Ast esclude lo smantellamento a Terni

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Quale sarà il futuro di Ast, Acciaierie Speciali di Terni? Secondo i sindacati vi è un progresso nelle trattative. Ma lo sciopero degli operai continua. Il Governo ha prodotto un documento di sintesi e in base ad esso le parti torneranno a discutere mercolrdì prossimo per confrontarsi nuovamente.

Ci sono ancora sei giorni di sciopero, uno sciopero che va avanti da quasi un mese e che vede gli operai determinati a non muoversi di un passo ed andare avanti a oltranza.A far cambiare idea sulla forme di mobilitazione da attuare, non sono bastate nemmeno le rassicurazioni fissate nero su bianco dall’amministratore delegato dell’acciaieria, Lucia Morselli, all’interno di un messaggio al personale della manager affisso la notte scorsa ai cancelli dello stabilimento.Morselli che qualche settimana fa si era recata, di notte, al presidio degli operai davanti ai cancelli della fabbrica ha conferma:

La mia intenzione non è altro che quella di mantenere l’integrità del sito produttivo di Terni escludendo qualsiasi ipotesi di smantellamento di impianti. Nel documento, quasi due pagine, viene sottolineato che nei prossimi due esercizi saranno in funzione entrambi i forni i quali, se si arriverà a un ragionevole livello di profittabilità e se il mercato ne giustificherà l’utilizzazione, continueranno ad operare insieme.

In aggiunta a queste parole, l’amministratore delegato di Ast ha ribadito l’intenzione di diminuire i costi di circa 100 milioni di euro, di cui 30 milioni con tagli sia al numero dei dipendenti sia al contratto integrativo. In conclusione, l’a.d si dice molto preoccupata degli effetti che la prolungata chiusura aziendale sta avendo sul futuro dell’azienda. Non rimane che attendere l’incontro di mercoledì prossimo, dunque.

 

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