Nuove regole per la totalizzazione e le pensioni d’invalidità

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L’INPS ha pubblicato un messaggio per gli assicurati annunciando che ci sarà la totalizzazioni dei contributi per la pensione di vecchiaia o di anzianità anche per i titolari di un trattamento d’invalidità che perdono l’assegno. Ecco tutte le novità per i pensionati. 

Il messaggio dell’INSP riguarda tutti i titolari di una pensioni di invalidità che non è stata confermata. Queste persone, adesso, potranno esercitare la totalizzazione dei contributi per i trattamenti pensionistici di anzianità e di vecchiaia. È stato chiarito dal Messaggio 9626/2014 dell’INPS che rispetto ai precedenti messaggi fa un piccolo passo indietro. Le regole della totalizzazione, infatti, avevano sempre escluso i titolari delle pensioni di invalidità.

Vantaggi e svantaggi della totalizzazione nazionale della contribuzione

Le vecchie regole dicevano che l’unico caso in cui era possibile la totalizzazione per i titolari di un assegno di invalidità era nel caso in cui le condizioni di salute di questa persona peggioravano al punto che l’assegno era trasformato in pensione di inabilità La totalizzazione era vietata invece nel caso cui ci fosse invece la trasformazione dell’assegno ordinario di invalidità in pensione di vecchiaia.

Con le nuove regole, invece, l’INPS ha stabilito che i titolari di una pensione di invalidità che perdano l’assegno perché sono venuti meno i requisiti, se hanno versato contributi in altre gestioni, possono effettuare la totalizzazione sia ai fini del trattamento di anzianità, sia al fini dell’ottenimento della pensione di vecchiaia. Nel primo caso sono necessari 40 anni e 3 mesi di contributi più la finestra mobile di 21 mesi, nel secondo caso è importante avere 65 anni e 3 mesi più la finestra mobile.

La totalizzazione consente a chi ha versato i contributi in gestioni diverse di utilizzarli tutti o in parte per ottenere un’unica pensione che sarà la somma dei trattamenti di competenza di ciascun istituto previdenziale.

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