Per Bankitalia piccoli miglioramenti con Jobs Act e Qe

Home > News > Italia > Per Bankitalia piccoli miglioramenti con Jobs Act e Qe

Tempo di bilanci parziali. Dopo il Fondo Monetario Internazionale è la volta di Via Nazionale.

Aumentano i segnali di ripresa, ma il riavvio dell’economia non è ancora ben consolidato. Il programma di acquisto di titoli di Stato della Bce, il Quantitative easing dà respiro ai mercati e per l’Italia può tradursi in un punto percentuale di Pil nel biennio 2015-2016. Sono alcuni dei rilievi che Bankitalia fa nel suo bollettino. Secondo gli economisti, se pienamente attuato il Qe consentirà una crescita del Pil italiano superiore allo 0,5% nel 2015 (il governo stima lo 0,7% nel Def) e intorno all’1,5% nel 2016. E’ la stima contenuta nel bollettino economico della Banca d’Italia che rivede così al rialzo le previsioni di crescita rispetto al bollettino precedente al Qe, che indicava un Pil al +0,4% quest’anno e all’1,2% il prossimo.

“Il programma di acquisto dell’Eurosistema ha già avuto effetti significativi sui mercati finanziari e valutari: sulla scadenza decennale i rendimenti dei titoli di Stato hanno raggiunto un nuovo minimo storico (0,6 per cento, nella media dell’area) e l’euro si è deprezzato (del 15 per cento nei confronti del dollaro dal novembre 2014). Dopo l’annuncio dell’ampliamento del programma ai titoli pubblici, le aspettative di inflazione, in continua caduta fino all’inizio di gennaio, si sono stabilizzate e hanno segnato un primo miglioramento”, si legge nella nota di via Nazionale, che ricorda che “al 3 aprile, in area euro, erano stati acquistati 53 miliardi di titoli pubblici, 65 di obbligazioni garantite e 5 di Abs”, i prestiti cartolarizzati delle imprese.

Sul Belpaese, come accennato, Palazzo Koch ricorda che “si sono intensificati i segnali congiunturali favorevoli, anche se deve ancora consolidarsi il riavvio del ciclo economico.

 

Lascia un commento