Domus Italia non approderà in Borsa

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Dietrofront. Domus Italia, società del gruppo Caltagirone non andrà in borsa. Sul sito ufficiale dell’azienda si legge che la società attiva nel settore immobiliare, di concerto con Banca Imi e Credit Suisse, in qualità di coordinatori dell’offerta globale, ha deliberato di procedere al ritiro anticipato integrale dell’offerta in presenza  di evidenti e straordinarie condizioni di volatilità dei mercati mobiliari italiano e internazionali.

Domus Italia – prosegue l’avviso – si riserva di ripresentare l’offerta in un contesto di stabilità dei mercati finanziari”. La società, quindi, attribuisce la responsabilità del rinvio dell’Ipo alla volatilità sui mercati. Non è, inoltre, dato sapere come stesse andando l’offerta delle azioni e se stesse ottenendo o meno successo.

Il collocamento delle azioni della società del gruppo Caltagirone presso gli investitori istituzionali era partito lo scorso 19 giugno mentre quello presso il pubblico dei piccoli risparmiatori aveva preso il via il 22 giugno. Entrambe le offerte si sarebbero dovute chiudere il 2 luglio. Con il ricavato dell’Ipo la società stimava di raccogliere tra un minimo di 237,6 e un massimo di 288 milioni. Tali valori sarebbero dovuti corrispondere a una forchetta di prezzo tra 1,65 e 2 euro per azione. Tale intervallo, come si legge nel prospetto informativo dell’offerta, sarebbe corrisposto a sua volta a un capitale economico della società ante offerta globale compreso tra 16,5 e 20 milioni, mentre dopo l’Ipo il valore sarebbe dovuto balzare da 264 a 320 milioni.

I proventi derivanti dall’aumento di capitale a servizio dell’offerta, si legge sempre nel prospetto, “saranno utilizzati, in tutto o in parte, per il pagamento del corrispettivo previsto dai contratti preliminari di acquisto di immobili”. Il prospetto indica che le società venditrici degli immobili sono De Chirico Costedil 66, Finanziaria Italia, Tor Pagnotta Costedil 66 e Coim 2013. Si tratta in tutti i casi di “parti correlate dell’emittente”, vale a dire che a vendere sarebbero dovute essere società a loro volta riconducibili al gruppo Caltagirone. Domus Italia è presieduta da Flavio Cattaneo, ex ad di Terna e attuale numero uno di Nuovo Trasporto Viaggiatori, ed è guidata dall’amministratore delegato Giovanni Maria Benucci.

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