Evasione fiscale, un euro su quattro scappa dalle mani del Fisco

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 L’evasione fiscale in Italia ‘brucia’ ogni anno circa 120 miliardi di euro. Una cifra altissima che corrisponde all’8% del Pil del paese e che, soprattutto in una situazione come quella in cui ci troviamo, ha un’influenza determinante sulle possibilità di ripresa economica del paese.

Secondo le ultime stime, ogni anno mancano all’appello dell’erario un euro su quattro di quelle che dovrebbero essere le imposte pagate dai contribuenti. 

Il Governo italiano non ha mai pubblicato delle stime ufficiali di quanto viene evaso ogni anno dai contribuenti – o meglio, da una parte di questi che hanno la possibilità di farlo e che contribuiscono ad appesantire il carico fiscale sulla restante parte di contribuenti, quelli che le tasse le pagano – ma, grazie ai dati dell’Agenzia delle Entrate e a quelli dell’Istat si è arrivati a determinare la cifra di 120 miliardi di euro di mancato gettito.

80 miliardi di evasione fiscale deriverebbero dal mancato gettito relativo a Irpef, Ires, Irap e Iva, mentre i restanti 40 sono frutto del mancato pagamento delle imposte regionali e dei contributi.

Nello specifico, secondo la relazione presentata alla commissione Finanze del Senato, da Salvatore Chiri e Paolo Sestito della Banca d’Italia, l’evasione dell’Irap, l’imposta regionale sulle imprese, ammonta ad un quinto del reale gettito (in totale 5 miliardi di euro per il 2013) che questa tassa dovrebbe generare, l’Iva viene evasa per il 28% del totale (40 miliardi), e l’Irpef al 14%. (25 miliardi).

Negli ultimi anni sono stati fatti dei passi avanti per combattere l’evasione, e nel futuro il governo Renzi sembra più che intenzionato a proseguire su questa strada: secondo la Guardia di Finanza il provvedimento più urgente da prendere in materia di evasione fiscale è far tornare il falso in bilancio un reato penale.

 

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