Sindacati, lavoratori, maggioranza e opposizione. Tutti alle prese con il medesimo dubbio ‘amletico’. Tfr in busta paga o ‘congelato’? Qual รจ la soluzione migliore? Cosa converrebbe alle aziende? Ai dipendenti? E agli artigiani?
Il governo Renzi รจ alle prese con il dilemma. E tutte le parti si interrogano. Le aziende in primis, sapendo che l’effetto sui conti sarebbe da tenere in altissima considerazione. I dipendenti, poi, che sarebbero quelli piรน penalizzati. Avere piรน soldi oggi in busta paga vorrebbe dire averne di meno al momento di ricevere la buonuscita.
Attualmente, la tassazione per il Trattamento di fine rapporto รจ agevolata. Far entrare quest’ultimo in busta paga รจ un rischio. Finirebbe in una fascia Irpef piรน elevata in termini di aliquote, e l’aumento sarebbe preda delle tasse. Dunque, si rischierebbe di incorrere negli stessi problemi sorti con i famosi ‘Ottanta euro’.
Urge, dunque, una soluzione.
Susanna Camusso รจ severa: “Invece di fare annunci roboanti sui soldi dei lavoratori, sarebbe bene pensare concretamente a come si evita di impoverirli ancora” – afferma il segretario Cgil, aggiungendo che “Sono soldi dei lavoratori e nessuno racconti che siamo di fronte a degli aumenti salariali”.
Matteo Renzi, invece, ha affermato:
Il tfr cosรฌ com’รจ c’รจ praticamente solo in italia, tuttavia la preoccupazione รจ che se diamo il tfr subito in busta paga si verifichi un problema di liquiditร per le piccolissime imprese, le grandi ce la fanno. Allora sulla base di questo stiamo ragionando sul fatto che l’Abi, l’associazione delle banche, possa dare i soldi che arrivano dall’Europa, quelli che chiamiamo i soldi di Draghi, esattamente alle piccole imprese per assicurare liquiditร .