Lavoro, le proposte del Governo per reinserire gli over 50

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 È più che giusto pensare al reinserimento degli ultra 50enni che sono usciti dal mercato del lavoro ma l’importante è farlo senza creare altra precarietà. Elena Lattuada, segretario confederale Cgil, apre alla proposta fatta dal ministro del Lavoro Poletti, ma ci tiene a fissare molto bene alcuni punti di questione fondamentale. Secondo il ministro del lavoro Poletti bisogna pensare a un contratto di reinserimento per tutti gli over 50 e a uno scivolo per chi è prossimo alla pensione.

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«Al di là degli annunci si tratta di capire cosa intende il ministro – ha affermato Elena Lattuada, intervistata durante il congresso Fiom a Rimini – se ci troviamo di fronte a una proposta come quella per i giovani, contenuta nel decreto su contratti a termine apprendistato, direi che è poco convincente. Se il contratto di reinserimento è un’altra tipologia di precarietà non risolverebbe quello che è divenuto un dramma sociale».

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Secondo il ministro Poletti «il progetto va ancora studiato» ma, ha spiegato, «se avessi i soldi lo farei subito. Prima dobbiamo trovare le risorse finanziarie per eventuali agevolazioni e tutto il resto. Ma è una cosa che questo governo vuole fare e anche presto».
Fermamente favorevole all’idea del ministro si dichiara Maurizio Sacconi. «Il contratto di inserimento? Lo giudico positivamente. È ipotizzato nella legge delega del governo quando si fa riferimento al contratto a tutele progressive per questi addetti. In modo simile al contratto di reinserimento che era contenuto nel progetto di legge Biagi e che è stato erroneamente accantonato».

 

 

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