Procedura di pagamento della NASpI, l’INPS è in ritardo

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L’INPS è in ritardo con il pagamento della disoccupazione e questo dipende dal fatto che mentre le domande potevano essere inviate già dal primo maggio, la procedura è stata stabilizzata soltanto il 15 luglio. La complessità dell’operazione non ha interrotto i pagamenti ma questi hanno subito dei ritardi. 

Il nuovo assegno di disoccupazione è molto complesso e calcolare l’importo da corrispondere al lavoratore che ha perso l’impiego non è semplice. L’INPS ha dovuto armonizzare domande cartacee e domande pervenute con la procedura telematica e questo ha rallentato il pagamento dell’assegno che ha subito anche ritardi di 2 mesi. Ecco il comunicato INPS con le precisazioni necessarie:

Alla data del 27 agosto 2015, a fronte di 513.861 domande relative alla nuova indennità mensile di disoccupazione denominata “Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego” (NASpI) pervenute, l’Inps ne ha definite 211.692, con una conclusione delle istruttorie ed erogazione dei relativi pagamenti che si attesta intorno ad una media giornaliera di 7.056 domande.

Con particolare riferimento alla gestione delle indennità di disoccupazione NASpI 2015 a favore del personale precario della Scuola, da fine giugno al 27 agosto sono pervenute 115.834 domande e ne sono state definite e pagate 53.957.

L’introduzione della nuova prestazione – istituita dall’art. 1 del decreto legislativo 4 marzo 2015 n. 22 in sostituzione delle precedenti indennità ASpI e mini ASpI – ha richiesto da parte dell’Istituto la soluzione di problemi applicativi attraverso implementazioni procedurali molto articolate, a causa delle complessità operative dovute alla gestione del nuovo calcolo.

In conseguenza di ciò, la procedura di istruttoria e pagamento delle domande è stata rilasciata il 15 luglio 2015, con la necessità di gestire le domande di disoccupazione intanto pervenute a partire dal 1° maggio 2015, data di entrata in vigore della nuova prestazione (si ricorda che dal 1° maggio è stato possibile inoltrare all’INPS la relativa domanda utilizzando i consueti canali telematici).

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