Il rilancio del mercato del lavoro di Renzi. Promessi 25mila posti

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 Sono stati firmati ventiquattro contratti di sviluppo, per un valore di 1,4 miliardi di investimenti che creeranno o proteggeranno 25mila posti di lavoro “tra creati e salvaguardati, l’80% dei quali arriva al Sud”. E’ questo il valore del pacchetto di contratti che Renzi ha firmato a Palazzo Chigi, insieme al ministro dello Sviluppo Federica Guidi e al sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio. “Il governo prova a dare un messaggio concreto di investimento sul paese a partire dalla politica industriale”, ha detto Renzi, spiegando che la metà del pacchetto, “circa 700 milioni”, sono di “investimento pubblico”.

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Questi i numeri: 24 progetti, quasi un miliardo e mezzo di investimenti, 25 mila posti di lavoro, l’80% previsti nelle regioni del Sud, “34 milioni di euro in Campania”. I contratti che sono stati firmati, per il 44% sono legati a controllate da gruppi esteri: per Renzi “si tratta di un elemento molto significativo di apertura”. A tal proposito, Renzi ha detto di aver visto “qualche giorno fa commentatori lamentarsi perché un’importante azienda è stata acquisita da un grande gruppo internazionale, che peraltro è qui: sono gli stessi che lamentavano la scarsità di investimenti stranieri in Italia”.

 

Nelle slide per la presentazione dei progetti, il cui appoggio è del tutto gestito da Invitalia, si precisa che sono sviluppati nei comparti industriale, agro-alimentare, turistico e della tutela ambientale, con un investimento minimo di 20 milioni (7,5 per i prodotti agricoli). Nella maggior parte dei casi, le fonti di finanziamento provengono dai fondi europei. Il contributo pubblico, che può arrivare al 75% dell’investimento e viene negoziato dalle parti, è stato messo a punto come contributo a fondo perduto, mutuo agevolato o ancora contributo in conto interessi.

 

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