Finisce sotto l’occhio del ciclone la nomina del presidente dell’Autoritร portuale di Civitavecchia, scaduta all’inizio del giugno scorso. Sono numerosiย gli esposti e le denunce spediti in Procura.
Come stanno le cose?
“Civitavecchia”, ricordano alcuni attenti osservatori politici locali, “ha sempre vissuto la sua guerra dei dossier alla vigilia di appuntamenti importanti. E la nomina dell’Autoritร portuale, che raccoglie sotto una sola persona anche gli scali di Fiumicino e Gaeta, forse in futuro anche quelli di Piombino e Livorno, รจ uno snodo fondamentale. Il porto significa una montagna di soldi: significa lavoro, occupazione, indotto, appalti, traffico commerciale e di passeggeri. Ha riflessi importanti per una cittร che vive attorno e dentro il suo principale polo industriale e commerciale. Tutti puntano ad un loro candidato. E come in ogni competizione, lo scontro รจ duro, feroce, senza esclusione di colpi”.
La nomina del nuovo presidente dell’Autoritร portuale avverrร entro i primi del mese di luglio. Spetterร al ministro per le Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. Ma ad indicare la terna dei candidati sono dieci Enti amministrativi: 4 Comuni (Tarquinia, Civitavecchia, Gaeta e Fiumicino), 3 Provincie (Viterbo, Latina e Roma), 3 Camere di Commercio (Latina, Viterbo e Roma). Nove su dieci si sono giร espressi e hanno proposto l’attuale presidente, Pasqualino Monti, in carica dal 7 giugno del 2011, e da un mese, come si dice, in prorogatio.
Quarant’anni, brillante, sostenuto da un fronte bipartisan, pescato all’interno della stessa Autoritร dove per sei anni, dal 2005 al 2011, aveva ricoperto la carica di direttore amministrativo, รจ considerato lontano dai partiti. Forse anche per questo รจ stato scelto a suo tempo: un buon esecutore di decisioni che si prendevano altrove.