Precariato, per Boeri i voucher lavoro sono un rischio

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I voucher adottati come corrispettivo per prestazioni lavorative occasionali rischiano di diventare un ‘caso’ nel precariato.

A sostenerlo è il presidente dell’Inps, Tito Boeri, stando al quale “il loro incremento può significare problemi futuri ed è bene osservare questo fenomeno con molta attenzione”. Siamo dinanzi a quelle tipologie di lavoro in cui si prova a regolamentare le prestazioni occasionali, definite ‘accessorie’, che non sono riconducibili a contratti di lavoro perché vengono svolte in modo saltuario. Mediante l’emissione dei voucher, con i quali i datori di lavoro occasionali pagano la prestazione, l’Inps prova a tutelare situazioni non regolamentate.

I dati dell’Osservatorio dell’Istituto della previdenza, d’altra parte, dicono che i “prestatori di lavoro accessorio” sono passati da un numero di neppure 25mila nel 2008 a oltre 1 milione lo scorso anno. I voucher riscossi sono schizzati da 480mila a oltre 63 milioni nello stesso periodo. Boeri ha parlato ad Assolombarda e spiegato che nella sola Lombardia sono stati venduti, nel 2014, 11,67 milioni di tagliandi, contro i 6,67 milioni del 2013 e i 3,87 milioni del 2012. “L’incremento può segnalare problemi futuri – ha commentato Boeri – bisogna guardarlo con estrema attenzione, c’è il rischio che diventino la nuova frontiera del precariato. Rischiano di essere per molti l’unica forma di lavoro. E’ preoccupante, è un fenomeno da monitorare a cui dedicheremo attenzione nelle prossime settimane”.

Quelli dei voucher, dunque, è uno dei problemi da risolvere secondo quanto dichiarato dal presidente dell’Inps. Il 2015 è senza dubbio un anno clou per l’uscita dell’Italia dalla crisi e, vale la pena ricordarlo, l’uscita dell’Italia dalla crisi è strettamente connessa al miglioramento dei dati sull’occupazione.

Quali soluzioni troveranno le parti?

 

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