Lo scontrino fiscale non esisterà più ma il web darà una mano alla lotta contro l’evasione

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Immaginate di andare a fare la spesa e di non trovare più il solito pezzetto di carta nella busta. La lotta all’evasione fiscale, in futuro, non passerà dal controllo degli scontrini. Quelli fiscali saranno aboliti. C’è già un documento governativo in merito.

Con il DEF 2014, il documento di economia e finanza, sono stati aboliti gli scontrini e le ricevute fiscali per lasciare posto alla tracciabilità online. Padoan, infatti, nel suo Rapporto sull’evasione fiscale, ha dimostrato che l’evasione nel nostro paese ammonta a 91 miliardi di euro, pari al 7 per cento del PIL. Praticamente l’equivalente di un settore economico se si pensa che il comparto turismo vale il 10% del PIL.

> Soluzioni alternative per combattere l’evasione fiscale

Al posto degli scontrini saranno adottati altri strumenti per la lotta all’evasione fiscale, dagli strumenti della fatturazione elettronica alla trasmissione telematica dei corrispettivi, dal potenziamento della tracciabilità delle transazioni, al miglioramento della prevenzione.

La tracciabilità dei pagamenti, in futuro, si unirà alla dichiarazione precompilata, un documento in cui saranno elencate le spese come quelle sanitarie, con le detrazioni, senza più l’obbligo per i cittadini di tenere traccia delle spese tramite scontrini e ricevute che spesso si mantengono malissimo nel giro di un anno.

Adesso non resta che monitorare quello che il governo sceglierà per il futuro. Rispetto alle spese detraibili e deducibili è necessario arrivare sempre al momento della dichiarazione dei redditi per scoprire in che percentuale quali spese possono essere detratte, riducendo il volume delle imposte. Oggi, infatti, il volume delle imposte è percepito come eccessivo, ammontando al 55% dell’incasso lordo di un lavoratore.

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