Bnl, indagata la dirigenza

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Circa Tredici componenti tra manager e funzionari della Banca Nazionale del Lavoro saranno rinviati a giudizio il 4 dicembre prossimo per truffa davanti ai giudici del Tribunale di Trani.

Il presidente Luigi Abete, l’amministratore delegato e direttore generale Fabio Gallia e anche l’ex vicepresidente Sergio Pietro Erede, più altre dieci persone, sono accusate di aver indotto alcuni imprenditori di Corato a sottoscrivere un “prodotto derivato”.

Le contestazioni risalgono al periodo 2008-2011 e, stando a quanto contestato dal sostituto procuratore Michele Ruggiero, vertici e manager di Bnl avrebbero indotto i funzionari dipendenti delle filiali territoriali della banca a proporre ai clienti un contratto Irs (Interest rate swap), che avrebbe procurato, secondo l’accusa, alla banca un “ingiusto profitto” e perdite per i clienti. Tutti e 13 sono stati citati direttamente in giudizio dalla Procura. Nel fascicolo, partito dalla denuncia degli imprenditori, figuravano i nomi di altri tre dirigenti le cui posizioni sono state stralciate.

Alla notizia della chiusura delle indagini, Bnl aveva reagito per mezzo di una nota ufficiale, con la quale “la Banca ribadisce la correttezza e linearità dei comportamenti tenuti dai propri esponenti coinvolti”. Il reato contestato riguarda derivati swap per 3 milioni di euro fatti sottoscrivere nell’ottobre 2008 da funzionari della filiale di Corato (in provincia di Bari) ad imprenditori della società Malo srl. I titoli hanno provocato – secondo la pubblica accusa – un danno economico all’impresa stimato in circa 600mila euro.

Il rapporto tra banche e derivati è ancora una volta al centro del mirino per quanto riguarda le indagini degli inquirenti. Vale la pena ricordare che il 19 maggio scorso Il Gip del Tribunale di Bologna, dott. Ziroldi, aveva disposto l’archiviazione del procedimento penale promosso nel 2012, per l’ipotesi di reato di truffa aggravata e appropriazione indebita, dalla Procura della Repubblica di Bologna  a carico di Giampiero Maioli e Guido Corradi, nella loro qualità di Direttore Generale pro-tempore di Cariparma.

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