Chiesti due anni e mezzo per Dolce e Gabbana colpevoli di evasione fiscale

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 Stefano Dolce e Domenico Gabbana potrebbero finire in carcere con l’accusa di evasione fiscale. La condanna è stata richiesta dalla procura di Milano dal Pm Gaetano Ruta che ha accusato i due stilisti di dichiarazione infedele e omessa dichiarazione dei redditi.

I due e mezzo di reclusione, però, sarebbero solo per il reato di omessa dichiarazione dei redditi, in quanto quello di dichiarazione infedele sarebbe già caduto in prescrizione.

La richiesta di condanna è stata formulata anche verso altre cinque persone, alle quali viene imputato lo stesso reato. Si tratta di Alfonso Dolce (2 anni), Cristiana Ruella (2 anni e 6 mesi), Giuseppe Minoni (2 anni), del commercialista Luciano Patelli (3 anni) e di Antoine Noella, considerata dalla Procura una prestanome, per la quale, però, è stata chiesta l’assoluzione.

L’ammontare dell’evasione fiscale, secondo la procura, sarebbe di circa 420 milioni di euro per ognuno dei due stilisti, ai quali si sommano altri 200 milioni di euro che sarebbero stati trasferiti per mezzo della società lussemburghese Gado e sui quali, quindi, i due stilisti hanno pagato le tasse al Lussemburgo e non all’Italia.

A questa società, secondo il pm, i due stilisti avrebbero ceduto marchi come Dolce&Gabbana e D&G Dolce e Gabbana che hanno un valore di mercato stimato intorno ai 1.193 milioni di euro.

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