Espulso dirigente CISL per aver denunciato gli stipendi dei vertici

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Lo squilibrio nelle retribuzioni, quelle delle donne diverse da quelle degli uomini e quelle degli operai diversa da quella dei vertici, è stato sempre alla base di rivendicazioni, rivoluzioni e problemi nel mondo del lavoro. La storia del dirigente CISL che ha denunciato gli stipendi dei vertici è emblematica della situazione italiana. Fausto Scandola, un dirigente veneto della CISL, sarà espulso dal sindacato cattolico perchè ha denunciato gli stipendi esagerati dei vertici. Questo dirigente ha realizzato un mini dossier sugli stipendi dei sindacalisti dimostrando che molti guadagnano più del presidente Obama e più di Matterella. Una situazione insostenibile per chi come Scandola fa parte da anni della CISL.

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In sindacato cattolico non ha gradito la diffusione di questo mini dossier ed ha pensato bene di espellere Scandola. Secondo la CISL l’espulsione sarebbe stata scelta dalla magistratura interna che è autonoma nelle sue scelte. Sembra che all’origine di questa scelta non ci siano i dati del dossier ma il discredito gettato sull’organizzazione.

Di fatto la CISL ha approvato soltanto il 9 luglio scorso un regolamento che dovrebbe donare più trasparenza al sindacato. Poi questo regolamento entrerà in vigore soltanto il 30 settembre. Saranno escluse le possibilità di cumulo delle indennità.

Tanto per dare un’idea delle retribuzioni, riportiamo quanto scrive in proposito Matteo Pucciarelli su Repubblica.it

Ecco qualche nome e cifra in lista: Antonino Sorgi, presidente nazionale dell’Inas Cisl, nel 2014 si è portato a casa 256mila euro lordi: 77.969,71 euro di pensione, 100.123,00 euro di compenso Inas e 77.957,00 euro come compenso Inas immobiliare. Valeriano Canepari, ex presidente Caf Cisl Nazionale, nel 2013 ha messo insieme 97.170,00 euro di pensione, più 192.071,00 euro a capo della Usr Cisl Emilia Romagna: totale annuo, 289.241,00 euro. Ermenegildo Bonfanti, segretario generale nazionale Fnp Cisl, 225mila euro in un anno, di cui 143mila di pensione. Pierangelo Raineri, gran capo della Fisascat Cisl, 237 mila euro grazie anche ai gettoni di presenza in Enasarco, più moglie e figlio assunti in enti collegati alla stessa Cisl.

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