De Beers, diamanti in saldo

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De Beers, il giganteย mondiale dei diamanti, ha comunicatoย che taglierร  il prezzo delle sue gemme del 9%.

Un annuncio shock e un cambio epocale di strategia, non solo perchรฉ si tratta della prima volta che il gruppo preferisce tagliare i prezzi piuttosto che la produzione, ma anche per il motivo che ha indotto il colosso a prendere questa decisione: i diamanti non vanno piรน di moda, e nonostante trovare belle pietre resti comunque difficile, la domanda รจ calata cosรฌ tanto che lโ€™unico modo per far ripartire il mercato รจ abbassare i prezzi. E cosรฌ il gruppo controllato all’85% da AngloAmerican (che tratta ai minimi da quindici anni) e al 15% dal Botswana (che รจ il maggior produttore di diamanti al mondo) ha deciso di mettere in saldo ben 250 milioni di dollari di diamanti.

Oggi che borse, scarpe foulard e vestiti costano come gioielli, le gemme sono diventate ridondanti, quasi pericolose da esibire pertanto lโ€™industria dei diamanti รจ entrata in crisi. Nonostante il battage pubblicitario sostenuto per rilanciare solitari e colliers, il pubblico femminile ha spostato altrove i suoi desideri e tutta la filiera, dai gioiellieri ifino ai tagliatori di pietre รจ entrata in crisi.

Giร  lo scorso mese De Beers aveva lanciato un allarme utili, ed era stata costretta a tagliare le sue previsioni 2015 dicendo che si aspettava di vendere pietre per 29 milioni di carati, contro i 31 milioni previsti la scorsa primavera.

A inizio anno, il colosso aveva addirittura formulato unaย previsione di 34 milioni di carati, quindi ancora in crescita rispetto ai 30 milioni venduti nel 2014: e cosรฌ De Beers – in parole povere – ha giร  detto che quest’anno venderร  meno e a prezzi piรน bassi dello scorso anno. Non era mai successo, anzi in passato i clienti di De Beers, avevano chiesto allโ€™colosso dei brillanti di abbassare i prezzi perchรฉ si trovavano in difficoltร  per colpa dellโ€™insolvenza dei creditori e della crisi di liquiditร .

 

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