Scongiurato l’aumento della TASI per il prossimo anno

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Non sono ancora state definite le nuove regole sulle imposte locali sugli immobili ma il governo ha deciso comunque di confermare gli attuali tetti per le aliquote dell’IMU e della TASI, il che vuol dire che anche per il prossimo anno pagheremo la stessa cosa. Ecco cosa c’è scritto a riguardo nella Legge di Stabilità. 

La legge di Stabilità ha confermato sostanzialmente il tetto sulle aliquote TASI che anche per il 2015 dovrà essere del 2,5 per mille. È stato dato il via libera quindi all’emendamento che confermava gli attuali tetti sulle aliquote della TASI ma anche dell’IMU. La questione che invece resta ancora da dirimere riguarda l’IMU sui terreni agricoli montani.

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L’anno prossimo si presuppone e ci si aspetta che il governo riveda tutto il sistema di tassazione delle amministrazioni locali, che riveda cioè la local tax e il metodo con cui le PA definiscono le aliquote. Il tetto massimo del 2,5 per mille potrà arrivare anche al 3,3 per mille se la maggiorazione del gettito serve a finanziare le detrazioni.

Se non ci fosse stato questo emendamento chiarificatore, nel 2015 i Comuni avrebbero potuto innalzare l’aliquota dell’imposta sulla prima casa, anche senza detrazioni, fino al +6 per mille. Pochi comuni, alla fine, ne avrebbero approfittato ma è stato meglio dirimere le questioni spinose e rinviare all’anno nuovo, la decisione riguardo il pagamento dell’IMU sui terreni che hanno perso l’esenzione con il decreto legge 66/2014. Il governo, in tal senso, ha avviato dei tavoli tecnici per capire se ci sono dei criteri per limitare le esenzioni soltanto basandosi sul criterio territoriale dell’altitudine.

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