Cresce il fatturato di Damiani

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Damiani è un’impresa che nasce nel comparto disegnatori e produttori di gioielli.

Questa è la prima caratteristica che rende il gruppo vincente nel suo comparto. Fare i gioielli, piuttosto che porsi come rivenditori è una mossa che premia. L’azienda Damiani, nata a Valenza Po nel 1924, raccoglie un successo crescente di anno in anno.

Il suo merito è quello di aver introdotto la pubblicità, il marketing, le attuali strategie di comunicazione già in tempi non sospetti: negli anni ’60. Dal ’97, poi, Damiani ha iniziato ad aprire negozi di vendita diretta sia in Italia che all’estero.

Un’altra peculiarità del gruppo Damiani, caratteristica che lo differenzia dagli altri marchi, è che si tratta di un’azienda a conduzione familiare.

Damiani è quotata in borsa a Milano da sette anni a questa parte, ma la famiglia è stabilmente in cabina di comando e controlla la società all’85%. Questo nel business di riferimento è un grande vantaggio. Si lavora per passione, senza affidarsi a multinazionali, private equity o a famiglie di investitori che hanno una sola priorità: il profitto.

Damiani produce gioielli sapendo che su ognuno di essi incide il proprio nome, il nome di una famiglia che si passa il testimone ormai da due generazioni. In altri termini, il lavoro premia perché Damiani lavora per tramandare le proprie conoscenze e non per mantenere di base un approccio tipicamente industriale.

Questa filosofia è condivisa dai lavoratori dell’azienda. A Valenza Po, nei laboratori, tutto o quasi viene fatto ancora a mano. È stata lavorata oltre mezza tonnellata di oro puro, quindicimila carati di diamanti, ottantamila perle sciolte, cinquemila fili di perle, mille carati di pietre preziose colorate.

Le vendite del gruppo sono generate al 69% in Italia. Oltre la metà dei ricavi, invece, è realizzata all’estero.

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