Cdp, si pensa al nuovo consiglio di amministrazione

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Il board aministrativo della Cdp (Cassa depositi e prestiti) è alle prese con il dossier Ilva, ma non con ciò che concerne il ricambio ai vertici dell’istituto, che il governo auspica e su cui si è lavorato negli ultimi giorni.

Il presidente della Cdp, Franco Bassanini, ai giornalisti che lo interpellavano entrando nel consiglio, che è durato due ore, ha detto: “Oggi all’ordine del giorno c’è soltanto la partecipazione di cassa depositi e prestiti al fondo-salva imprese”. Il dirigente alludeva allo strumento che il governo sta pensando per ricapitalizzare le imprese in difficoltà, tra le quali dovrebbe figurare la siderurgica Ilva. Quanto alle indiscrezioni che indicano una sua sostituzione, Bassanini aveva ribadito: “Ho già parlato e non voglio dire diversamente”.

In serata sul tema è intervenuto anche Matteo Renzi, che alla trasmissione Porta a porta ha detto: “Gli attuali vertici hanno fatto un buon lavoro, ma dobbiamo per forza nominare cinque persone nuove, per motivi tecnici, e questo fa decadere consiglio di amministrazione, pensiamo a interventi per fare Cdp più forte nelle partite del paese”. Il premier ha però precisato che non sono state ancora prese decisioni.

Nel fine settimana alcune indiscrezioni riportavano la possibilità che il Tesoro (azionista con l’81% in Cdp) facesse dimettere i suoi cinque consiglieri per far decadere il cda della Cassa; tuttavia, a quanto si apprende, non ci sono state dimissioni di consiglieri nella riunione: si è parlato invece dell’impegno non vincolante a partecipare al fondo salva-imprese istituito dalla legge sblocca-italia.

Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha fatto filtrare sui quotidiani, da qualche giorno, l’intenzione di sostituire i vertici dello strumento finanziario a controllo pubblico (che investe 250 miliardi di euro, principalmente tutto il risparmio postale degli italiani) per rilanciarne il ruolo a sostegno dell’economia nazionale.

 

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