UBP: l’oro a 2000 dollari nel 2013

 Se la crisi persiste è facile che siamo molti i paesi costretti ad accumulare riserve d’oro per evitare oscillazioni troppo importanti dell’economia e per allentare la pressione sulla moneta locale. Oggi la corso all’oro continua e molte sono le banche che valutano attentamente il trend in questione.

Il fatto che la corsa all’oro sembri inarrestabile, da un lato indica che la fine della crisi potrebbe non essere dietro l’angolo, dall’altra conferma che l’oro è un bene rifugio se non il bene rifugio per eccellenza, e infine si deve considerare che crescerà ancora il prezzo del metallo giallo.

Molte banche hanno profetizzato il superamento della soglia dei 2000 dollari l’oncia per l’oro, nel 2013. L’ultima previsione, in ordine cronologico e in tal senso, è quella dell’Union Bancaire Privée, la banca svizzera che non solo pensa che entro la fine del 2013 sia raggiunta la soglia dei 2000 dollari l’oncia, ma soprattutto invita gli investitori a comprare oro.

In pratica il metallo in questione comporta un rischio medio per l’investitore e resta il miglior bene rifugio in circolazione. L’oro è un asset fondamentale per chi sta costruendo o ricostruendo il suo portafoglio di investimenti.

Il consiglio di UBP, infatti, è di raggiungere almeno il 20 per cento d’investimenti in oro nel portafoglio generale.

 

S&P’s: defaul selettivo per la Grecia

 La comunicazione del declassamento del debito di lungo termine della Grecia da parte dell’agenzia di rating Standard & Poor’s è arrivato proprio nel pieno dell’operazione di buy back dei titoli ellenici, stroncando, in definitiva, molte delle speranze che il governo aveva riposto su questa manovra di emergenza.

Il merito del debito greco è stato abbassato a SD (selective default), cioè solo un gradino più in alto di un default vero e proprio. Prima di questo taglio il debito a lungo termine era classificato come CCC e quello a breve termine come C.

ella nota rilasciata da Standard & Poor’s si legge che l’abbassamento della valutazione è stato necessario in quanto sono venute a mancare delle garanzie su alcune obbligazioni: default selettivo, infatti, significa che i titoli giunti a scadenza non sono stati rimborsati, ma si tratta di di un default limitato solo ad alcuni titoli e che non si protrae nel tempo.

Gli analisti dell’agenzia fanno precisano, infatti, che quando l’operazione di buyback sarà conclusa (cioè fra una decina di giorni, il 17 dicembre 2012), è molto probabile che l’operazione abbia portato a dei risultati positivi e il rating sovrano della Grecia potrà ritornare a ‘CCC’, ossia il rating che meglio riflette la valutazione prospettica di S&P sul merito di credito della Grecia.

Recessione UE: anche nel 2013

 Chi investe in opzioni binarie, in questo momento, cerca di capire quali sono le direttrici da seguire per le “scommesse” di fine anno. Sicuramente nelle valutazioni rientra un’analisi della situazione greca che è finita anche nel mirino delle agenzie di rating: Standard & Poor’s, infatti, parla del default selettivo di Atene.

La situazione fronteggiata dal governo ellenico è soltanto un pezzetto del mosaico europeo che non è affatto entusiasmante. A dirlo non sono i deliri di qualche pazzo analista ma il report sull’indice PMI dei paesi dell’UE e dell’Eurozona nel suo insieme.

L’indice PMI, tecnicamente, consente di tastare il polso delle attività delle aziende europee e a novembre, contro tutte le aspettative, è in aumento, passando dal 45,7 al 46,5 per cento. Un segnale certamente incoraggiante ma bisogna considerare almeno altre quattro notizie.

La prima è che in generale gli scambi a livello mondiale sono diminuiti. Su questo ha inciso molto il fatto che le aziende sono sempre meno fiduciose sul loro futuro economico, perché considerano anche il calo della domanda dei consumatori.

Il quarto elemento da valutare è l’indice PMI delle quattro nazioni più produttive d’Europa: la Francia, la Spagna, l’Italia e la Germania. I loro indici sono tutti al di sotto del 50 per cento e questo evidenzia la recessione.

Grecia in default selettivo

 L’operazione di buy back decisa dal Governo di Atene per assicurarsi la terza tranche di aiuti dalla Troika, non ha ricevuto un buon parere da parte delle agenzie di rating. La prima a farsi sentire sull’argomento è stata Standard & Poor’s che vede nell’operazione il solito carne che si morde la coda.

La situazione per gli osservatori.  La Grecia, nelle condizioni economiche attuali, non è capace di saldare il debito contratto con i creditori e questo, sul medio e lungo periodo, potrebbe determinare il default del Paese. Atene ha richiesto altri aiuti alla Troika e per dimostrare che è in grado di uscire dal vicolo cieco in cui si è cacciata, promette di partire con il buy back: riacquista dai creditori i titoli del debito, diminuendo il livello di questo indicatore.

Cosa ne pensa S&P’s. L’agenzia di rating non ritiene che questo “tutto per tutto” tentato dalla Grecia sia poi così efficace, per cui ha deciso di tagliare il rating sul merito di credito di Atene declassandolo dal livello CCC al livello SD che indica il default selettivo.

Che prospettive ci sono. Il livello SD è giusto un gradino sopra la bancarotta conclamata. L’unico modo che si ha per ricominciare l’ascesa è portare a termine con successo il buy back. S&P’s si dice pronta in questo senso a premiare subito gli sforzi di Atene.

 

Commodities: a volte ritornano

 Siete alla ricerca di un investimento sicuro, di quelli che vi garantiscano un bel gruzzoletto nel breve periodo? Allora dovete puntare tutto sulle commodities. Partendo dal presupposto che anche Jim Rogers, che di recente si è espresso sulle tendenza del 2013, ha parlato di aumento dei prezzi, prendiamo ora in esame i vaticini della Goldman Sachs.

Jim Rogers sarà contento che grazie a Goldman Sachs si torna a parlare delle materie prime e si sottolinea il trend di aumento dei prezzi, lui lo ripete da diversi mesi ed ha addirittura emanato degli ETF a suo nome legati alle commodities.

Gli esperti di Goldman Sachs ritengono che nel breve periodo i consumi di materie prime subiranno una forte impennata, ma il fatto che molte materie prime scarseggino, determinerà nel breve periodo un aumento importante dei prezzi delle commodities.

Il dato di partenza è la presa di coscienza dell’aumento della popolazione che si lega ad un’altra constatazione, quella per cui quanto c’è di coltivato nel mondo non basta a sfamare tutti, visto che anche l’attività agricola è in declino ed è esercitata da persone sempre più anziane. Goldman Sachs inserisce tra le variabili anche gli eventi atmosferici e i disordini civili che ci sono in alcune parti del mondo.

Nella nota pubblicata si valutano tutti questi elementi e si prevede che nel 2013 ci sarà un aumento dei prezzi delle materie prime del 7 per cento. 

Sisma maggio 2012: lavoratori mai soli

 Lo Stato ha messo a disposizione un finanziamento agevolato che anche i lavoratori possono chiedere attraverso il proprio sostituto d’imposta o anche autonomamente. La rivista ufficiale dell’Agenzia delle Entrate spiega come fare a partire dalla circolare di riferimento.

In base alla circolare numero 46/E è stata resa più grande la categoria dei contributi per il versamento dei quali si può chiedere un finanziamento garantito da parte dello stato. Per esempio tutte le ritenute che devono essere versate tra il 16 dicembre 2012 e il 30 giugno 2013 e tutte quelle che tramite i sostituti d’imposta devono essere versate entro il 16 dicembre, possono essere oggetto di un finanziamento.

Questa disposizione serve a fare in modo che tutti i lavoratori e i datori di lavoro escano agevolmente dalla condizione d’emergenza e tornino sul posto di lavoro con maggiore serenità.

L’ultimo passo dell’Agenzia delle Entrate è stato dunque quello di estendere il finanziamento garantito a tutti i i tipi di tributi. Questa circolare si aggiunge quindi alla mole di documenti emanati nel periodo post terremoto che hanno preso il via dall’interpretazione dell‘articolo 1 del decreto legge 194/2012.

All’inizio il finanziamento garantito era stato rivolto ai titolari di reddito d’impresa, poi è stato esteso ai lavoratori autonomi, agli esercenti attività agricole e ai lavoratori dipendenti proprietari di una casa usata per svolgere l’attività. Con l’aiuto si potevano pagare tanti contributi ma fino a questo momento non si parlava di ritenute. L’Agenzia delle Entrate ha colmato dunque la lacuna.

Erario: chiedere duplicati senza registrazione

 L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei cittadini un gran numero di servizi telematizzati erogati attraverso il portale ufficiale dell’Erario. Alcuni di questi servizi richiedono la registrazione al portale Entratel, altri invece, possono essere fruiti senza registrazione. 

In questo secondo insieme, rientra anche la richiesta dei duplicati della tessera sanitaria e del tesserino con il codice fiscale, due documenti molto importanti nei rapporti con il fisco.

Come si usa il servizio di richiesta del duplicato della tessera sanitaria o del codice fiscale? Per effettuare la richiesta online è necessario indicare il codice fiscale, ad esempio quando mancate della tessera sanitaria, oppure è bene indicare i dati anagrafici completi dei richiedenti.

Nel momento in cui si è in possesso di una tessera sanitaria che sia valida anche come “Carta Nazionale dei Servizi”, è necessario chiedere il duplicato tramite altri servizi telematici.

Immaginate di dover chiedere un duplicato della tessera sanitaria tramite l’uso del codice fiscale. Il sistema vi chiederà anche d’indicare se la richiesta è fatta per furto o smarrimento, oppure se chiedete una sostituzione tecnica. In questo secondo caso dovete indicare il numero della tessera da sostituire.

In più è necessario indicare il modello di dichiarazione che si presenta e come (intermediario, poste, servizi telematici, ufficio delle Entrate). Infine si devono indicare il reddito complessivo e il codice di sicurezza presente nella pagina. Il gioco è fatto.

ABC delle detrazioni per la ristrutturazione della casa

 Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 83 del 22 giugno 2012 “Misure urgenti per la crescita del Paese” sono state ufficialmente le detrazioni per le ristrutturazioni domestiche, che sono entrate in vigore dal 26 giugno 2012.

Di seguito un elenco in ordine alfabetico degli sconti previsti per le diverse tipologie di intervento.

Antenne 

Agevolazioni del 36-50% per l’installazione di antenne Tv, radio o satellitare, singola o centralizzata.

Ascensore 

Per l’installazione di un nuovo ascensore è prevista una detrazione del 36-50%. In caso di ascensori condominiali i lavoro devono essere approvati con maggioranza dei condomini (2/3 dei millesimi). Chi lo desidera può non partecipare alle spese, ma viene automaticamente escluso dall’utilizzo dell’ascensore.

L’Iva è del 4% solo nel caso in cui si tratti di ascensore per disabili.

Autoclave

Per l’installazione di un nuovo impianto le detrazioni sono del 36-50%. Nel caso di condomini è sufficiente la richiesta di uno solo dei condomini per procedere ai lavori, in quanto l’acquea è un bene primario.

Bagno

Cambio di piastrelle, sanitari e tubature prevedono, essendo delle manutenzioni straordinarie, una detrazione del 36-50%. I sanitari sono beni significativi e l’Iva sulla fattura ne segue le regole.

Non si necessita di assenso condominiale, se non nel caso di sostituzione dei caloriferi.

Balconi

La realizzazione o il consolidamento statico di balconi sporgenti sono agevolati dal 36 al 50%. Solo se di proprietà comune sono agevolate anche le riparazioni ordinarie.

Per i condomini la spesa è a carico del singolo proprietario in caso di balcone sporgente, per le balconate o balconi a ringhiera le spese sono a carico di chi se ne serve e, nel caso di balconi incassati la spesa deve essere sostenuta dall’intero condominio se si tratta di ristrutturazione di strutture portanti.

Boiler 

La sostituzione di boiler elettrico con uno a gas è agevolata del 36-50%. Nel caso in cui la sostituzione avvenga con una pompa di calore con prestazioni maggiori di 2,6, la detrazione è del 55% dal 1° gennaio 2012 a fine anno, che si riduce al 50% dal 1° gennaio al 30 giugno 2013. Per gli ani successivi la detrazione è del 36%.

Caldaia

Detrazione del 55-50% per la sostituzione dell’impianto, se questa avviene con un modello a condensazione o con pompe di calore. In caso contrario la detrazione è del 36-50% sul risparmio energetico, secondo le indicazioni del Dpr 59/2009.

Nel caso di interventi su caldaie condominiali se non c’è termoregolazione e/o contabilizzazione, l’assemblea decide a maggioranza degli intervenuti.

Caloriferi

Previste agevolazioni fiscali dal 55-50% solo per lavori rilevanti, ossia lavori che prevedono la sostituzione della caldaia con un modello a condensazione e termoregolazione dell’impianto.

Coibentazione

La detrazione è del 55-50% se sono rispettati i requisiti di risparmio energetico allegato B al Dm 11 marzo 2008, altrimenti la detrazione è del 36-50% per il risparmio energetico.

Nel caso di condomini è agevolata la coibentazione su sottotetto non abitabile, solo dopo approvazione dei lavori con maggioranza degli intervenuti e 1/3 dei millesimi.

Condizionatore

Detrazione del 36-50% su impianti con pompa di calore per l’installazione di un nuovo climatizzatore esterno.

Contabilizzazione

Detrazione del 55-50% se la contabilizzazione è associata a sostituzione della caldaia con un modello a condensazione o con pompe di calore a bassa entalpia.

Finestre

Detrazione del 55-50% per la sostituzione di finestre comprensive di infissi nel caso in cui le nuove finestre migliorino le prestazioni energetiche complessive dello stabile. Se la sostituzione riguarda delle singole unità abitative la detrazione massima si ottiene con invio telematico della documentazione all’Enea.

Garage

Se il box è pertinenziale, si applica la detrazione del 36-50% in caso di costruzione o acquisto, solo sulle spese giustificate dall’impresa di costruzione.

Iva al 4% per box pertinenziali alla prima casa, in tutti gli altri casi l’Iva è al 10%.

Impianto elettrico

Detrazione del 36-50% in quanto opera di adeguamento alle norme di sicurezza.

Lastrico solare

Per rifacimento o impermeabilizzazione sono previste agevolazioni fiscali e detrazioni del l 36-50%. Nel caso di posa di materiali coibentanti (con caratteristiche si isolamento a norma di legge) la detrazione sale al 55-50%.

Pannelli solari

Detrazione dal 55-50% a condizione che l’impianto sia coperto da garanzia di almeno 5 anni e conforme alle norme Uni En12945-76.

Pareti

 Agevolazioni fiscali del 36-50% per spostamento di una parete interna.

Pavimenti

Nessuna agevolazione i quanto si tratta di un intervento di manutenzione ordinaria. La detrazione (36-50%) è prevista solo nel caso in cui l’intervento sia di manutenzione straordinaria.

Porta Esterna

Per l’installazione di una porta blindata esterna la detrazione è del 36-50% in quanto opera diretta a prevenire furti e intrusioni. nel caso in cui la porta sia conforme alle leggi sull’efficientamento termico degli edifici la detrazione sale al 55-50% (allegato B al Dm 11 marzo 2008 con calcoli secondo i criteri dell’allegato G).

Scale e rampe

Detrazione del 36-50%. Nel caso l’intervento si ristrutturazione avvenga per l’abbattimento delle barriere architettoniche per disabili, è possibile far richiesta di ulteriori contributi che sono cumulabili con quelli concessi a qualsiasi titolo al condominio, o al portatore di handicap.

Seminterrato

Le detrazioni previste in caso di ristrutturazione per recupero a fini abitativi sono del 36-50%. Come per i sottotetti e le porte blindate, la detrazione sale al 50-55% solo nel caso in cui l’opera contribuisca, secondo i parametri di legge, all’efficienza termica dell’edificio.

Soppalco

Detrazione del 36-50% nel caso di installazione di soppalco interno per scopi abitativi. Se il soppalco è adibito a ripostiglio non è prevista nessuna detrazione.

Sottotetto

Le detrazioni sono del 36-50% se non si crea una nuova unità abitativa.

Tapparelle 

Le saracinesche antifurto sono agevolate dal 36-50%, quelle elettriche sono agevolate solo nel caso di presenza nell’unità di un disabile, per le quali valgono le agevolazioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche. In questo caso l’Iva è al 4%, altrimenti l’aliquota è del 10%.

Tetto

Detrazione del 36-50% sia per edifici condominiali che per villette, anche quando si tratta di semplice sostituzione di tegole.

Veranda 

Nessuna agevolazione nel caso si tratti della costruzione di una veranda abitabile (incremento volumetrico). Solo nel caso in cui l’ampliamento riguarda la prima casa si può usufruire dell’Iva al 4%.

Nuovo crollo degli investimenti nel 2013

L’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, lancia l’allarme. Nel 2013 non vi sarà una ripresa economica, bensì un crollo degli investimenti che continuerà a mietere vittime dal punto di vista dell’occupazione.

La crisi brucia gli impieghi, ne ha già bruciato 360.000, afferma l’Ance:

 “Si tratta un dramma che si consuma nel silenzio e che è paragonabile a 72 Ilva di Taranto, 450 Alcoa, o 277 Termini Imerese. Considerando anche i settori collegati emerge con tutta evidenza il rischio sociale a cui stiamo andando incontro, infatti, la perdita occupazionale complessiva raggiunge circa 550mila unità. La situazione è drammatica”,

Parole dure quelle del presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti:

“In media le imprese che realizzano lavori pubblici sono pagate dopo 8 mesi e le punte di ritardo superano ampiamente i due anni. Il patto di stabilità interno, continua a rappresentare la principale causa di ritardo nei pagamenti della Pubblica amministrazione. Nei prossimi dodici mesi proseguirà la fase di caduta con una riduzione degli investimenti in costruzioni del 3,8% in termini reali rispetto al 2012, Si aggrava lo scenario economico, anche per via dell’allungamento dei tempi necessari per l’avvio di alcuni provvedimenti contenuti nel dl Sviluppo e dei programmi infrastrutturali approvati a livello nazionale e locale”.

Multa pesante per il cartello delle TV

 Sono sei in totale i gruppi multinazionali entrati nel mirino della Commissione Europea, che saranno costretti a pagare 1,47 miliardi complessivi di multa per aver organizzato dei cartelli sulla produzione e la vendita di schermi televisivi e di tubi catodici.

I multati sono Chunghwa, Lg Electronics, Philips e Samsung, colpevoli di aver preso parte ad entrambe le imprese illegali e Panasonic, Toshiba, Mtpd e Technicolor, che invece sarebbero state coinvolte solo nell’affare sui tubi catodici.

Questi cartelli per i tubi sono cartelli da manuale: rappresentano tutte le peggiori caratteristiche di comportamento anticoncorrenziale che sono strettamente vietate alle compagnie che operano in Europa.Queste le parole di Joaquin Almunia, commissario Ue alla Concorrenza, che ha rilevato un’attività illegale nel periodo tra il il 1996 e il 2006, durante il quale le multinazionali citate avrebbero operato a diversi livelli per  fissare i prezzi, dividersi il mercato su scala mondiale, ripartire i clienti e limitare la produzione.Chunghwa è l’unica multinazionale ad esserne uscita indenne, in quanto è proprio grazie a lei che si è arrivati a questa conclusione. Per le altre aziende coinvolte l’esborso sarà, nel dettaglio, di 150,842 milioni per Samsung, 313,356 milioni per Philips, 295,597 milioni per LG, 38,631 milioni, per Technicolor e 157,478 milioni per Panasonic,