Abbinamento: base dell’investimento

 L’investimento nel settore delle opzioni binarie è governato dall’abbinamento di coppie di variabili, in alcuni casi teoriche, in altri valoriali, per lo più strategiche.

Basta pensare che un trading di successo dipende soprattutto dalla capacità d’analisi del mercato e dall’abilità strategica nell’investimento. Un presupposto che induce i privati e i broker a proporsi sul mercato con una vasta conoscenza degli stock su cui intervenire e la conoscenza degli strumenti a disposizione.

Le strategie analizzate in precedente – la commerciale doppia e la bungee – hanno come obiettivo quello di accelerare la monetizzazione degli investimenti con acquisti diversificati, con un’operatività concreta e veloce: il trende è confermato si raddoppia l’investimento; oppure il trend è confermato, si modifica il senso dell’opzione binaria già acquistata.

La strategia dell’abbinamento è un po’ più concettuale da questo punto di vista e si basa tutta sull’attività preliminare di conoscenza e approfondimento degli stock. In particolare si fa riferimento ad una caratteristica delle opzioni binarie che partono dal confronto di due stock.

L’esempio nel mercato valutario è più facile: il trader intuisce che per una serie di concatenazioni il dollaro prenderà presto il sopravvento sull’euro. La prima cosa che fa è acquistare più opzioni put sul dollaro (strategia commerciale doppia), oppure portare in the monety le opzioni at the money sul dollaro (strategia bungee). La terza possibilità è diversificare l’acquisto con le opzioni binarie down sull’euro (strategia dell’abbinamento).

 

 

Strategie utili: Bungee con le opzioni binarie

 Il nome corretto di questa strategia usata da chi investe nelle opzioni binarie è “strategia Bungee Option Trading” e comporta come al solito l’abbinamento di due comportamenti d’investimento.

Un’intuizione abbastanza semplice è stata formalizzata nella “strategia commerciale doppia” che abbiamo illustrato e che riassumiamo brevemente: se s’intuisce che il trend individuato sarà confermato in un certo periodo, si deve almeno raddoppiare la quantità di opzioni binarie vincenti in proprio possesso.

L’obiettivo di chi investe in opzioni binarie, come in generale quello di chi investe in borsa, è massimizzare i profitti e ridurre al minimo le perdite di capitale. Una strategia studiata a tavolino può essere molto d’aiuto.

La teoria del Bungee è quella della combinazione di due tipologie d’investimento e la trasformazione di alcune opzioni binarie semplici in opzioni binarie vincenti. Cerchiamo di essere più pratici.

Una volta acquitate delle opzioni binarie At the money, vanno inserite nella corrente In the money pre reidurre le perdite. Questo tipo di strategia però, si attua soltanto nel caso in cui il prezzo di uno stock sia fermo tra i valori di riferimento delle due opzioni binarie citate.

Combinando l’acquisto di opzioni call e put sullo stesso stock in una doppia posizione, non si resta mai delusi.

Strategie utili: la commerciale doppia

 Chi investe in opzioni binarie è ossessionato dalla conoscenza del mercato, dall’andamento degli stock, dall’approfondimento dei trend. La conoscenza, infatti, è uno degli strumenti più utili in questo particolare settore del trading online.

Eppure conoscere quel che succede sul mercato, al grano, al petrolio, ad una moneta, non è sufficiente per fare acquisti che comportano una monetizzazione soddisfacente dell’investimento prefissato. Quel che manca, infatti, è la strategia. Per operare con le opzioni binarie, gli analisti ne suggeriscono molte. Oggi vogliamo approfondire la strategia commerciale doppia.

La premessa è di tipo temporale: chi fa trading online deve essere svelto nell’intuizione del trend e deve rendere immediatamente operativo il proprio investimento. In questo è fondamentale la scelta di un broker che fornisca assistenza 24 ore su 24 e traduzione immediata degli ordini d’acquisto.

Per quanto riguarda la strategia, come spiega bene il nome, consiste nel raddoppiare l’investimento di fronte ad un trend che sta per consolidarsi. Facciamo un esempio un po’ più pratico. Se pensate che la quotazione del grano sia in salita per via delle anticipazioni del documento sulla produzione di grano in America e per questo, dopo il lancio d’agenzia avete acquistato già opzioni binarie put sul grano, se il trend vi dà ragione, dovete insistere subito nell’acquisto, raddoppiando le opzioni binarie vincenti nel vostro portafoglio.

BOT, i prossimi appuntamenti

 Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha definito un calendario per le emissioni dei Buoni Ordinari del Tesoro, i BOT, per l’anno 2012, già alla fine del dicembre 2011, specificando che il titolo trimestrale sarebbe stato offerto soltanto se fossero emerse delle specifiche esigenze di cassa.

Nel caso in cui siano messi all’asta dei BOT trimestrali, l’asta si svolgerà in concomitanza di quella per i titoli annuali, secondo le procedure definite dal mercato. Il Ministero si era riservato anche di offrire all’asta dei BOT flessibili, integrando il calendario.

A novembre, dunque, ci sono due aste, a metà e a fine mese. Alla metà del mese saranno all’asta i titoli annuali. La comunicazione al mercato sarà data l’8 novembre, la presentazione delle domande dovrà esser fatta entro il 13 novembre. Entro il 15 novembre sarà pubblicato il regolamento e poi la scadenza dei BOT sarà quella del 14 novembre 2013.

Alla fine del mese, invece, il 23 novembre, ci sarà l’asta dei titoli semestrali. La comunicazione al mercato ci sarà il 23 novembre, la presentazione delle domande sarà fatta dal 28 novembre. Il 30 novembre sarà pubblicato il regolamento e i BOT venduti all’asta scadranno il 31 maggio 2013.

Per conoscere anche le scadenze di dicembre 2012, si può prendere visione del calendario pubblicato sul sito del Mef dove è presente anche un link per approfondire la conoscenza dei BOT. Entrambi i collegamenti fanno riferimento ad un documento pdf.

Il risparmio è liquido

 L’Italia, per interpretare il cambiamento del settore degli investimenti è emblematica perché i nostri connazionali, storicamente, hanno sempre investito i risparmi nel mattone. Quindi, se questo trend cambia senso nel nostro paese, vuol dire che è in atto una piccola “rivoluzione finanziaria”.

Secondo gli analisti, l’Italia è il “paradiso del risparmio”, nel senso che i cittadini tricolore, tendenzialmente, sono portati al risparmio di piccoli capitali da lasciare in eredità alle generazioni future. Questi capitali assumevano quasi sempre la forma di un immobile, nel senso che s’investiva nell’acquisto o nella costruzione di una casa.

Oggi però, la capacità di risparmio è notevolmente diminuita, il reddito disponibile è calato e il welfare familiare sta venendo meno, quindi cambia anche il profilo dell’investitore italiano. Nel 2012, per esempio, la liquidità è stata l’elemento rilevante della nostra economia.

A dirlo sono i dati dell’indagine Acri-Ipsos che fotografano la situazione degli investimenti nostrani: in crescita i cittadini in possesso di azioni che salgono dal 6 all’8 per cento, ma sono in aumento anche i proprietari di bond e certificati di deposito (con un passaggio dall’8 al 10 per cento) e i possessori di titoli di Stato che sono passi dal 5 al 9 per cento.

Interessante il fatto che sia in aumento anche il numero di cittadini che ritengono che sia arrivato il momento d’investire.

ForEX: chi partecipa alle contrattazioni?

 Il mercato ForEX è uno dei più appetibili per chi si avvicina al trading online sfruttando la semplicità di alcuni strumenti, quali possono esserlo le opzioni binarie.

Sul mercato valutario sono decisive le scelte delle banche centrali e degli istituti finanziari internazionali ma il settore, molto semplice da interpretare nei suoi trend, è stato esteso anche agli investitori privati. Ecco allora che in un periodo del genere hanno acquisito sempre maggiore importanza anche i broker.

Il mercato ForEX, storicamente, è stato dominato dalle banche e dagli istituti finanziari che potevano determinare le oscillazioni delle quotazioni di una valuta investendo capitali ingenti. Ma nel corso degli anni, con l’ampliamento degli strumenti di trading online, il mercato ForEx si è aperto agli investimenti dei privati.

Online, tramite internet, infatti, molti retail trader possono scommettere sul trend di una valuta che subisce gli effetti della politica economica e monetaria di un certo stato.

Oggi, il parco dei partecipanti al mercato valutario si è ampliato e ci sono almeno cinque attori da tenere in considerazione. Restano le banche che definiscono i tassi di cambio delle valute, ma bisogna considerare anche l’incidenza delle compagnie commerciali, dei governi e delle banche centrali. Da aggiungere a questo tris di attori anche gli speculatori e le istituzioni finanziarie.

EUR e CHF: possibili oscillazioni

 Sono cinque gli appuntamenti cruciali per il mercato ForEX di oggi, se si considerano gli investimenti sulle oscillazioni dell’Euro e del Franco Svizzero. L’Eurozona, che attraversa un momento di depressione economica, è arrivata ad un momento decisivo.

In Europa è sicuramente da tenere d’occhio la decisione del Parlamento greco che oggi dovrebbe votare il nuovo pacchetto di austerity, decisivo per le sorti di questo paese ancora sull’orlo del default. Ma le oscillazioni dell’Euro sono legate soprattutto alla pubblicazione di due documenti:

  • la pubblicazione dei dati Eurostat sulle vendite al dettaglio nell’UE. Questo documento è fondamentale per la comprensione del sentiment dei consumatori europei ma avrà un impatto medio sull’euro; gli analisti, infatti, prevedono una leggera flessione dell’indice pari allo 0,1%;
  • più influente sul valore dell’euro, la pubblicazione dei dati sulla produzione industriale tedesca che dovrebbe raggiungere un valore superiore a quello previsto dagli analisti, ma senza oltrepassare la linea della zona negativa, confermandosi a -0,4%.

Per quanto riguarda il Franco Svizzero, invece, considerato un bene rifugio da tanti investitori, saranno importanti le pubblicazioni della banca centrale svizzera relative alle riserve di valuta estera e la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo per il quale non si prevedono variazioni importanti ma una conferma dello 0,3% rilevato il mese scorso.

Obbligazioni Posteitaliane

 Posteitaliane è una delle aziende più attive nel settore obbligazionario e, rispettando le nuove esigenze dei cittadini, sempre maggiormente orientati alla liquidità degli investimenti, propone delle obbligazioni per diversificare le opportunità di risparmio.

Posteitaliane offre due tipi di obbligazioni: quelle strutturate che sono una soluzione d’investimento per i risparmi legata ai mercati finanziari, oppure quelle del Plain Vanilla che che puntano sul tasso fisso o sul tasso variabile. In entrambi i casi si parla di deposito titoli.

Per operare nel mercato obbligazionario, i privati interessati a questo genere d’investimenti, devono sottoscrivere un contratto per la prestazione dei servizi e delle attività d’investimento e per il servizio di custodia e amministrazione degli strumenti finanziari per conto dei clienti.

Sul sito di Posteitaliane sono disponibili le condizioni generali, il modulo per la richiesta dei servizi, le informazioni su tutti i prodotti finanziari, il foglio informativo completo e la scheda delle condizioni economiche. Prima di scegliere lo strumento d’investimento, però, cerchiamo di capire insieme con l’aiuto delle spiegazioni di Posteitaliane, cosa s’intende per obbligazione.

Si tratta di un titolo di credito che rappresenta una specie di prestito che il risparmiatore fa a favore dell’ente che emette l’obbligazione. Questa ha una durata e un tasso d’interesse, per cui alla scadenza l’ente deve rimborsare il costo dell’obbligazione e l’interesse previsto.

Il cohousing base della ripresa

 Il cohousing diventa la chiave della ripresa del settore immobiliare e trova terreno fertile a Torino e nella sua provincia. L’idea di rilanciare la coabitazione è nata da otto famiglie torinesi che si erano spese molto per la promozione del progetto Coabitare.

Coabitare è un’associazione culturale nata nel 2007. Le famiglie che hanno aderito all’iniziativa, due anni dopo, hanno pensato di acquistare insieme una vecchia casa in via del Cottolengo, uno dei quartieri più multietnici di Torino, di ristrutturarla e di stabilire lì la loro residenza.

Oggi, questo progetto di ristrutturazione edilizia sulla base del concetto di cohousing, sembra essere arrivato ad una conclusione, che ha visto nascere anche una cooperativa edilizia, denominata Numero Zero e formata dai proprietari delle case.

Il progetto sembra talmente innovativo e funzionale da essere presentato nella rassegna “I martedì di Urban center”, una serie di incontri in cui si raccontano le trasformazioni urbane rispondendo alle cinque domande caratteristiche del giornalismo inglese: chi, dove, quando, cosa e perché.

Gli alloggi realizzati sono stati rifiniti con l’aiuto dei proprietari e della maestranze artigianali locali ed hanno ottenuto tutte una classificazione energetica nella classe A o B. Il costo al metro quadro degli appartamenti è prossimo ai 2200 euro, compresi gli spazi che le abitazioni condividono.

L’economia secondo Romney

 Le elezioni americane sono state vinte da Barack Obama che è stato riconfermato alla Casa Bianca dai Grandi Elettori ed è dato in vantaggio anche nelle consultazioni cittadine. I mercati, adesso cercano d’interpretare i trend del mercato americano legati alle scelte dei democratici.

Chi investe in opzioni binarie, in genere, tiene d’occhio questi cambiamenti alla guida dei paesi. Per capire come orientarsi negli investimenti, vi proponiamo un percorso interpretativo inverso, ovvero immaginiamo la nuova politica economica e monetaria degli Stati Uniti nel caso di vittoria di Romney.

Il candidato repubblicano alla Casa Bianca, dal punto di vista economico e monetario, è assimilato molto a Bush Jr. Romney, usando il grimaldello dei risultati occupazionali degli States, ha provato a battere Obama sul fronte dell’economia interna.

La proposta era quella di una semplificazione burocratica, di un mantenimento delle tasse ai livelli attuali, ma di una riapertura dei tagli fiscali che si tradurrebbe in un alleggerimento fiscale per i cittadini.

Romney, una volta eletto, avrebbe anche rinverdito il settore creditizio con un sostegno più consistente alle banche e il settore energetico, con una politica espansiva nella commercializzazione del petrolio.

Dal punto di vista monetario, le scelte dei repubblicani vertono su un controllo più ferreo dell’inflazione al fine di gestire un nuovo periodo di crescita economica.