Reimpiego: l’Europa è divisa a metà

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Quanto tempo occorre per trovare un’altra occupazione in caso di perdita del posto di lavoro? La risposta in Europa non è univoca e oscilla dai 7 mesi della Germania fino ad arrivare ai 15 necessari per iniziare di nuovo a lavorare in Italia.

Questi dati poco incoraggianti, soprattutto per il nostro paese, emergono da uno studio statistico condotto in sei paesi dell’Unione Europea (Italia, Germania, Regno Unito, Francia, Spagna e Polonia) dall’Employee Labour Trust Index. Lo scopo dell’indagine era di  rilevare la fiducia dei lavoratori nei confronti del mercato del lavoro e ha preso in esame tre aree specifiche: istituzioni che regolano il mercato del lavoro, la facilità del reimpiego e l’organizzazione complessiva del settore.

Nello specifico, lo studio ha messo in evidenza che è la Germania il paese in cui i lavoratori hanno una maggiore speranza di essere reimpiegati nel breve tempo. Il tempo stimato di attesa per il reimpiego è di 7,76 mesi, contro Regno Unito e Polonia in cui i tempi si dilatano agli otto mesi. La situazione peggiore si registra in Italia e Spagna, rispettivamente con tempi di attesa di 16 e 15 mesi.

Il nostro paese, quindi, si pone come fanalino di coda (insieme alla Spagna, paese con il quale condivide la grave situazione di crisi generale dell’economia) e i lavoratori italiani, secondo lo studio, sono particolarmente sfiduciati nei confronti del management d’impresa, delle istituzioni, delle agenzie per il lavoro pubbliche e dei partiti politici.

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