Il Fisco aggiorna il redditometro

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Il Fisco aggiorna il redditometro. Entrano nel carnet dello strumento i trattamenti di bellezza e gli abbonamenti alla pay-tv, nonchรฉ gli investimenti nei fondi, gli assegni ai coniugi o le rette per gli asili dei figli. Nuovi elementi utili a misurare l’indice della ricchezza dei contribuenti, in un periodo in cui bisogna necessariamente fare cassa.

Andiamo con ordine. Durante la giornata di venerdรฌ scorso รจ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto della nuova versione del redditometro, lo strumento che puntaย a incrociare gli introiti e le uscite dei cittadini per far venire alla luce eventuali discrepanze tra gli stili di vita e il reddito, i quali in sostanzaย dovrebbero far scattare l’allarme su eventuali irregolaritร  fiscali.

Gli accertamenti si verificanoย nel solo caso in cui lo scostamento oltrepassiย il venti per cento fra reddito dichiarato e le spese sostenute, ma al contribuente รจ comunque data la possibilitร  di difendersi, anche in un contradditorio. La nuova versione accoglie i rilievi del Garante della Privacy ed elimina il concetto di “spese medie dell’Istat”, che non concorreranno dunqueย nรฉ alla selezione dei contribuenti nรฉ potranno venire utilizzate in sede di contraddittorio.

L’altra novitร  concerneย la determinazione sintetica del reddito complessivo delle presone fisiche, per la quale l’ammontare risultante dalle informazioni presenti in anagrafe tributaria si considera prevalente a quello calcolato induttivamente.

I nuovi criteri si applicano per gli accertamenti validi sui redditi a partire dal 2011 (in precedenza riguardava i redditi dal 2009) e sono riguardantiย piรน diย cento voci di spesa che ricalcano quelle della precedente versione, divise in due grandi macro-aree: consumi e investimenti.