Turismo, ottimi anche i dati di settembre

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Buone notizie per il turismo. Un milione di italiani in più in vacanza a settembre. A rilevarlo è la Federalberghi, stando alla quale saranno poco più di 4 milioni, a fronte dei circa 3 milioni del settembre 2014, gli italiani pronti a partire per le ferie, godendo del mese nel quale le tariffe sono più vantaggiose e l’affollamento si ridimensiona.

“I cambiamenti culturali ed economici – secondo il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – hanno modificato il modo di far vacanza anche per gli italiani. La durata della vacanza principale si accorcia e ad essa si aggiungono vacanze più brevi e week end nel corso dell’anno; inoltre, anche se agosto rimane il mese preferito dagli italiani, si registra una crescita dell’attenzione verso altri periodi dell’anno”. Un cambiamento di abitudini che non scaccia una vecchia conoscenza per gli italiani vacanzieri: quella degli affitti in nero. Secondo una separata indagine Adnkronos con i network immobiliari, infatti, almeno la metà degli affitti estivi sono irregolari.

Ogni anno, nel mese di settembre, l’Istat rileva più di 40 milioni di notti dormite negli esercizi ricettivi italiani (28 milioni negli alberghi), di cui 24 milioni riferiti a turisti stranieri (16 milioni negli alberghi) e 16 milioni a cittadini italiani (12 milioni negli alberghi). E sempre l’Istat rileva come gli alberghi ospitano, annualmente, il 68% dei pernottamenti che si registrano negli esercizi ricettivi, seguiti dai campeggi (16%), dagli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (9%), dagli agriturismo (3%) e dai bed and breakfast (1%).

Un’altra indagine di Coldiretti-Ixè conferma il dato di Federalberghi: sono 4,8 milioni gli italiani in partenza quest’anno per le vacanze  nel mese di settembre: “Le ultime partenze degli italiani sono favorite – sottolinea la Coldiretti – anche dall’auspicio di condizioni climatiche favorevoli di una estate calda che sembra non voler finire. Con l’arrivo della bassa stagione si verifica una riduzione dei listini che può superare il 30 per cento per i viaggi, i soggiorni ed anche gli svaghi e che risulta particolarmente appetibile in un momento di difficoltà economica”.

 

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