degli effetti di calendario e della Cig, comunica sempre l’Istat, cala dell’1,2% nel confronto annuo. L’influsso delle ore di cassa integrazione guadagni adoperate ha una contrazione, scendendo a 30,7 ore ogni mille ore (-2,9 ore ogni mille sull’anno).  Considerando le buste paga, a giugno la retribuzione lorda per ora lavorata evidenzia un calo dello 0,5% su base mensile, invece aumenta del 3,3% in termini tendenziali.

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Nel calcolo per dipendente, lo stipendio lordo cresce del 2,2%, mentre il costo del lavoro aumenta dell’1,6% su base annua e al netto della Cig. A far aumentare i salari è stato il notevole aumento tendenziale rilevato nel comparto trasporto e magazzinaggio (+10,3%) derivante dal pagamento nel 2014 di premi di più grande entità riguardo al 2013 in alcune grandi imprese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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