Alla fine, stando alle indiscrezioni, l’ha spuntata Carl Icahn. L’investitore privato che pochi mesi fa aveva acquistato una fetta delle azioni del leader nel settore delle aste online ha convinto i vertici di eBay a separarsi da PayPal avviando di fatto l’operazione “spin-off”, quella che fino a pochi mesi fa sembrava non essere una “buona idea”. Un divorzio, quello che verrร completato nel 2015, conveniente a entrambe le parti e che l’amministratore delegato John Donahoe spiega prendendo come riferimento l’attuale panorama industriale. Un panorama in continuo mutamento, fatto di insidie sempre piรน grandi e di competitor sempre piรน potenti.
Cambiano i tempi, cambiano le opportunitร . Cambiano, dunque, anche le strategie. Ora, ad esempio, c’รจ da fronteggiare l’avanzata di Apple nel settore in virtรน del lancio del sistema Apple Pay nonchรฉ l’ingresso sul mercato di Alibaba.
Si registra, dunque, una separazione storica dopo un matrimonio durato dieci anni. Dieci anni in cui eBay e la sua divisione di pagamenti PayPal si sono completate, diventando una dipendente dall’altra e generando valore per gli azionisti.
Nel contempo, si profila giร lo scenario futuro. Devin Wening, attuale responsabile della sezione marketplaces, diventerร l’amministratore delegato della nuova eBay mentre toccherร a Dan Schulman tenere le redini della nuova PayPal. Attualmente, Schulman รจ il manager di American Express.
La decisione di scorporare il proprio sistema di pagamento digitale ha fatto registrare un’impennata del +7% in borsa per eBay, con gli azionisti che hanno premiato la coraggiosa scelta. Nel 2015, le due societร avranno dunque una quotazione separata nel listino.
Che sia questa scelta foriera di nuove opportunitร di crescita tra quelle all’orizzonte? Da entrambe le parti se lo augurano.