Finmeccanica, proseguono i contatti con la Cina

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Proseguono i contatti tra Finmeccanica e la Cina. Insigma sta operando assieme a un’altra società cinese per formalizzare una proposta ai fini dell’acquisto degli asset ferroviari della società italiana. Proposta che, come riferiscono autorevoli fonti vicine al dossier, potrebbe fare concorrenza a quella della Hitachi.

Finmeccanica, società controllata dal Tesoro, ha dichiarat da tempo di voler vendere il costruttore di treni Ansaldo Breda, che continua ad accumulare perdite, e il 40% di Ansaldo STS, società attiva nei sistemi di segnalazione ferroviaria, per diminuire l’indebitamento e concentrarsi sulle attività core del settore aerospaziale.

Stando alle fonti, Insigma si è accordata con Xinzhu, società con sede a Chegdu che produce attrezzature da costruzione, su una possibile offerta, chiedendo a Finmeccanica qualche settimana in più per esaminare i conti di Ansaldo Breda.

L’AD del gruppo Mauro Moretti aveva fissato al 17 novembre il termine per la presentazione delle offerte, ma entro quella data è arrivata solo l’offerta di Hitachi.

L’agenzia stampa giapponese Nikkei questo mese ha scritto che l’offerta di Hitachi per gli asset ferroviari di Finmeccanica si aggirerebbe circa sugli 1,7 miliardi di dollari.

La mossa fuori tempo massimo dei cinesi costringe Moretti dinanzi a un bivio: andare avanti con colloqui esclusivi con Hitachi o concedere altro tempo, procrastinando ancora la vendita di Ansaldo Breda?

 

Finmeccanica non ha rilasciato commenti, e non è stato possibile raggiungere i portavoce di Xinzhu e United

a vendita di Ansaldo Breda e del pacchetto della quotata Ansaldo Sts – la quale ha una capitalizzazione di 1,7 miliardi di euro – segnerebbe un rilancio degli accordi industriali in Europa dopo il tentativo naufragato quest’anno di fusione delle unità di Siemens e Alstom che producono treni.

Moretti, nominato AD di Finmeccanica la scorsa primavera a seguito di un lungo periodo alla guida di Ferrovie dello Stato, questo mese ha confermato che la decisione sulla vendita degli asset ferroviari è prevista entro l’anno.

 

 

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