Sindacati minacciano ricorsi per le decisioni della Fiat a Pomigliano

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 Ha parlato prima Susanna Camusso, ospite da Fabio Fazio, della decisione presa dal Lingotto di licenziare 19 operai della Fiat di Pomigliano per far rientrare i lavoratori iscritti alla Fiom precedentemente tagliati.

Dopo di lei sono Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri a chiedere che l’apertura di un tavolo di discussione per rivedere la direzione della strada che la Fiat di Pomigliano ha intrapreso per rispettare la sentenza della corte di roma.

“In apertura dell’incontro, abbiamo formulato la nostra contrarietà sulla decisione dell’azienda di mettere in mobilità 19 operai a Pomigliano, per rispettare la sentenza del tribunale di Roma. Per noi è una decisione profondamente sbagliata, anche alla luce degli accordi che abbiamo preso nel luglio 2011 con l’azienda, che prevedono la riassunzione di tutti gli operai entro luglio 2013” ha sottolineato Ferdinando Uliano, responsabile auto della Fim, a Torino.

Dello stesso avviso anche Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, che ha minacciato di fare ricorso se la Fiat non ritirerà i licenziamenti messi in atto. Secondo il segretario, infatti:

 Le sentenze si rispettano e non si discutono. O l’azienda ci rassicura o faremo ricorso anche noi.

Puntando il dito soprattutto sulle istituzioni che dovrebbero fare un’opera di mediazione più produttiva e proficua per i lavoratori e per le aziende.

 

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