Malgrado il Qe i prestiti continuano a calare

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Mario Draghi non basta. Continua a contrarsi l’emissioneย di credito da parte delle banche italiane: anche a marzo, mese di inizio del Quantitative easing della Banca centrale europea, i prestiti verso famiglie e imprese sono scesi.

Ad affermarloย รจ l’analisi mensile di Bankitalia, secondo la quale “i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una contrazione su base annua dellโ€™1,5 per cento (-2 per cento a febbraio). I prestiti alle famiglie sono calati dello 0,3 per cento sui dodici mesi (-0,4 nel mese precedente); quelli alle societร  non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 2,2 per cento (-3 per cento a febbraio)”.

Bankitalia dice ancora che, a marzo, il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato รจ stato pari al 3,3 per cento (4,3 per cento a febbraio). La raccolta obbligazionaria, includendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, รจ diminuita del 17,5 per cento su base annua (-19,2 per cento nel mese precedente). Resta elevato il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze: รจ risultato pari al 14,9 per cento (15,3 per cento a febbraio).

Quanto infine ai tassi dโ€™interesse, “comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per lโ€™acquisto di abitazioni sono stati pari al 2,95 per cento (3,01 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo allโ€™8,48 per cento (8,64 per cento a febbraio). I tassi dโ€™interesse sui nuovi prestiti alle societร  non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 3,09ย per cento (3,26 per cento nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia allโ€™1,77 per cento (1,83 per cento a febbraio). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere.