Black list dei paradisi fiscali 2014

Home > Fisco > Normativa Fiscale > Black list dei paradisi fiscali 2014

 Come ci insegna i caso di San Marino che grazie ad un decreto apposito firmato dal Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni non è più un paradiso fiscale, può succedere che uno di questi paesi considerati ‘canaglia’ a livello fiscale entra od esca dalle famigerate black list.

Sono tre i fattori che rendono un paese un paradiso fiscale – tassazione bassa o nulla, nessun obbligo di trasparenza e segreto bancario – che possono essere presenti in diversi e, di conseguenza, prevedere anche diversi divieti e obblighi per chi ci opera.

Cosa sono e come si classificano i paradisi fiscali

Si va dal divieto assoluto di fare affari di qualsiasi natura – cosa che accade per quegli Stati che offrono delle condizioni fiscali e di segretezza molto vantaggiose soprattutto per chi ha grandi capitali da muovere – all’impossibilità di scaricare i costi relativi alle operazioni effettuate in questi paesi.

Per il 2014, l’Agenzia delle Entrate ha diramato la seguente black list di paradisi fiscali:

Alderney
Andorra
Anguilla
Antille Olandesi
Aruba
Bahamas
Barbados
Barbuda
Belize
Bermuda
Brunei
Filippine
Gibilterra
Gibuti
Grenada
Guatemala

► Che cos’è la comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle operazioni con i paesi black list

Guernsey
Herm
Hong Kong
Isola di Man
Isole Cayman
Isole Cook
Isole Marshall
Isole Turks e Caicos
Isole Vergini britanniche
Isole Vergini statunitensi
Jersey
Kiribati
Libano
Liberia
Liechtenstein
Lussemburgo
Macao
Maldive
Malesia
Montserrat
Nauru
Niue
Nuova Caledonia
Oman
Polinesia francese
Saint Kitts
Nevis
Salomone

► Come e quando effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle operazioni con i paesi black list

Samoa
Saint Lucia
Saint Vincent e Grenadine
Sant’Elena
Sark
Seychelles
Tonga
Tuvalu
Vanuatu

► Black list dei paradisi fiscali 2014 – Le eccezioni

 

Lascia un commento