Rivoluzione Fininvest: anche il Milan sul mercato

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Il profitto, al momento, รจ l’unica cosa che conta. Cosรฌ Fininvest vende. Sia il Milan che Premium. I principali asset della famiglia Berlusconi sono sul mercato.

L’azienda, come ribadiscono i vertici,ย รจ sana ed รจ uscita da quattro anni di crisi molto solida finanziariamente e pronta a cogliere opportunitร  di sviluppo. Per ora, tuttavia, vende. L’addio al Milan รจ una pura questione di soldi. Il giocattolo del calcio รจ costato all’ex Cavaliere qualcosa come 600 milioni di perdite in 30 anni. Le soddisfazioni sportive non sono piรน quelle di una volta e per costruire lo stadio รจ necessario aprire di nuovo il portafoglio. L’assegno di Bee (o quelli che metteranno sul tavolo i possibili rivali cinesi) ha una fila di zeri – si parla di una valutazione vicina ai 500 milioni – in grado di annacquare il dolore anche del tifoso piรน inconsolabile.

Diverso il discorso per le televisioni. Mediaset รจ reduce da un periodo difficilissimo: “La pubblicitร  รจ crollata del 40%”, ha ricordato Pier Silvio e solo una pesantissima politica di tagli ai costi ha consentito al gruppo di uscire dal tunnel e tornare in utile dopo aver perso nel 2012 ben 235 milioni. Cologno perรฒ รจ troppo piccola per fare tutto da sola in un mondo dove servono grandi investimenti – solo per i diritti Champions 2015-2018 ha dovuto pagare quasi 700 milioni – e dove l’arrivo di Google, Facebook & C. sta obbligando i re dell’etere ad andare a nozze con i colossi delle tlc.

Il summit con Murdoch a Villa San Martino e la corte serrata al Biscione di Bollorรฉ (“Siamo in ottimi rapporti, ci sono tanti campi in cui potremmo lavorare assieme”) dimostrano come i network di casa Berlusconi e la presenza del gruppo in Spagna siano merce appetibile in questo risiko. La Borsa l’ha capito da tempo. E ha spinto le quotazioni di Mediaset al rialzo del 35% da inizio anno: in questi minuti le azioni vengono scambiate a Piazza Affari a 4,7 euro e l’azienda vale 5,5 miliardi di euro, il 300% in piรน di quel novembre 2011 in cui Silvio fu costretto dallo spread a mollare la poltrona di Palazzo Chigi. Da allora il valore della sua quota nella societร  รจ cresciuto da 400 milioni a 1,8 miliardi. E quasi 400 milioni li ha giร  incassati vendendo il 7,79% sul mercato a inizio anno.