Piazza Affari trainata dai bancari

 Chi investe in opzioni binarie ha sicuramente drizzato le orecchie dopo la pubblicazione dei dati trimestrali di Unicredit ed Intesa Sanpaolo, perché le buone notizie contenute nei documenti diffusi dai bancari, hanno immediatamente trainato le borse verso l’alto.

La borsa di Milano e quella di Madrid sono state le migliori nella giornata di ieri e i guadagni di Piazza Affari sono stati spinti verso l’alto dalle informazioni diffuse da Intesa Sanpaolo e Unicredit, entrambe con utili netti superiori alle attese. Per un effetto a catena che spesso coinvolge tutte le borse, ha subito una virata verso terreni positivi anche Wall Street, nonostante gran parte della borsa americana sia ancora immobilizzata dall’incertezza sul fiscal cliff.

Da notare anche i titoli che hanno un po’ zavorrato i listini del Vecchio Continente, tra cui troviamo in prima posizione la Vodafone che, in seguito alla nota sui conti dell’azienda con un calo dei ricavi e dei servizi e una serie di svalutazioni in Spagna e in Italia, ha perso circa 4,6 punti percentuali.

Per quanto riguarda lo spread, oggetto di numerose “scommesse” finanziarie, si nota una discesa fino a quota 360 legta probabilmente alla diffusione dei dati relativi all’ultima asta, con un collocamento buono dei Bot e un conseguente calo dei rendimenti. Lo spread spagnolo è a quota 463 punti con un tasso del 5,95%.

Il paradigma del pollo di Russell

 Chi investe in opzioni binarie sa benissimo che oltre ad un’accurata scelta del broker, è molto importante che l’investitore conosca i trend finanziari e per farlo deve studiare gli elementi passati del mercato e fare previsioni per il futuro. Ma può bastare?

La cosiddetta analisi tecnica che, partendo dai dati tendenziali, prova a definire delle strategie d’investimento future, proprio per questa sua caratteristica di usare il passato per interpretare il futuro, è considerata fallibile. Sicuramente spesso si rivela adatta perché un’analisi condivisa indirizza gli investitori, ma in generale il paradigma del pollo di Russell è valido.

Questa storiella è stata raccontata da Bertrand Russell proprio per spiegare la fallibilità di un certo tipo di analisi. La storia è questa.

Il pollo che nasce nell’ambiente del pollaio si abitua fin da subito al rispetto di alcune regole ferree. Sa che la mattina presto ci si sveglia al sorgere del sole e dopo poco tempo il contadino passa per somministrare il rancio, il mangime. Ad una certa ora della sera ci si rintana nel proprio angolo per il riposo.

Tutte le mattine, allora, il pollo tira fuori il collo alla stessa ora per mangiare. La mattina di Natale, il contadino passando, tira fuori il pollo dal pollaio. Una fine prevedibile quella del pennuto, impossibile da calcolare per lo stesso.

Grecia: la situazione sempre più critica

 Chi investe in opzioni binarie e nell’acquisto di titoli di stato, in queste ore fa molta attenzione a quel che sta succedendo in Grecia, nel paese che è diventato il termometro della crisi e della ripresa di tutta l’UE. In particolare si deve decidere se concedere al paese una nuova tranche di aiuti.

La Grecia, secondo gli analisti e secondo coloro che fanno trading online, non abbandonerà presto l’area euro. E’ un sentire comune legato al fatto che la Grecia deve ancora riprendersi e che in fondo la Troika, vale a dire UE, BCE e FMI non si è ancora pronunciata sugli aiuti da conferire ad Atene.

Sicuramente nel fine settimana è stata preparata una nuova asta di bond a 1 e 6 mesi per un valore complessivo di 3,125 miliardi di euro. Il governo greco, intimorito dalla possibilità di non ricevere nuovi aiuti, ha provveduto anche ad emettere titoli di Stato a breve termine per rimborsare i bond in scadenza il 26 novembre per un valore complessivo di 4,1 miliardi di euro. 

In questo modo si evita il default ma s’impensierisce l’Europa, molto indecisa sul da farsi. Dalla Germania arriva il solito invito alla cautela, dovuto anche alla poca fiducia relativamente al piano d’austerity che il governo di Atene ha approvato.

La ripartenza dall’Islanda

 Un noto film italiano si augurava di non ricominciare sempre tutto da capo ma di salvare almeno tre cose. Se volessimo operare un ragionamento simile sulla condizione europea, potremmo essere certi che non tutto è perduto, soprattutto se si considera la rivoluzione in atto in Islanda.

In questo paese ci sono i famosi tre elementi per ripartire nello sviluppo: tecnologia, referendum e iniziativa popolare. Sono queste le parole d’ordine del popolo islandese che alla fine del mese scorso ha approvato la prima web costituzione della storia.

Un consiglio direttivo di 25 cittadini estranei alla politica è stato nominato con l’incarico di consultare la popolazione sul nuovo testo costituzionale, considerati i principi fondamentali del testo definiti dal Consiglio direttivo. Questo organo ha sfruttato la tecnologia e soprattutto i social network come Twitter, Facebook e Youtube per entrare in contatto con la popolazione. 

La partecipazione all’evento è stata straordinaria e un referendum alla fine di ottobre ha interrogato i cittadini sulla conformità della bozza della web costituzione. L’ultima parola spetta sempre al governo ma si esclude la possibilità di un rovesciamento di fronte repentino.

I titoli di stato islandesi si rafforzano considerato anche il fatto che la nuova costituzione rafforza gli strumenti del referendum e delle leggi d’iniziativa popolare. L’Islanda si configura dunque come un terreno d’investimento privilegiato. 

L’Argentina nel mirino degli investitori

 C’è ancora da ragionarci su, ma quello che sta succedendo in Argentina è emblematico. Il paese, nonostante abbia allontanato lo spettro del default è ancora in lotta e gli indignados portano in piazza concetti e valori come la democrazia, denunciando la corruzione della classe politica.

Il presidente argentino in carica è Cristina Fernandez de Kirchner che ha già ricoperto due mandati e ufficialmente ha portato l’Argentina fuori dal default. Peccato che gli analisti ed ora anche i cittadini non sia concordi nel dire che si tratta della migliore soluzione possibile per il paese.

La Kirchner, infatti, sta per far approvare una riforma costituzionale che le garantirebbe un terzo mandato a partire dal 2015. A questo punto gli indigandos hanno detto “no” e aiutati dai social network, si sono organizzati per protestare in piazza. 

A parte la numerosità dei partecipanti alla protesta, quello che ha fatto drizzare le antenne degli investitori sono stati i  numeri portati per avvalorare la tesi che la Kirchner non è il Presidente che può guidare la ripresa. Con lei, infatti, l’inflazione è salita oltre il 25% e questo vuol dire che al di là di tutte le classi sociali si assisterà ad una depressione dei consumi. Da aggiungere a questo dato anche il calo della popolarità della Kirchner.

Come scegliere un broker

Chi investe in opzioni binarie si affida a strumenti di semplice utilizzo e facile comprensione che a fronte di un acquisto poco consistente garantiscono sempre un rendimento molto alto. Molto della propria attività di trading con questi strumenti si deve agli intermediari.

La scelta del broker rappresenta un momento fondamentale nel processo d’investimento del proprio denaro. Molte sono le guide per la scelta dell’intermediario perfetto ma è comune sentire il consiglio che invita gli investitori a mantenere i piedi per terra, optando per il broker riconosciuto dagli enti regolatori.

Questi rappresentano degli organismi indipendenti, atti a vigilare sulla regolarità delle transazioni finanziarie ma anche sulla trasparenza delle operazioni d’intermediazione.

Chi è in procinto di acquistare opzioni binarie con l’aiuto del broker
farà bene a consultare il sito dell’intermediario, a valutare la lista degli iscritti che già sono presenti sul sito, senza prendere in esame spread e titoli disponibili durante il primo contatto.

A quel punto è bene vedere se il broker è nelle liste degli intermediari riconosciuti dagli enti regolatori che sono tanti ma in Italia si può partire semplicemente dagli elenchi della Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa. Tra i broker che operano in Italia e sono autorizzata dalla Consob c’è per esempio la Saxo Bank.

Abbinamento: base dell’investimento

 L’investimento nel settore delle opzioni binarie è governato dall’abbinamento di coppie di variabili, in alcuni casi teoriche, in altri valoriali, per lo più strategiche.

Basta pensare che un trading di successo dipende soprattutto dalla capacità d’analisi del mercato e dall’abilità strategica nell’investimento. Un presupposto che induce i privati e i broker a proporsi sul mercato con una vasta conoscenza degli stock su cui intervenire e la conoscenza degli strumenti a disposizione.

Le strategie analizzate in precedente – la commerciale doppia e la bungee – hanno come obiettivo quello di accelerare la monetizzazione degli investimenti con acquisti diversificati, con un’operatività concreta e veloce: il trende è confermato si raddoppia l’investimento; oppure il trend è confermato, si modifica il senso dell’opzione binaria già acquistata.

La strategia dell’abbinamento è un po’ più concettuale da questo punto di vista e si basa tutta sull’attività preliminare di conoscenza e approfondimento degli stock. In particolare si fa riferimento ad una caratteristica delle opzioni binarie che partono dal confronto di due stock.

L’esempio nel mercato valutario è più facile: il trader intuisce che per una serie di concatenazioni il dollaro prenderà presto il sopravvento sull’euro. La prima cosa che fa è acquistare più opzioni put sul dollaro (strategia commerciale doppia), oppure portare in the monety le opzioni at the money sul dollaro (strategia bungee). La terza possibilità è diversificare l’acquisto con le opzioni binarie down sull’euro (strategia dell’abbinamento).

 

 

Strategie utili: Bungee con le opzioni binarie

 Il nome corretto di questa strategia usata da chi investe nelle opzioni binarie è “strategia Bungee Option Trading” e comporta come al solito l’abbinamento di due comportamenti d’investimento.

Un’intuizione abbastanza semplice è stata formalizzata nella “strategia commerciale doppia” che abbiamo illustrato e che riassumiamo brevemente: se s’intuisce che il trend individuato sarà confermato in un certo periodo, si deve almeno raddoppiare la quantità di opzioni binarie vincenti in proprio possesso.

L’obiettivo di chi investe in opzioni binarie, come in generale quello di chi investe in borsa, è massimizzare i profitti e ridurre al minimo le perdite di capitale. Una strategia studiata a tavolino può essere molto d’aiuto.

La teoria del Bungee è quella della combinazione di due tipologie d’investimento e la trasformazione di alcune opzioni binarie semplici in opzioni binarie vincenti. Cerchiamo di essere più pratici.

Una volta acquitate delle opzioni binarie At the money, vanno inserite nella corrente In the money pre reidurre le perdite. Questo tipo di strategia però, si attua soltanto nel caso in cui il prezzo di uno stock sia fermo tra i valori di riferimento delle due opzioni binarie citate.

Combinando l’acquisto di opzioni call e put sullo stesso stock in una doppia posizione, non si resta mai delusi.

Strategie utili: la commerciale doppia

 Chi investe in opzioni binarie è ossessionato dalla conoscenza del mercato, dall’andamento degli stock, dall’approfondimento dei trend. La conoscenza, infatti, è uno degli strumenti più utili in questo particolare settore del trading online.

Eppure conoscere quel che succede sul mercato, al grano, al petrolio, ad una moneta, non è sufficiente per fare acquisti che comportano una monetizzazione soddisfacente dell’investimento prefissato. Quel che manca, infatti, è la strategia. Per operare con le opzioni binarie, gli analisti ne suggeriscono molte. Oggi vogliamo approfondire la strategia commerciale doppia.

La premessa è di tipo temporale: chi fa trading online deve essere svelto nell’intuizione del trend e deve rendere immediatamente operativo il proprio investimento. In questo è fondamentale la scelta di un broker che fornisca assistenza 24 ore su 24 e traduzione immediata degli ordini d’acquisto.

Per quanto riguarda la strategia, come spiega bene il nome, consiste nel raddoppiare l’investimento di fronte ad un trend che sta per consolidarsi. Facciamo un esempio un po’ più pratico. Se pensate che la quotazione del grano sia in salita per via delle anticipazioni del documento sulla produzione di grano in America e per questo, dopo il lancio d’agenzia avete acquistato già opzioni binarie put sul grano, se il trend vi dà ragione, dovete insistere subito nell’acquisto, raddoppiando le opzioni binarie vincenti nel vostro portafoglio.

L’economia secondo Romney

 Le elezioni americane sono state vinte da Barack Obama che è stato riconfermato alla Casa Bianca dai Grandi Elettori ed è dato in vantaggio anche nelle consultazioni cittadine. I mercati, adesso cercano d’interpretare i trend del mercato americano legati alle scelte dei democratici.

Chi investe in opzioni binarie, in genere, tiene d’occhio questi cambiamenti alla guida dei paesi. Per capire come orientarsi negli investimenti, vi proponiamo un percorso interpretativo inverso, ovvero immaginiamo la nuova politica economica e monetaria degli Stati Uniti nel caso di vittoria di Romney.

Il candidato repubblicano alla Casa Bianca, dal punto di vista economico e monetario, è assimilato molto a Bush Jr. Romney, usando il grimaldello dei risultati occupazionali degli States, ha provato a battere Obama sul fronte dell’economia interna.

La proposta era quella di una semplificazione burocratica, di un mantenimento delle tasse ai livelli attuali, ma di una riapertura dei tagli fiscali che si tradurrebbe in un alleggerimento fiscale per i cittadini.

Romney, una volta eletto, avrebbe anche rinverdito il settore creditizio con un sostegno più consistente alle banche e il settore energetico, con una politica espansiva nella commercializzazione del petrolio.

Dal punto di vista monetario, le scelte dei repubblicani vertono su un controllo più ferreo dell’inflazione al fine di gestire un nuovo periodo di crescita economica.