Ripresa? Per la Bce procede a ritmo moderato

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Malgrado il ritmo resti moderato e i rischi siano ancora al ribasso la ripresa economica procede. E con essa i miglioramenti sul fronte del mercato del lavoro.

A trasmettere il messaggio è Banca centrale europea all’interno del suo bollettino mensile relativo allo stato di salute dell’economia. Mario Draghi, comunque, continua a controllare la situazione sottolineando che Francoforte “è pronta ad agire con tutti gli strumenti disponibili”.

La Bce mette in luce come l’economia supportata dalla ripresa nell’area dell’euro stia proseguendo, sorretta dalla domanda interna, mentre la crescita delle esportazioni rimane modesta. In prospettiva, il recupero dell’economia “dovrebbe procedere a un ritmo moderato”, tuttavia “i rischi per le prospettive di crescita dell’area dell’euro restano orientati verso il basso”. L’Eurotower si attende che “la ripresa economica prosegua a un ritmo moderato, nonostante le maggiori incertezze dopo l’esito del referendum nel Regno Unito. La domanda interna continua a essere sostenuta dalle misure di politica monetaria della Bce”. Inoltre, Francoforte afferma:

Il costante incremento dell’occupazione e il prezzo ancora relativamente basso del petrolio dovrebbero continuare a sostenere il reddito disponibile reale delle famiglie e i consumi privati. Tuttavia, l’acuirsi delle incertezze dopo il referendum nel Regno Unito potrebbe influire sul clima di fiducia e sul commercio. La ripresa economica nell’area dell’euro deve superare anche le sfide poste da altre incertezze geopolitiche. Allo stesso tempo, la ripresa economica è ancora frenata dagli aggiustamenti di bilancio in corso in diversi settori, dalla lenta attuazione delle riforme strutturali e dalle prospettive di crescita contenuta nei paesi emergenti. In tale contesto, i rischi sulle prospettive di crescita dell’area dell’euro rimangono orientati al ribasso.

Sul lavoro, la Bce si esprime così:

I mercati del lavoro nell’area dell’euro continuano a migliorare gradualmente. Nel primo trimestre del 2016 l’occupazione è aumentata di un ulteriore 0,3 per cento sul periodo precedente. Nel complesso, l’occupazione è stata superiore dell’1,4 per cento rispetto all’anno prima, il maggior rialzo annuale osservato dal primo trimestre del 2008. Anche nel mese di maggio il tasso di disoccupazione nell’area dell’euro ha proseguito la sua flessione, scendendo al 10,1 per cento. La disoccupazione di lunga durata (la percentuale di popolazione disoccupata da almeno 12 mesi) continua a diminuire lentamente ma rappresenta oltre il 5 per cento della forza lavoro. Negli ultimi mesi i dati più recenti delle indagini continuano a migliorare e prefigurano ulteriori incrementi dell’occupazione per il prossimo futuro.

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