Banca d’Inghilterra: è ora di una valuta digitale globale delle banche centrali

Il Bitcoin e le valute digitali hanno fatto scuola, cambiando molto la struttura monetaria così come la conoscevamo nel senso classico. Non perché la moneta digitale non esistesse prima (la usano le banche in forma elettronica da decenni), ma perché ha aperto l’opinione pubblica ad una nuova percezione.

Ora arriva anche la Banca d’Inghilterra a chiedere una valuta digitale globale. Una delle più importante banche centrali del mondo indica la strada per contrastare il dollaro e il yuan cinese. L’egemonia del biglietto verde non va più bene a Londra, che teme anche l’ascesa della moneta cinese.

Allora arriva l’indirizzo, sulla falsa riga della Lybra di Facebook, e il Governatore della banca centrale inglese, Mark Carney, lancia l’idea che anche le banche centrali dovrebbero darsi alla valuta digitale.

La nuova valuta

Secondo il Governatore, il dollaro non può più mantenere il suo ruolo di riserva valutaria e moneta di scambio globale, e serve una condivisione nella gestione di una moneta realmente globale, anche dal punto di vista di creazione.

Carney chiama ad un nuovo sistema monetario e finanziario internazionale, che si svincoli dal dollaro per legarsi ad un paniere di valute internazionali. Per il Financial Times, la banca centrale inglese si sarebbe rivolta al Fondo Monetario Internazionale per chiedere un nuovo sistema valutario internazionale, affiancando la richiesta che viene da anni da alcuni “economisti eretici”. Il motivo di questa richiesta è semplice. Negli ultimi anni molte economie emergenti sono state distrutte dalla fuga di dollari, necessari ad ogni paese per costituire le riserve della banche centrali, fondamentali nel commercio internazionale e nella stabilizzazione delle proprie valute.
È tempo dunque di un mondo multipolare anche nel sistema monetario, ancora legato a meccanismi costruiti durante la guerra fredda e il bipolarismo tra Usa e Urss. Nel frattempo sono crollati gli Accordi di Bretton Woods, e le monete sono diventate valute Fiat fiduciarie, mentre il mondo si sta allargando ad altri attori.

La Gran Bretagna chiede al FMI di intervenire prima che la Cina acquisisca quel potere per insidiare il primato del dollaro con il suo yuan. Gli Stati Uniti da soli non saranno più in grado di gestire il sistema finanziario e monetario globale, che dovrà essere condiviso prima che sia troppo tardi, attraverso una “valuta egemonica sintetica” delle banche centrali.

L’economia Usa rappresenta il 15% del Pil mondiale, e il 10% del commercio, ma più del 60% dei titoli, e il 50% delle fatture, sono in dollari.

Tecniche chiave per ottimizzare il successo nel trading

Ci sono sia trader ingenui che professionisti. I primi potrebbero essere desiderosi di avere successo, ma i professionisti (come i trader singaporiani) lo ottengono! Sanno com’è il successo. Sanno che sapore ha il successo. Ma pensi che abbiano raggiunto il successo in un batter d’occhio?

Anche il gioco d’azzardo non può essere fatto in questo modo! Quindi, raggiungerlo non sarà facile. Se stai sognando un percorso di trading di successo, devi tenere a mente che il viaggio sarà piuttosto difficile.

Non è in grado di raggiungere il successo facilmente. Si devono superare un sacco di ostacoli prima. In realtà, il successo è difficoltà in carne ed ossa.

Non cerchiamo di spaventarti. Stiamo cercando di dipingere il quadro reale del trading. Non vogliamo dare un quadro avverso che ti ingannerebbe.

Ci sono innumerevoli idee inventate sul trading forex. La maggior parte dei trader sono entrati nel mercato a causa di queste frottole. Non vogliamo pertanto riempirti di altre bugie.

Vuoi davvero diventare un trader di successo? Vuoi davvero stabilire la tua carriera nel settore del trading al dettaglio? Se è così, questo articolo ti aiuterà in modo significativo ad aumentare i tuoi fattori di profitto.

Prima di fare trading sul mercato è necessario chiedersi se si può veramente gestire il calore di questo mercato o no?

Per esempio, dovrai sempre perdere regolarmente le transazioni e non c’è nulla che tu possa fare per evitarlo. Devi adattarti ai cambiamenti di questo mercato e solo allora diventerai un trader di successo.

Smetti di seguire il tuo istinto in quanto rovinerà la tua carriera in pochissimo tempo. Cerca di leggere la biografia del trader di successo in modo da poter capire come si possa realmente realizzare un profitto in questo mercato complesso.

Cerca le voci di trading

Non saresti in grado di entrare nel mercato dopo aver semplicemente registrato un account. In realtà, anche prima di registrarti hai molte cose da fare. Potresti dover fare molte ricerche perché il mercato è competitivo.

Il mondo è competitivo. Quindi, non devi accontentarti di cose facili. In ogni caso, prima di firmare per un conto, devi cercare la migliore piattaforma di trading.

La piattaforma è la parte principale del trading. Ne serve una adeguata se si desidera aprire un conto e operare serenamente. Se la piattaforma non è affidabile, l’intero processo si penalizzerebbe.

Quindi, una volt finito di creare un conto e altri fattori, dovresti cercare buone posizioni di trading. Dovresti avere la capacità di leggere correttamente il mercato se desideri identificarle.

Quindi, devi fare i compiti prima di trovare le posizioni, cioè IMPARARE! Naturalmente, si deve imparare a trovare buone posizioni di trading.

Assicurare il prezzo

Nel mercato dei cambi di valuta estera, il fattore principale è il prezzo. Non c’è niente da fare se non si conosce l’importanza del prezzo nel mercato Forex.

Dovresti sapere che il Forex è incentrato sul prezzo. Quindi, si devi avere la possibilità di studiare il movimento dei prezzi per essere in grado di capire se è possibile entrare nel mercato in base al movimento dei prezzi.

Allo stesso modo, devi costruire una relazione più stretta con il mercato. Questa è una delle tecniche per rafforzare il successo. Spingere via le probabilità La prossima tecnica importante e’ eliminare le probabilita’ cioè avere la capacità di capire dove valga la pena entrare. Questa è una delle tecniche per rafforzare il successo.

Si dovrebbe essere in grado di stare lontano dalle quote, quindi, per questo, si dovrebbe conoscere il mercato davvero bene!

Se vuoi diventare un trader di successo dovresti essere in grado di allontanare le quote in base alla tua esperienza.

Come cambiare Bitcoin in euro

Sapete come convertire Bitcoin in Euro?

Obiettivo: convertire Bitcoin in Euro. Alcuni post pubblicati in precedenza ci hanno permesso di conoscere meglio le possibilità offerte dai Bitcoin, le più antiche e diffuse monete virtuali del mondo online. Abbiamo infatti visto che con i Bitcoin è possibile compiere una serie di operazioni possibili anche con le valute di tipo fisico e tradizionale. Oggi infatti è possibile:

Elezioni e referendum influenzano i tassi di cambio

 La chiamata alle urne, l’andamento politico e sociale condizionano l’aspetto economico di un paese

Determinante osservare con attenzione la realtà di un territorio prima di compiere operazioni nel mercato forex

E’ un dato di fatto che i tassi di cambio risentano notevolmente dell’andamento politico e sociale di un paese.

Elementi quali le elezioni politiche, i referendum, i cambi ai vertici dei governi influenzano i tassi di cambio.

Esempi specifici ci arrivano da eventi di grande portata che hanno caratterizzato, ed ancora lo stanno facendo, la cronaca di questo 2016.

Se l’anno in corso può fare i conti con un interessante aumento della ricchezza mondiale, è innegabile che parliamo di una crescita che si attesta su livelli più bassi rispetto ai periodi pre-crisi finanziaria, vissuti un po’ ovunque nel mondo.

Ma a frenare o cambiare il volto dell’economia sono ancora fattori politici e sociali.

Consideriamo la Brexit, il referendum che ha sancito l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea,  lo scorso 23 giugno.

Come rivela l’ultimo Global Wealth Report per effetto della Brexit ‘le famiglie nel Regno Unito hanno perso un patrimonio pari a 1.500 miliardi di dollari’.

Il programma di bilancio, presentato mercoledì 23 novembre dal Cancelliere dello Scacchiere, così come viene definito in  Gran Bretagna il ministro del tesoro Philip Hammond, ha messo in evidenza quello che la stampa non ha stentato a definire un vero e proprio ‘buco nero’ pari a 58 miliardi di sterline, che interesserà il deficit britannico.
Il calo della ricchezza si può imputare alle conseguenze che il voto sulla Brexit ha innescato, effetti che hanno portato ad una flessione dei tassi di cambio e dei valori della Borsa.

A salire sul banco degli imputati, causa diretta del disavanzo, sarà la frenata della crescita conseguenza diretta dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.

Anche le elezioni presidenziali negli Usa hanno prodotto continui alti e bassi nei tassi di cambio.

Il cambio euro-dollaro nell’ultima settimana delle elezioni, per portare un esempio concreto, ha messo  a segno cinque giornate di fila di autentico ribasso ed un nuovo minimo storico.

L’aiuto ai mercati è arrivato dall’aver intravvisto i segni di un’inversione di tendenza nella politica del nuovo presidente. La sensazione che abbia deciso di accantonare gli atteggiamenti più estremi per lasciare spazio ad una linea economica, che potrebbe portare benefici al paese, ha aiutato i tassi di cambio.
Panorama inaspettato con la vittoria di Donald Trump che ha fatto schizzare i mercati, rafforzando soprattutto la posizione del dollaro nei rapporti di cambio.

Guardando alle vicende di casa nostra in Italia la forte indecisione e il presunto vantaggio del ‘no‘, in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre, rischiano di produrre l’alta volatilità nei mercati‘ come sottolinea la Banca d’Italia.

Il tasso di cambio, accanto ad indicatori quali i tassi di interesse, e il grado di inflazione, è capace di condizionare l’aspetto economico di un paese, ed è un elemento determinante di quotazione quando si compiono operazioni nel mercato forex.

Determinato dal valore delle valute, che gravitano sul mercato internazionale, il tasso di cambio porta su di se un fardello gravoso. I tassi di cambio infatti giocano un ruolo fondamentale in ambito commerciale, un elemento determinante perchè ogni economia di mercato possa essere considerata davvero libera.

Le valute sono un indice finanziario decisamente importante, sicuramente quello verso il quale analisti, economisti, e chi si occupa stabilmente di finanza, riversano maggiore attenzione.

Le banche centrali di norma pubblicano il valore della propria valuta sui mercati mondiali, una volta al giorno, per fornire indicazioni essenziali.

tassi di cambio sono un elemento centrale anche per chi decide di investire, soprattutto perchè sono in grado di condizionare il rendimento dei valori impegnati.

E’ un dato di fatto che tassi di interesse e di cambio e inflazione siano legati a doppio filo. Le banche centrali possono giocare un ruolo fondamentale andando a modificare i tassi di interesse.

A tassi di interesse più alti corrisponde un rendimento economico più elevato per i creditori, e va da se che siano in molti ad investire nuovi capitali, dopo aver però controllato il valore dell’inflazione che, se troppo elevata, fa da effetto frenante.

 

Forex trading: un 2016 interessante grazie alle scelte strategiche

 Il forex trading nell’anno in corso sta ottenendo  profitti decisamente interessanti.

Le strategie messe a segno dai trader di successo sembrano essere una costante, come fa rilevare Bloomberg.

La multinazionale, nata e cresciuta a New York, è un osservatore attendibile dall’alto del suo fatturato, che rappresenta praticamente il 33% dei 16 mld di dollari del mercato globale dei dati finanziari e può contare su ricavi che hanno raggiunto i 7,6 miliardi di dollari.

A fare la differenza sembra essere la pratica speculativa che sta portando i trader ad ottenere profitti da record. Parliamo del carry trade, l’operazione attraverso la quale gli investitori decidono di prendere in prestito denaro dai paesi che hanno tassi di interesse fra i più bassi, per poi acquistare valuta nelle monete che garantiscono rendimenti maggiori.

L’operazione consente di appianare il debito, relativo all’acquisto, ottenendo al contempo un margine di guadagno interessante dall’operazione stessa.

L’utilizzo del carry trade, quale strategia di punta, sta regalando agli investitori un tasso di interesse fra i più elevati. Si tratta di un profitto che potrebbe raggiungere le quote record del 2012.

Si vedrà solo a fine anno se il livello sarà andato oltre, ma i primi otto mesi sono decisamente promettenti.

La scelta delle strategie é l’elemento focale del successo o della disfatta, soprattutto in un ambito in cui sullo sfondo c’è il lavoro costante delle banche centrali, impegnate a tessere politiche tese ad incentivare i mercati, e i tassi di interesse hanno dalla loro l’aver toccato minimi memorabili.

Le banche sono l’orizzonte al quale gli investitori guardano costantemente. In pratica una sorta di stella polare dalla quale i trader non staccano gli occhi per orientarsi nel mondo del forex.

In questi ultimi mesi dell’anno stanno facendo la differenza le possibili variazioni dei tassi di interesse e le politiche bancarie in genere. Se sul fronte degli Stati Uniti l’attenzione è stata posta verso le aspettative di rialzo dei tassi di interesse, i trader non hanno smesso neppure per un istante di osservare attentamente le scelte e le possibili linee future delle banche europee e asiatiche, che sembrano focalizzare l’operato alla ricerca di nuovi stimoli.

L’Italia ad esempio ha ottenuto dalla Commissione europea il via libera alla concessione di una garanzia pubblica a sostegno della liquidità delle banche.

Sotto la lente di ingrandimento vengono poste con costanza le valute G-10, ovvero il dollaro statunitense, la sterlina, lo yen, l’euro ed ancora la corona svedese e quella norvegese, il dollaro australiano quello neozelandese e il canadese, per completare con il franco svizzero.

L’aver operato su queste valute ha consentito ai trader guadagni vicini al 6%, una percentuale poco più bassa di quella dello scorso anno, che si era attestata sul 7,6% circa.

Nel loro paniere gli operatori hanno sistemato dollari australiani e neozelandesi, dimostrando una particolare attenzione ai profili di rendimento e al valore reale delle monete.

Lo yen merita ad esempio un occhio di riguardo. Il suo valore è cresciuto con costanza nell’arco dell’anno toccando una quota che sfiora i 18%, andando ben oltre le ipotesi di sviluppo prospettate ad inizio 2016, che davano alla moneta ben poche chance.

Lo yen ha vinto la sfida dell’anno in corso ponendosi fra le monete più forti, accanto a real, rublo e rand.

Lo yen vanta una risalita straordinaria toccando quota 16% rispetto all’euro.

Chi ha deciso di puntare al trading potrà fruire del momento positivo e dei rendimenti che si stanno stabilizzando sul 3%.

E’ ancora la ricerca delle strategie l’arma vincente, lo studio dei modelli e delle informazioni di mercato, che consentono di comprendere al meglio ogni singola novità e analizzare le prospettive future. Il punto di svolta è infatti quello che permette ai trader di anticipare i tempi e comprendere quali potrebbero essere le novità future.

Chi ad esempio ha deciso di vendere la sterlina inglese nei mesi precedenti al famigerato referendum, incentrato sulla Brexit, ha ottenuto sostanziosi profitti. Una previsione decisamente azzeccata. In concomitanza al referendum infatti la sterlina ha subito un tracollo, crollando del 12% nei giorni successivi ai risultati delle urne.

Yen e post-Brexit hanno rappresentato due elementi importanti e bene hanno fatto i forex trader che hanno saputo leggere con attenzione le avvisaglie.

Per investire sul forex trading occorre sapersi muovere con grande destrezza, dimostrando di avere potenzialità ed una elasticità verso gli affari degna di nota.

Un settore interessante del trading è quello che considera le operazioni on line.

Quando si considera di investire sul Forex on line la prima domanda che ci poniamo è quella sulla aspettative. “I trader on line sono degni di fiducia?”. La domanda è la stessa che si pongono tutti coloro che si avvicinano a questo percorso d’investimento.

In questo frangente risulta determinante l’approccio, attraverso il quale si sanno muovere i professionisti di settore. Importante valutare l’esperienza maturata dal team negli anni, la personalizzazione dell’offerta e degli strumenti proposti, per consentire al cliente di operare al meglio, in sicurezza e secondo importanti regole di trasparenza.

Non sono da meno elementi quali l’originalità dell’offerta e la presenza costante di un professionista con il quale confrontarsi, presente all’occorrenza per informare su strategie e necessità.

Sul mercato i trader operano attraverso opzioni binarie, oppure grazie al tradizionale CFD, ma sono in grado di  scegliere strategie che amalgamano sapientemente strumenti diversi. In ogni caso chi inizia è bene si affidi a broker in possesso di autorizzazioni concesse da autorità di controllo.

In Europa la licenza più affidabile per poter operare è quella concessa da CySEC.

Grazie alle piattaforme multi-asset presenti online, i novelli trader possono realizzare investimenti specifici e concludere operazioni in tutta sicurezza.

Le piattaforme più interessanti offrono tutta una serie di strumenti che consentono anche ai meno esperti di fare scelte opportune. Fra gli strumenti messi a disposizione sono importanti offerte quali seminari realizzati ad hoc e webinar, tutorial ma anche tutta una serie di guide per cancellare qualsiasi dubbio.

Da un sondaggio indipendente di Finanz und Wirtschaft emerge un dato interessante che conferma CornèrTrader come il più competitivo provider di trading online in Svizzera.

CFD trading, perché sfruttarli in questo momento d’instabilità

Nel vasto mondo del trading on line, i CFD rivestono un ruolo piuttosto importante; sono infatti una soluzione flessibile per fare trading sui movimenti di prezzo di strumenti come azioni, indici, commodities, valute e Titoli di Stato. Ma perché possono rivelarsi particolarmente vantaggiosi in un momento di instabilità?

Occorre intanto fare una premessa. In tutti i campi, a maggior ragione in quello finanziario, è necessario muoversi con cognizione di causa. I CFD, letteralmente contratti per differenza, possono sì rappresentare un modo per incrementare il guadagno facendo trading on line ma se ci si affida ad essi senza avere la benché minima idea di quello che si sta andando a fare, possono anche rivelarsi deleteri per le finanze. Insomma prima di approcciarsi al mondo del trading e dei CFD è necessario avere per lo meno una infarinatura generale, meglio se affiancata dalla presenza di qualcuno esperto che possa guidarvi. Detto questo, passiamo ad analizzare quelli che sono i vantaggi dei CFD.

I CFD, se usati correttamente, permettono di generare profitto sia quando il mercato è in rialzo, sia quando è in calo, dal momento che è possibile operare sia long (ovvero comprando) che short (cioè vendendo). Fare trading on line affidandosi a loro, inoltre, non comporta l’obbligo di pagare i costi associati a possedere fisicamente lo strumento, come costi di gestioni e imposte di bollo, differentemente dai broker tradizionali. Infine, tra i vantaggi, c’è quello che consente di muoversi usando la marginazione nota anche come leva (e per questo motivo i CFD vengono anche definiti strumenti a leva): nella pratica, vuol dire che, volendo, è possibile fare trading senza impegnare l’intero valore della posizione acquisita, lasciando dunque parte dei fondi per altro genere di investimenti. Vai al sito di AvaTrade per maggiori informazioni riguardo il trading dei CFD.

Ovviamente, affidandosi a questo tipo di manovra, è assolutamente importante valutare anche i rischi. E’ possibile infatti che così facendo da un lato si ottimizza un eventuale ritorno sull’investimento ma dall’altra si corre anche il pericolo di perdere più del deposito iniziale. Ecco perché, prima di operare in questa direzione, è consigliabile affidarsi agli strumenti utili per gestire il margine di rischio nel migliore dei modi senza esporsi troppo.

Foto | Thinkstock

 

La banca cinese svaluta lo Yuan

La PBoC, Banca centrale cinese, ha deciso di svalutare lo yuan dello 0,16% nei confronti del dollaro. Il cambio tra il biglietto verde e la valuta di Pechino è dunque passato da 6,5688 di ieri a 6,5793.

Paniere FMI, incluso anche lo Yuan

Il FMI ha deciso di includere lo yuan, la moneta cinese, nel suo paniere delle valute di riserva (SDR, Special Drawing Right). In questo momento del paniere fanno parte il dollaro statunitense, l’euro, la sterlina e lo yen giapponese.